Il dott. Delvecchio fa chiarezza sul ruolo dei medici di famiglia
Lettera aperta in seguito all'articolo di Barlettalife su resse per esenzioni Asl. «Impegno con dedizione e rispetto»
mercoledì 17 aprile 2013
15.10
«I medici di famiglia da sempre sono attenti a fare in modo che i pazienti siano nelle migliori condizioni per poter usufruire al meglio delle prestazioni sanitarie. Il nostro è un impegno che onoriamo con dedizione e rispetto della deontologia». Esordisce così il dottor Benedetto Delvecchio, segretario della provinciale di Barletta Andria Trani della FIMMG (Federazione italiana medici di medicina generale - Sindacato e Associazione Professionale Nazionale dei Medici di Medicina Generale) in merito alla vicenda che vede, purtroppo, molti assistiti di Barletta e non solo coinvolti in lunghe attese per ottenere l'esenzione del ticket da parte degli uffici della Asl, anche in seguito all'articolo di Barlettalife "Ressa per l'esenzione del ticket: intervista ad un funzionario dell'Asl".
«Quello che da giorni si sta verificando è ben noto a noi essendo informati dei disagi direttamente dai nostri pazienti che, giustamente, lamentano difficoltà per l'ottenimento della certificazione - continua Delvecchio -. È vero che noi medici saremmo nella possibilità di verificare se esiste o meno un diritto che i nostri pazienti potrebbero vantare ma mi corre l'obbligo di precisare che il nostro non è un obbligo di carattere contrattuale».
«Faccio presente che tutti quei colleghi che dispongono del software necessario per verificare l'esistenza dell'esenzione lo fanno con estrema disponibilità pertanto è fin troppo chiaro che i colleghi che non dispongono dello strumento informatico non sono nelle condizioni tecniche di poterlo fare - precisa il Segretario -. Pertanto non è ipotizzabile ascrivere una responsabilità ai medici di famiglia».
«Mi auguro che la questione possa essere risolta al più presto – conclude - mettendo tutti gli aventi diritto nelle migliori condizioni di ricevere tutte quelle informazioni utili a snellire le code e che da parte della Regione Puglia ci sia un impegno a modificare l'attuale impianto normativo al fine di evitare che ogni anno si ripetano queste criticità. Ci sono altre realtà nazionali dove il problema è stato risolto con degli accorgimenti tecnici che potrebbero essere "importati" anche nella nostra Regione. Da parte nostra vi è la massima disponibilità a collaborare per la soluzione della problematica esposta».
«Quello che da giorni si sta verificando è ben noto a noi essendo informati dei disagi direttamente dai nostri pazienti che, giustamente, lamentano difficoltà per l'ottenimento della certificazione - continua Delvecchio -. È vero che noi medici saremmo nella possibilità di verificare se esiste o meno un diritto che i nostri pazienti potrebbero vantare ma mi corre l'obbligo di precisare che il nostro non è un obbligo di carattere contrattuale».
«Faccio presente che tutti quei colleghi che dispongono del software necessario per verificare l'esistenza dell'esenzione lo fanno con estrema disponibilità pertanto è fin troppo chiaro che i colleghi che non dispongono dello strumento informatico non sono nelle condizioni tecniche di poterlo fare - precisa il Segretario -. Pertanto non è ipotizzabile ascrivere una responsabilità ai medici di famiglia».
«Mi auguro che la questione possa essere risolta al più presto – conclude - mettendo tutti gli aventi diritto nelle migliori condizioni di ricevere tutte quelle informazioni utili a snellire le code e che da parte della Regione Puglia ci sia un impegno a modificare l'attuale impianto normativo al fine di evitare che ogni anno si ripetano queste criticità. Ci sono altre realtà nazionali dove il problema è stato risolto con degli accorgimenti tecnici che potrebbero essere "importati" anche nella nostra Regione. Da parte nostra vi è la massima disponibilità a collaborare per la soluzione della problematica esposta».