Il consiglio comunale approva il nuovo regolamento della polizia mortuaria

Rimane in agonia la situazione politica-amministrativa. Maffei ha difeso ad oltranza la UAL

mercoledì 14 marzo 2012 12.52
A cura di Alessandro Porcelluzzi
Una seduta fiume ieri per il Consiglio comunale di Barletta. A dividere e a far discutere a lungo e animatamente i nostri amministratori è stato il nuovo regolamento della polizia mortuaria. Infine partorito e approvato a maggioranza qualificata alle due di notte. Probabilmente sfiniti dalla lunga attesa, i consiglieri hanno poi in fretta discusso e approvato i restanti punti all'ordine del giorno.

Forse proprio per l'argomento noir, mi è tornato in mente un passo di Don Camillo di Guareschi. Un vecchio contadino comunista in punto di morte chiama uno dei figli e, con l'ultimo fiato rimastogli, pronuncia queste parole: "Civìl e la banda". Le indicazioni per il proprio funerale: rigorosamente civile e non religioso; e la banda che suona "Bandiera rossa" al seguito del corteo.

È un po' così l'amministrazione Maffei. A meno di un anno dal suo insediamento appare già agonizzante. E mentre, dal crollo di via Roma in poi, piovono inchieste, servizi televisivi sul lavoro nero e il Tar condanna a tamburo battente provvedimenti illegittimi di ogni settore (edilizia, cultura, vigilanza ecc.), lo zombie si aggira, discute e decide negli uffici e nei palazzi dell'amministrazione. Il sacro fuoco che avrebbe dovuto rigenerare l'amministrazione e la maggioranza, il congresso straordinario del Pd, somiglia sempre più a un fuoco fatuo.

La notte è sempre più nera. Il Consiglio comunale è guidato da un presidente provvisorio, Franco Pastore, rappresentante di un partito (Psi) attualmente fuori dalla maggioranza. E dopo la Buona Politica e Sel, ieri è esploso (imploso?) l'ennesimo gruppo consiliare: l'Italia dei valori. Con il consigliere Dibenedetto all'attacco con una interrogazione al Sindaco sulla UAL, un'associazione di cui il Comune è socio e il cui presidente nelle settimane passate aveva lanciato esternazioni (che strano!) contro il Consiglio comunale.

Il sindaco si è difeso, e ha difeso la UAL, criticando (testuale) "l'accanimento terapeutico dei media nei confronti dell'amministrazione". Dal che si deduce, per restare in tema, che il malato terminale sia l'amministrazione Maffei. L'altro consigliere del'Idv, Salvatore Filannino, è intervenuto fuori microfono per smentire il suo collega e inibire l'uso del simbolo dell'Idv nella polemica contro la UAL. Un altro bastone fra le ruote nella composizione della nuova giunta, a quanto pare.
Ieri tra i punti che hanno sollevato perplessità c'è stata la modalità di smaltimento dei feti abortiti: seppellirli o inserirli tra i rifiuti speciali?