Il gruppo "Cittadini in movimento" scrive al sindaco Maffei
«Voglia e diritto di democrazia partecipata». Lettera aperta sui problemi dell'attuale amministrazione
martedì 20 dicembre 2011
«Ciao Sindaco.
Abbiamo gran voglia e necessità che tu ci dica tanto su tante cose della tua amministrazione e preliminarmente quando la provvisorietà, della Giunta e Presidenza del Consiglio comunale comprese, non sarà più di casa a Palazzo di Città oltre a spiegarci se ha un senso che il centro sinistra abbia solo o guelfi o ghibellini e perché ti dicono schierato anziché super partes.
Vorremmo parlarti delle iniziative dell'amministrazione che riteniamo sbagliate, delle risposte non date, dei ritardi inspiegabili, dei comportamenti contraddittori, delle promesse (elettorali e non) non mantenute oltre che del ben fatto. Potrai delinearci il nostro futuro di città, prossimo e meno prossimo e parleremmo con te di lavoro, welfare, ambiente, traffico, urbanistica, cultura, turismo, bilancio sociale, oltre ad altro, provando a capire se nel futuro, soprattutto delle generazioni a venire, c'è il verde o il grigio cemento che trasuda anche dalle tue variazioni di bilancio. Non siamo soli in questa voglia di far chiarezza e ci sentiamo a ragione rappresentativi del modo di sentire di tutto un mondo di associazioni e cittadini tagliati fuori dalle decisioni sulla loro vita. Oltre ad aver voglia di tutto questo, sai bene che abbiamo titolo e diritto di pretenderlo. Accanto al Sindaco ed agli organi istituzionali c'è infatti il capo IV dello Statuto Comunale, dedicato agli "Istituti di partecipazione", dove gli attori e protagonisti assoluti siamo proprio noi semplici cittadini.
Ci sentiamo forti ed importanti quando leggiamo nello Statuto che "il Comune favorisce l'esercizio facilitando sotto ogni forma la partecipazione attiva alle amministrazioni locali….. il Comune valorizza le libere forme associative e promuove l'attività di associazioni, fondazioni e comitati….. rende pubblici i criteri e le procedure di assegnazione alle libere forme associative di contributi economici e mezzi strumentali, di sedi e spazi pubblici…… può promuovere assemblee periodiche con i cittadini e specifiche associazioni come strumento di verifica e di revisione delle linee programmatiche". Rafforzano e tonificano i nostri diritti anche le tue linee programmatiche di mandato 2011/2016 : "una città …. che sia luogo centrale di confronto e dialogo tra cittadini, istituzioni e associazioni" ed hai voluto addirittura dedicare alla "partecipazione dei cittadini" il terzo macrotema di tali linee programmatiche. Invero le barriere stile "guantanamo", inventate dal tuo staff, sembrano contrastare con tanta sovrabbondanza di democrazia aperta, ma veniamo al punto.
Ti chiediamo uno o più incontri pubblici che vorrai fissare con la città e il mondo associativo in particolare, in cui parlarci a tutto campo e magari chiarire senza equivoci come intendi dare concretezza ed attualità agli istituti di partecipazione.
Una preghiera. Non rinviare però a tempi lunghi: la città è in declino ed anche la voce di cittadini interessati e motivati può essere utile per risalire.
A presto».
Cittadini in movimento
Abbiamo gran voglia e necessità che tu ci dica tanto su tante cose della tua amministrazione e preliminarmente quando la provvisorietà, della Giunta e Presidenza del Consiglio comunale comprese, non sarà più di casa a Palazzo di Città oltre a spiegarci se ha un senso che il centro sinistra abbia solo o guelfi o ghibellini e perché ti dicono schierato anziché super partes.
Vorremmo parlarti delle iniziative dell'amministrazione che riteniamo sbagliate, delle risposte non date, dei ritardi inspiegabili, dei comportamenti contraddittori, delle promesse (elettorali e non) non mantenute oltre che del ben fatto. Potrai delinearci il nostro futuro di città, prossimo e meno prossimo e parleremmo con te di lavoro, welfare, ambiente, traffico, urbanistica, cultura, turismo, bilancio sociale, oltre ad altro, provando a capire se nel futuro, soprattutto delle generazioni a venire, c'è il verde o il grigio cemento che trasuda anche dalle tue variazioni di bilancio. Non siamo soli in questa voglia di far chiarezza e ci sentiamo a ragione rappresentativi del modo di sentire di tutto un mondo di associazioni e cittadini tagliati fuori dalle decisioni sulla loro vita. Oltre ad aver voglia di tutto questo, sai bene che abbiamo titolo e diritto di pretenderlo. Accanto al Sindaco ed agli organi istituzionali c'è infatti il capo IV dello Statuto Comunale, dedicato agli "Istituti di partecipazione", dove gli attori e protagonisti assoluti siamo proprio noi semplici cittadini.
Ci sentiamo forti ed importanti quando leggiamo nello Statuto che "il Comune favorisce l'esercizio facilitando sotto ogni forma la partecipazione attiva alle amministrazioni locali….. il Comune valorizza le libere forme associative e promuove l'attività di associazioni, fondazioni e comitati….. rende pubblici i criteri e le procedure di assegnazione alle libere forme associative di contributi economici e mezzi strumentali, di sedi e spazi pubblici…… può promuovere assemblee periodiche con i cittadini e specifiche associazioni come strumento di verifica e di revisione delle linee programmatiche". Rafforzano e tonificano i nostri diritti anche le tue linee programmatiche di mandato 2011/2016 : "una città …. che sia luogo centrale di confronto e dialogo tra cittadini, istituzioni e associazioni" ed hai voluto addirittura dedicare alla "partecipazione dei cittadini" il terzo macrotema di tali linee programmatiche. Invero le barriere stile "guantanamo", inventate dal tuo staff, sembrano contrastare con tanta sovrabbondanza di democrazia aperta, ma veniamo al punto.
Ti chiediamo uno o più incontri pubblici che vorrai fissare con la città e il mondo associativo in particolare, in cui parlarci a tutto campo e magari chiarire senza equivoci come intendi dare concretezza ed attualità agli istituti di partecipazione.
Una preghiera. Non rinviare però a tempi lunghi: la città è in declino ed anche la voce di cittadini interessati e motivati può essere utile per risalire.
A presto».
Cittadini in movimento