Il mito della battaglia di Canne su Planète plus
Annibale protagonista della prima serata televisiva francese
venerdì 10 febbraio 2023
13.25
L'epopea di Annibale e la sua vittoria sui romani protagonista della prima serata televisiva francese. Dopo l'anteprima assoluta italiana dello scorso agosto, su Planète plus è arrivato "Il mito della battaglia di Canne".
Le vicende del 2 agosto 216 Avanti Cristo sono racchiuse in uno dei quattro documentari a episodi della serie "Battaglie da leggenda". Gli altri sono "La battaglia delle Termopili", "L'assedio di Parigi da parte dei Vichinghi" e "La battaglia di Teutoburg".
"Il mito della Battaglia di Canne", documentario di 45 minut,i andato in onda nella serata di ieri, spiega in modo pedagógico come è stata costruita la leggenda di Annibale e la fama di massimo stratega nell'antichità fino ai giorni nostri.
Vengono intervistati diversi esperti: storici, militari, professori, divulgatori, rievocatori. La storia raccontata è basata sulle diverse riprese nel campo, anche con immagini da drone e immagini tridimensionali. Il film inizia con le immagini del sito archeologico di Canne e del campo della Battaglia nella valle del fiume Ofanto proseguendo dall'inizio del grande camino di Annibale con una ripresa girata sulli Alpi e particolarmente sulle montagne di Queyras con un ricercatore universitario francese. Il secondo sito di ripresa a Tuoro sul Trasimeno e sulle rive del lago Trasimeno con lo storico Giovanni Brizzi per studiare la tattica di guerra di Annibale. Ma lo scenario più importante resta il "campo della battaglia" nel sito di Canne. Interviste, rievocazione di archeologia sperimentale con i rievocatori dell'Associazione Mos Maiorum di Roma, suggestive riprese col drone, simulazioni in 3D permettono di spiegare il corso della battaglia e la fama ormai leggendaria del luogo.
Ecco i protagonisti: Giovanni Brizzi, storico; Ezia Torelli, direttrice Antiquarium di Canne della Battaglia; la professoressa Elisabetta Todisco, Universita di Bari; l'archeologo Giuliano Volpe; il giornalista Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV; Yann Le Bohec, storico francese; il colonello Stéphane Faudais, esperto militare della scuola di guerra di Parigi; Jean-Pierre Renaud, ricercatore universitario francese e scrittore.
Le vicende del 2 agosto 216 Avanti Cristo sono racchiuse in uno dei quattro documentari a episodi della serie "Battaglie da leggenda". Gli altri sono "La battaglia delle Termopili", "L'assedio di Parigi da parte dei Vichinghi" e "La battaglia di Teutoburg".
"Il mito della Battaglia di Canne", documentario di 45 minut,i andato in onda nella serata di ieri, spiega in modo pedagógico come è stata costruita la leggenda di Annibale e la fama di massimo stratega nell'antichità fino ai giorni nostri.
Vengono intervistati diversi esperti: storici, militari, professori, divulgatori, rievocatori. La storia raccontata è basata sulle diverse riprese nel campo, anche con immagini da drone e immagini tridimensionali. Il film inizia con le immagini del sito archeologico di Canne e del campo della Battaglia nella valle del fiume Ofanto proseguendo dall'inizio del grande camino di Annibale con una ripresa girata sulli Alpi e particolarmente sulle montagne di Queyras con un ricercatore universitario francese. Il secondo sito di ripresa a Tuoro sul Trasimeno e sulle rive del lago Trasimeno con lo storico Giovanni Brizzi per studiare la tattica di guerra di Annibale. Ma lo scenario più importante resta il "campo della battaglia" nel sito di Canne. Interviste, rievocazione di archeologia sperimentale con i rievocatori dell'Associazione Mos Maiorum di Roma, suggestive riprese col drone, simulazioni in 3D permettono di spiegare il corso della battaglia e la fama ormai leggendaria del luogo.
Ecco i protagonisti: Giovanni Brizzi, storico; Ezia Torelli, direttrice Antiquarium di Canne della Battaglia; la professoressa Elisabetta Todisco, Universita di Bari; l'archeologo Giuliano Volpe; il giornalista Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV; Yann Le Bohec, storico francese; il colonello Stéphane Faudais, esperto militare della scuola di guerra di Parigi; Jean-Pierre Renaud, ricercatore universitario francese e scrittore.