Il Consiglio approva la Tares, e il piano delle alienazioni e valorizzazioni
La maggioranza critica i provvedimenti (e gli assessori), ma li approva
domenica 24 novembre 2013
18.29
Nell'immane seduta di consiglio comunale di venerdì, sono stati approvati anche il regolamento e le tariffe, per l'anno 2013, della Tares, la determinazione dei prezzi di cessione delle aree fabbricabili da destinare a residenza e a terziario direzionale commerciale, e il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
Per il regolamento Tares, passa l'emendamento presentato dalla commissione Bilancio, che porta le agevolazioni dal 50% al 80%, come previste dalla vecchia Tarsu, per le famiglie con disabili, con non meno di tre figli minori a carico, e per persone con pensione o assegno sociale. Bocciati gli emendamenti del consigliere Damiani, relativi a: l'eliminazione di un comma, riguardante il piano finanziario; la definizione della tassazione per gli stabilimenti balneari in base alla stagionalità del servizio, decaduto in quanto già prevista, per un periodo di 180 giorni; la riduzione del 20% per le famiglie nelle zone non servite nella 167. Quest'ultimo è in qualche modo rientrato in un ordine del giorno del sindaco Cascella, per dare mandato agli uffici di verificare, in attuazione dell'art. 18 del regolamento, come poter tenere conto delle opportune riduzioni previste per le aree della zona 167, "non ancora compiutamente servite dalla raccolta dei rifiuti".
Nella discussione della delibera sulle tariffe Tares passa, l'assessore Pisicchio ha riferito che la raccolta differenziata porta a porta partirà tra aprile e maggio 2014. Alla richiesta di maggiori dettagli sulle motivazioni dei costi (in totale più di 14 milioni di euro) da parte dell'opposizione, l'assessori, ha detto che se avessero voluto sarebbe andata a prendere le carte a riguardo. «Non si può avere questo pressapochismo - ha detto il consigliere Cannito, puntando il dito contro gli assessori Pisicchio e Chieppa - Un assessore non può dire "se vuole, vado a prendere le carte". Esigerei più rispetto». Critiche ai provvedimenti, anche dalla maggioranza: «E' un provvedimento senz'anima – ha detto il consigliere Doronzo, in riferimento al regolamento Tares - Lo approviamo con l'amaro in bocca». «Vedo frammentazione politica nella maggioranza», è stato poi il commento successivo di Cannito.
Nella discussione del piano delle alienazioni e valorizzazioni, l'assessore Dipalo ha presentato un emendamento del sindaco che introduce in più passaggi del testo, l'espressione: "fermo restando le disposizioni del codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, di cui al D.L. 42/2004". Le maggiori critiche al piano sono provenute dai consiglieri della stessa maggioranza, che hanno evidenziato la mancanza di una destinazione d'uso. «Al prossimo bilancio dobbiamo arrivare con un piano complessivo delle utilizzazioni degli immobili comunali - ha detto Campese - Dobbiamo eliminare i fitti passivi e rivalutare i fitti attivi». «Non sono soddisfatto dalla delibera - così Lanotte - Mi sembra un compitino a casa, un mero elenco. Non c'è un indirizzo preciso. C'è incomunicabilità tra assessori. Il mio è un voto d'ufficio». «Non ved nessun passo in avanti - ha detto Doronzo - E' un provvedimento senz'anima, senza futuro. Bisogna tornare quanto prima ad approvare un vero piano e un regolamento che dia un indirizzo preciso agli immobili». «Mancano la destinazione d'uso degli immobili - così Rosa Cascella - L'atto non è completo». «E' soltanto un elenco, manca una mappatura e le relazioni tecniche sugli immobili - ha detto Giuliana Damato - L'approvazione del piano è un atto di fiducia».
Alla fine, è intervenuto anche il sindaco, che ha criticato la protesta del Collettivo Exit («offende l'intelligenza dei cittadini»), e ha poi difeso il piano in linea generale, prendendo un impegno futuro per la formulazione di un nuovo piano e di un regolamento. Il consigliere Doronzo ha chiesto che le dichiarazioni di Cascella venissero aggiunte all'emendamento, ma ciò non è stato ammesso. Al momento del voto, la maggioranza ha poi votato a favore, mentre il consigliere Doronzo si è fatto registrare come assente, uscendo quindi dall'aula e non partecipando al voto. Tante critiche, a cui poi è seguito di fatto un generale voto favorevole della maggioranza. Un'altra crepa nel rapporto tra la Giunta Cascella e i partiti? Il tempo sarà galantuomo.
