«Il Governo detassi le indennità versate a medici e dentisti in difficoltà»
L'interrogazione dell'onorevole Marcello Gemmato alla Camera dei Deputati
giovedì 21 maggio 2020
10.30
«Ho sottoposto al Governo, tramite un'interrogazione, la problematica relativa a ciò che ritengo essere una inopportuna tassazione dei cosiddetti "bonus Enpam" destinati ai medici e ai dentisti liberi professionisti che si sono trovati in difficoltà economiche a causa della diffusione della malattia Covid-19.
Ho chiesto di voler detassare questa indennità non solo perché queste somme derivano da un patrimonio già tassato, e utilizzato poi dall'ente per sostenere i medici e i dentisti in difficoltà, ma anche perché ritengo sia di fondamentale importanza, in un momento di forte crisi come questo, corrispondere l'intero ammontare dell'indennità a questi professionisti.
In particolare, l'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, attingendo a fondi propri, sta versando ai propri iscritti, per un tempo massimo di 3 mesi e ed in misure differenti, un'indennità a tutti i medici e odontoiatri che svolgono libera professione e che hanno registrato un calo del reddito dovuto alla limitazione o sospensione delle attività professionali a causa della diffusione della malattia Covid-19.
I beneficiari della misura sono, in particolare, coloro che hanno subito, dopo il 21 febbraio 2020, una riduzione del fatturato di oltre un terzo rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno.
La Fondazione ENPAM, in questo periodo, sta lamentando l'obbligo di corrispondere allo Stato, in quanto sostituto di imposta, la quota IRPEF relativa alle indennità erogate ai propri iscritti. A titolo di esempio, e con riferimento all'importo massimo corrisposto di 1000 euro, le imposte dovute allo Stato ammontano a circa 200 euro e di fatto l'indennità, peraltro interamente composta da contributi versati all'ENPAM dagli stessi iscritti, si riduce a 800 euro.
Nel dispositivo dell'interrogazione, quindi, ho chiesto al Governo se non intenda porre in essere provvedimenti di tipo normativo volti a disporre l'esenzione, e laddove già versate il rimborso all'ente, delle imposte dovute allo Stato e calcolate sugli importi relativi alle indennità erogate dall'ENAPM agli iscritti che hanno registrato un calo del reddito dovuto alla limitazione o sospensione delle attività professionali a causa della diffusione della malattia Covid-19».
Lo dichiara il Segretario della Commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati nonché responsabile del Dipartimento Sanità di Fratelli d'Italia, l'On. Marcello Gemmato, a margine della presentazione della sua interrogazione.
Ho chiesto di voler detassare questa indennità non solo perché queste somme derivano da un patrimonio già tassato, e utilizzato poi dall'ente per sostenere i medici e i dentisti in difficoltà, ma anche perché ritengo sia di fondamentale importanza, in un momento di forte crisi come questo, corrispondere l'intero ammontare dell'indennità a questi professionisti.
In particolare, l'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, attingendo a fondi propri, sta versando ai propri iscritti, per un tempo massimo di 3 mesi e ed in misure differenti, un'indennità a tutti i medici e odontoiatri che svolgono libera professione e che hanno registrato un calo del reddito dovuto alla limitazione o sospensione delle attività professionali a causa della diffusione della malattia Covid-19.
I beneficiari della misura sono, in particolare, coloro che hanno subito, dopo il 21 febbraio 2020, una riduzione del fatturato di oltre un terzo rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno.
La Fondazione ENPAM, in questo periodo, sta lamentando l'obbligo di corrispondere allo Stato, in quanto sostituto di imposta, la quota IRPEF relativa alle indennità erogate ai propri iscritti. A titolo di esempio, e con riferimento all'importo massimo corrisposto di 1000 euro, le imposte dovute allo Stato ammontano a circa 200 euro e di fatto l'indennità, peraltro interamente composta da contributi versati all'ENPAM dagli stessi iscritti, si riduce a 800 euro.
Nel dispositivo dell'interrogazione, quindi, ho chiesto al Governo se non intenda porre in essere provvedimenti di tipo normativo volti a disporre l'esenzione, e laddove già versate il rimborso all'ente, delle imposte dovute allo Stato e calcolate sugli importi relativi alle indennità erogate dall'ENAPM agli iscritti che hanno registrato un calo del reddito dovuto alla limitazione o sospensione delle attività professionali a causa della diffusione della malattia Covid-19».
Lo dichiara il Segretario della Commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati nonché responsabile del Dipartimento Sanità di Fratelli d'Italia, l'On. Marcello Gemmato, a margine della presentazione della sua interrogazione.