Il Governo dà l'ok al decreto legge per la riforma sulle province: ciao ciao Bat
Le province italiane diventeranno 51. Patroni Griffi: la riforma sarà attiva dal 2014, elezioni si terranno a novembre 2013
mercoledì 31 ottobre 2012
15.07
Il decreto legge di riforma delle Province e' stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Il decreto sulle Province prevede "51 province comprese le città metropolitane". Lo ha annunciato il ministro Filippo Patroni Griffi illustrando il decreto sulle Province. Scompare così la provincia Barletta-Andria-Trani.
Il decreto sul riordino delle Province "è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review", ha riferito il ministro.
La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici, ha aggiunto Patroni Griffi. La riduzione è "un processo irreversibile e da gennaio verranno meno le giunte provinciali". Così il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi spiega il decreto sul riordino delle Province, aggiungendo che il governo "si è mosso tra spinte opposte, tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale".
Sul riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale "ci occuperemo in seguito, visto che la legge sulla spending concedeva a queste realtà 6 mesi di tempo in più", ha detto Patroni Griffi, aggiungendo che "la Sardegna ha già provveduto mentre la Sicilia ora è impegnata su altro".
Per assicurare l'effettività del riordino delle Province "senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall'eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta".
Il decreto sul riordino delle Province "è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review", ha riferito il ministro.
La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici, ha aggiunto Patroni Griffi. La riduzione è "un processo irreversibile e da gennaio verranno meno le giunte provinciali". Così il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi spiega il decreto sul riordino delle Province, aggiungendo che il governo "si è mosso tra spinte opposte, tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale".
Sul riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale "ci occuperemo in seguito, visto che la legge sulla spending concedeva a queste realtà 6 mesi di tempo in più", ha detto Patroni Griffi, aggiungendo che "la Sardegna ha già provveduto mentre la Sicilia ora è impegnata su altro".
Per assicurare l'effettività del riordino delle Province "senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall'eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta".
Fonte: ansa.it