"Il Coronavirus e il mio super papà": a Barletta la creatività non si spegne

La logopedista Sabina Defazio ha realizzato un racconto per dire ai suoi pazienti autistici: #Andràtuttobene

giovedì 19 marzo 2020 18.18
A cura di Antonella Filannino
La protagonista della storia si chiama Anita e oggi vorrebbe realizzare un lavoretto per la Festa del papà. Sono giorni fuori dall'ordinario, la scuola è chiusa per uno strano virus ma la fantasia, quella resta e non si ferma; basterà solo rimboccarsi le maniche e ingegnarsi a casa. "Il Coronavirus e il mio super papà" è il secondo racconto ideato dalla logopedista Sabina Defazio di Barletta. Immagini rappresentative e di facile comprensione danno accento alla sua voce. Un invito a restare a casa e trascorrere la propria giornata accendendo quella lampadina che spesso gli adulti lasciano spenta: la creatività!

«Da un giorno all'altro, mi sono sentita in dovere di chiudere il mio studio per il mio bene e soprattutto per quello dei miei pazienti - spiega la dott.ssa Defazio. Quest'ultimi sono in età evolutiva e alcuni di loro molto piccoli, quindi ho pensato a un modo semplice e simpatico per spiegare loro questa triste situazione che stiamo vivendo. Ho cercato di spiegare l'importanza di restare a casa: un luogo dove i bambini possono svolgere attività che di solito, per mancanza di tempo, non riescono a svolgere con i genitori». La maggior parte dei suoi piccoli pazienti sono autistici ed è proprio per restare in contatto con loro che ha creato il primo racconto: "Il Coronavirus e la dottoressa Lia". «Restare a casa può risultare difficile – prosegue la logopedista -, ma il segreto per vivere al meglio questa quarantena credo sia organizzare il proprio tempo e vivere l'ordinario in maniera straordinaria».

Riscrivere la giornata assieme ai vostri figli o fratelli più piccoli sarà dunque un modo per riunire l'intera famiglia. «Sarebbe opportuno far svolgere ai propri figli prima attività poco piacevoli e meno divertenti come compiti, semplici pulizie in casa in modo tale da poterli premiare più tardi con attività piacevoli magari giornalmente differenti. Si potrebbe organizzare un pomeriggio artistico dipingendo o creando oggetti con l'utilizzo di quotidiani. Magari creare un cappello da chef e utilizzarlo durante la preparazione di un dolce o di semplici popcorn da sgranocchiare seduti sul divano durante la "serata cinema" mentre si guarda tutti insieme un film di animazione. O ancora si potrebbe metter su una caccia al tesoro, travestendosi da pirati con quello che si ha all'interno dello sgabuzzino o ancora creare dei mini percorsi a ostacoli da far effettuare ai propri figli. Pur consapevole della difficoltà emotiva di questo periodo, possiamo però scegliere di viverlo, non come un obbligo, ma come un'opportunità per passare più tempo con i nostri figli».

Tutto sommato, restare a casa non è poi così male!
In basso il video della logopedista Sabina Defazio dedicato alla Festa del papà.