"Il mercante di luce", lezioni di bellezza con il professor Roberto Vecchioni
Presentato l'ultimo romanzo del cantautore ai liceali di Barletta e Bisceglie
martedì 21 aprile 2015
10.55
Una platea di studenti e insegnanti, provenienti dal liceo Scientifico di Barletta e Bisceglie e dal Classico di Barletta hanno ascoltato le parole di Roberto Vecchioni, il quale, il giorno 20 aprile presso la Scuola Media Statale "Fieramosca" ha tenuto un incontro di presentazione per il suo romanzo "Il mercante di luce". Cantautore, scrittore, compositore, ma soprattutto professore, Vecchioni si rivolge continuamente ai giovani perché «nel restare giovani sta il segreto per non morire».
Proprio la lotta contro il tempo, insieme alla disperata ricerca della bellezza, il tema principale del suo romanzo che ha come coprotagonista Marco, un giovane affetto da progeria, una malattia che causa invecchiamento precoce. L'unico che sarà in grado di trasmettergli la bellezza di cui non potrà fare esperienza sarà suo padre Stefano, professore di letteratura greca, nel quale si può riconoscere l'impronta autobiografica.
È infatti dall'amore di Vecchioni per la cultura classica che nasce il personaggio del "Mercante di luce". «La luce prende forma in ciò che conta veramente, al di là delle stravaganze del mondo e dell'umanità che non capisce - ribadisce Vecchioni durante l'incontro - luce che proviene dall'educazione e dalla cultura, e che può anche essere identificata con la suprema potenza di Dio. Un uomo deve avere una fede, una qualsiasi, credere in un essere supremo che dia un senso alle cose». Il romanzo è indirizzato a tutti ma in particolar modo ai giovani, perché trovino l'entusiasmo e il coraggio di superare la discrepanza sempre più drammatica tra l'essere e le apparenze. L'uomo ha bisogno di passioni e di riscoprire la bellezza, che è, come ci insegnano gli antichi greci, armonia, equilibrio, «l'identità non tradita del mondo».
Proprio la lotta contro il tempo, insieme alla disperata ricerca della bellezza, il tema principale del suo romanzo che ha come coprotagonista Marco, un giovane affetto da progeria, una malattia che causa invecchiamento precoce. L'unico che sarà in grado di trasmettergli la bellezza di cui non potrà fare esperienza sarà suo padre Stefano, professore di letteratura greca, nel quale si può riconoscere l'impronta autobiografica.
È infatti dall'amore di Vecchioni per la cultura classica che nasce il personaggio del "Mercante di luce". «La luce prende forma in ciò che conta veramente, al di là delle stravaganze del mondo e dell'umanità che non capisce - ribadisce Vecchioni durante l'incontro - luce che proviene dall'educazione e dalla cultura, e che può anche essere identificata con la suprema potenza di Dio. Un uomo deve avere una fede, una qualsiasi, credere in un essere supremo che dia un senso alle cose». Il romanzo è indirizzato a tutti ma in particolar modo ai giovani, perché trovino l'entusiasmo e il coraggio di superare la discrepanza sempre più drammatica tra l'essere e le apparenze. L'uomo ha bisogno di passioni e di riscoprire la bellezza, che è, come ci insegnano gli antichi greci, armonia, equilibrio, «l'identità non tradita del mondo».