Il "gigante buono" è malato: come salvare Eraclio
La cura? Manutenzione e prevenzione. Convegno organizzato dal Rotary Club
sabato 1 ottobre 2011
21.02
In occasione del 520° anniversario dell'elevazione di Eraclio a simbolo del territorio, il Rotary Club si riunisce presso il Brigantino2, per discutere sulle condizioni di salute del monumento.
La nostra città vanta elementi architettonici unici e la statua di Eraclio, che si eleva per 5m e 11cm per un peso di due tonnellate, ne è uno straordinario esempio e viene considerata unica nel suo genere. Nonostante il mistero che caratterizza la sua identità, il Colosso è ormai diventato per noi barlettani simbolo identificatore della nostra città. Ma quanti di noi conoscono davvero i rischi che corre il nostro caro gigante?
A chiarire le condizioni di salute di Eraclio, l'ingegner Giambattista De Tommasi. Il bronzo è continuamente minacciato e deve fare i conti ogni giorno con degrado chimico, atti vandalici, agenti atmosferici e smog causato dai veicoli continuamente in circolazione nei pressi della statua. Le conseguenze erano evidenti già decine di anni fa ed è per questo che 30 anni fa la statua è stata sottoposta a restauro. Ma da quel tempo a oggi, le minacce sono state costanti e i problemi si sono ripresentati. Bisogna intervenire nuovamente. La necessità è quella di una conservazione, che non ha bisogno di grandi restauri ma di una semplice e continua prevenzione : manutenzioni e controlli programmati sono ciò di cui Eraclio ha bisogno oggi.
L'azione di convincimento del Rotary si basa sulla necessità di intervenire per garantire la tutela del bronzo e permetterne la conservazione nel futuro. Dare la possibilità anche alle nuove generazioni di godere di questo monumento. L'obiettivo chiarito anche dal titolo stesso dell' incontro "Vicende del passato e prospettive per il futuro" non è infatti la semplice informazione della storia e dei restauri passati ma è soprattutto quello di proiettare il discorso nel futuro. La sensibilizzazione continua con un allettante proposta: ripristinare il "luogo di Aré".
Immaginiamo il corso senza macchine, senza marciapiedi: non più una strada ma una piazza. Un luogo di incontro su un unico livello. Immaginate di poter immortalare il "Gigante Buono" in una fotografia senza automobili che ne occultano la visuale. Immaginate di passeggiare tranquillamente e nel frattempo tutelare la salute del nostro Eraclio. L'idea è questa, una riqualificazione urbana da cui tutti i cittadini potranno trarre vantaggio.
La nostra città vanta elementi architettonici unici e la statua di Eraclio, che si eleva per 5m e 11cm per un peso di due tonnellate, ne è uno straordinario esempio e viene considerata unica nel suo genere. Nonostante il mistero che caratterizza la sua identità, il Colosso è ormai diventato per noi barlettani simbolo identificatore della nostra città. Ma quanti di noi conoscono davvero i rischi che corre il nostro caro gigante?
A chiarire le condizioni di salute di Eraclio, l'ingegner Giambattista De Tommasi. Il bronzo è continuamente minacciato e deve fare i conti ogni giorno con degrado chimico, atti vandalici, agenti atmosferici e smog causato dai veicoli continuamente in circolazione nei pressi della statua. Le conseguenze erano evidenti già decine di anni fa ed è per questo che 30 anni fa la statua è stata sottoposta a restauro. Ma da quel tempo a oggi, le minacce sono state costanti e i problemi si sono ripresentati. Bisogna intervenire nuovamente. La necessità è quella di una conservazione, che non ha bisogno di grandi restauri ma di una semplice e continua prevenzione : manutenzioni e controlli programmati sono ciò di cui Eraclio ha bisogno oggi.
L'azione di convincimento del Rotary si basa sulla necessità di intervenire per garantire la tutela del bronzo e permetterne la conservazione nel futuro. Dare la possibilità anche alle nuove generazioni di godere di questo monumento. L'obiettivo chiarito anche dal titolo stesso dell' incontro "Vicende del passato e prospettive per il futuro" non è infatti la semplice informazione della storia e dei restauri passati ma è soprattutto quello di proiettare il discorso nel futuro. La sensibilizzazione continua con un allettante proposta: ripristinare il "luogo di Aré".
Immaginiamo il corso senza macchine, senza marciapiedi: non più una strada ma una piazza. Un luogo di incontro su un unico livello. Immaginate di poter immortalare il "Gigante Buono" in una fotografia senza automobili che ne occultano la visuale. Immaginate di passeggiare tranquillamente e nel frattempo tutelare la salute del nostro Eraclio. L'idea è questa, una riqualificazione urbana da cui tutti i cittadini potranno trarre vantaggio.