Il Mida fa sul serio, «Inondiamo di fax il Viminale»

La città di Barletta non dimentica l'onta subita. «Che la bozza dello statuto sia censurata»

mercoledì 21 luglio 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo integrale del fax.

Ill.mo Ministro dell'Interno, S.E. on. Roberto MARONI
Palazzo del Viminale
ROMA

Fax: 06-4741717
OGGETTO: APPELLO – ISTANZA al Ministro dell'Interno per la censura incondizionata degli articoli 1 e 2 della bozza di Statuto della Provincia di Barletta-Andria-Trani (BT) per lapalissiani vizi di illegittimità ed incostituzionalità, dopo approvazione dello stesso in terza lettura a maggioranza assoluta e non qualificata, avvenuta il 21 maggio 2010.
L'articolo 133 della Costituzione sancisce che le Province si istituiscono per iniziativa dei Comuni, seguita dal Parere della Regione, con Legge dello Stato ("Iniziativa Riservata e Procedura Rinforzata"):
n. 8 delibere di Consiglio Comunale su 10 in totale sono per la Provincia di Barletta con capoluogo Barletta;
n. 2 delibere di Consiglio Regionale sono per la Provincia di Barletta con capoluogo Barletta.
La Legge 148/2004 ha istituito quale capoluogo capofila della Provincia di Barletta-Andria-Trani la Città di Barletta.
Le "Vocazioni Territoriali" (art. 4, comma 1, Legge 148/2004) rilevate dal Commissario di Governo, prefetto Giuseppe Capriulo, hanno determinato il Ministro dell'Interno a relazionare al Governo in favore di Barletta, già sede di Sottoprefettura sino al 1927 (unica Città in Puglia, oltre i cinque capoluoghi storici) e designata dal D.P.C.M. del 16-11-2007 quale sede della Prefettura-UTG giusto nei termini previsti dalla legge istitutiva (non prima dei tre anni e non oltre i quattro anni dalla data di entrata in vigore della Legge 148/2004, come stabilito nell'art.2, comma 2, primo periodo, della stessa legge).
Il fondamentale Parere del Consiglio di Stato n. 716, reso il 18 marzo 1992 dalla Prima Sezione, rileva:
1) che il duplice capoluogo è inammissibile;
2) che il capoluogo vero e proprio coincide con la Sede Legale della Provincia;
3) che la Sede Legale deve essere allocata nella Città sede della Prefettura–UTG;
4) che la Sede Legale deve essere una, certa, immutabile e stabilita dal Legislatore.
Il DPR 133/2006, che ha stabilito quale sigla provinciale ed automobilistica "BT", ha ribadito che il capoluogo di Provincia è la città capofila Barletta.
Il DPR 180/2006, che ha ampliato i poteri del Prefetto e le funzioni del Palazzo del Governo, ha ribadito che il capoluogo è quello che ospita la Prefettura-UTG, ed il Sindaco della Città sede della Prefettura è membro di diritto della Conferenza provinciale permanente, presieduta dal Prefetto.
L'art. 19 del R.D. 383/1934, con riferimento al richiamo di cui all'art. 273, comma 5°, del d.lgs. n. 267/2000 e il DPR 180/2006, chiariscono in maniera inequivocabile che la Prefettura-UTG in capo alle Province è Organo dello Stato che, nel rispetto delle funzioni istituzionali ad essa attribuite dalla normativa vigente, svolge compiti di rappresentanza del Governo e di amministrazione generale sul territorio, e non già unicamente di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
L'Articolo 117 comma 2 lettera p della Costituzione sancisce che l'Ordinamento degli Enti Locali (nel nostro caso la scelta della Sede Legale provinciale) è di esclusiva competenza della Legge dello Stato, fissando in merito una "Riserva assoluta di Legge".
Lo Statuto della Provincia di Barletta-Andria-Trani quindi, nell'applicare una norma incostituzionale (il comma 4, art.1 della Legge 148/2004) e designando quale Sede Legale provinciale una città diversa da Barletta, è a sua volta incostituzionale.

Per i suddetti motivi SI CHIEDE

alla S.V.I. di censurare la bozza di Statuto della Provincia di Barletta-Andria-Trani approvata in terza lettura a maggioranza assoluta e non qualificata da quel Consiglio Provinciale, il 21/05/2010, cassando quelle parti (artt. 1 e 2) in flagrante incostituzionalità.
Si richiede, inoltre, di inviare nota allo stesso Consiglio Provinciale nella quale si indica quale Sede Legale della Provincia la Città che ha titolo storico, economico, logistico e soprattutto giuridico per esserlo: BARLETTA (già insignita di duplice medaglia d'oro, al valor militare e al merito civile, è la città più decorata d'Italia con 12 medaglie d'oro, 115 medaglie d'argento, 151 medaglie di bronzo e 114 croci di guerra, e quindi certamente meritevole di essere sede, oltre che dell'istituzione periferica più rappresentativa dello Stato italiano che è la Prefettura-UTG, anche, per i succitati motivi, della Sede legale provinciale).
Devoti ossequi.
Il testo integrale del volantino del Comitato di Lotta Barletta provincia:

A due mesi dallo "scippo" (Consiglio Provinciale del 21 maggio 2010) la Città di Barletta, il Comitato di Lotta e il MIDA – BT non dimenticano l'onta subita:

inondiamo di fax il Ministero dell'Interno e il Quirinale!

Barletta non si arrenderà MAI !!!