Per il regolamento Tares, passa l'emendamento presentato dalla commissione Bilancio, che porta le agevolazioni dal 50% al 80%, come previste dalla vecchia Tarsu, per le famiglie con disabili, con non meno di tre figli minori a carico, e per persone con pensione o assegno sociale. Bocciati gli emendamenti del consigliere Damiani, relativi a: l'eliminazione di un comma, riguardante il piano finanziario; la definizione della tassazione per gli stabilimenti balneari in base alla stagionalità del servizio, decaduto in quanto già prevista, per un periodo di 180 giorni; la riduzione del 20% per le famiglie nelle zone non servite nella 167. Quest'ultimo è in qualche modo rientrato in un ordine del giorno del sindaco Cascella, per dare mandato agli uffici di verificare, in attuazione dell'art. 18 del regolamento, come poter tenere conto delle opportune riduzioni previste per le aree della zona 167, "non ancora compiutamente servite dalla raccolta dei rifiuti".
Nella discussione della delibera sulle tariffe Tares passa, l'assessore Pisicchio ha riferito che la raccolta differenziata porta a porta partirà tra aprile e maggio 2014. Alla richiesta di maggiori dettagli sulle motivazioni dei costi (in totale più di 14 milioni di euro) da parte dell'opposizione, l'assessori, ha detto che se avessero voluto sarebbe andata a prendere le carte a riguardo. «Non si può avere questo pressapochismo - ha detto il consigliere Cannito, puntando il dito contro gli assessori Pisicchio e Chieppa - Un assessore non può dire "se vuole, vado a prendere le carte". Esigerei più rispetto». Critiche ai provvedimenti, anche dalla maggioranza: «E' un provvedimento senz'anima – ha detto il consigliere Doronzo, in riferimento al regolamento Tares - Lo approviamo con l'amaro in bocca». «Vedo frammentazione politica nella maggioranza», è stato poi il commento successivo di Cannito.
Nella discussione del piano delle alienazioni e valorizzazioni, l'assessore Dipalo ha presentato un emendamento del sindaco che introduce in più passaggi del testo, l'espressione: "fermo restando le disposizioni del codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, di cui al D.L. 42/2004". Le maggiori critiche al piano sono provenute dai consiglieri della stessa maggioranza, che hanno evidenziato la mancanza di una destinazione d'uso. «Al prossimo bilancio dobbiamo arrivare con un piano complessivo delle utilizzazioni degli immobili comunali - ha detto Campese - Dobbiamo eliminare i fitti passivi e rivalutare i fitti attivi». «Non sono soddisfatto dalla delibera - così Lanotte - Mi sembra un compitino a casa, un mero elenco. Non c'è un indirizzo preciso. C'è incomunicabilità tra assessori. Il mio è un voto d'ufficio». «Non ved nessun passo in avanti - ha detto Doronzo - E' un provvedimento senz'anima, senza futuro. Bisogna tornare quanto prima ad approvare un vero piano e un regolamento che dia un indirizzo preciso agli immobili». «Mancano la destinazione d'uso degli immobili - così Rosa Cascella - L'atto non è completo». «E' soltanto un elenco, manca una mappatura e le relazioni tecniche sugli immobili - ha detto Giuliana Damato - L'approvazione del piano è un atto di fiducia».
Alla fine, è intervenuto anche il sindaco, che ha criticato la protesta del Collettivo Exit («offende l'intelligenza dei cittadini»), e ha poi difeso il piano in linea generale, prendendo un impegno futuro per la formulazione di un nuovo piano e di un regolamento. Il consigliere Doronzo ha chiesto che le dichiarazioni di Cascella venissero aggiunte all'emendamento, ma ciò non è stato ammesso. Al momento del voto, la maggioranza ha poi votato a favore, mentre il consigliere Doronzo si è fatto registrare come assente, uscendo quindi dall'aula e non partecipando al voto. Tante critiche, a cui poi è seguito di fatto un generale voto favorevole della maggioranza. Un'altra crepa nel rapporto tra la Giunta Cascella e i partiti? Il tempo sarà galantuomo.