Il divano ci da una mano
Per valorizzare il decoro urbano, abbandoniamo salotti per strada. Osservate queste installazioni di arte contemporanea in tutta la città
sabato 14 luglio 2012
9.41
Valorizziamo il decoro urbano con un divano, abbandonato su marciapiedi, magari accanto a interi salotti componibili. Il divano di grande pregio e grandi dimensioni è stato donato alla cittadinanza da un privato cittadino, per essere utilizzato dai cittadini di passaggio, tra via Chieffi e via Stella. Il sofà ha duplice funzione: abbellisce il marciapiede ed è un'ottima panchina per rilassare le stanche membra, dandoci una mano a vivere meglio. Nemmeno i residenti di via Dimiccoli, proprio vicino alla nostra redazione, hanno voluto privarsi di tale comodità, con un bel due posti color verde acqua proprio accanto ai cassonetti.
Purtroppo però, data la loro posizione, i portatori di handicap non potranno usufruire dei comodi sofà, e nemmeno del marciapiede, dato che dovranno aggirare l'ostacolo. Il divano di via Chieffi non ha cuscini, forse sono serviti per arredare qualche salotto dei dintorni. Mentre l'arredo di via Dimiccoli reca sulle proprie sedute addirittura casacche e maglioncini, forse gettati via da qualche barlettano non ancora convinto delle afose temperature.
Tesori come questi se ne trovano ovunque in città, non è necessario cercarli, ce li ritroviamo davanti i nostri occhi, messi in bella mostra come installazioni artistiche d'arte contemporanea, forse andrebbero segnalati alla Biennale di Venezia. Cercando, i più fortunati potrebbero trovare sedie sfondate, frigoriferi svuotati, televisori, materassi con varie sfumature di colore e impronte umane. Vicino i cassonetti c'è tutto l'occorrente per arredarsi casa.
Per il caldo e la stanchezza, confesso che ho avuto voglia di sedermi, ma non ho potuto, non c'erano i cuscini. La prossima volta, lasciate i cuscini, per favore.
Purtroppo però, data la loro posizione, i portatori di handicap non potranno usufruire dei comodi sofà, e nemmeno del marciapiede, dato che dovranno aggirare l'ostacolo. Il divano di via Chieffi non ha cuscini, forse sono serviti per arredare qualche salotto dei dintorni. Mentre l'arredo di via Dimiccoli reca sulle proprie sedute addirittura casacche e maglioncini, forse gettati via da qualche barlettano non ancora convinto delle afose temperature.
Tesori come questi se ne trovano ovunque in città, non è necessario cercarli, ce li ritroviamo davanti i nostri occhi, messi in bella mostra come installazioni artistiche d'arte contemporanea, forse andrebbero segnalati alla Biennale di Venezia. Cercando, i più fortunati potrebbero trovare sedie sfondate, frigoriferi svuotati, televisori, materassi con varie sfumature di colore e impronte umane. Vicino i cassonetti c'è tutto l'occorrente per arredarsi casa.
Per il caldo e la stanchezza, confesso che ho avuto voglia di sedermi, ma non ho potuto, non c'erano i cuscini. La prossima volta, lasciate i cuscini, per favore.