«Il Comune renda nota la delibera per la sistemazione delle aree verdi»
La denuncia del consigliere comunale Gennaro Calabrese. La delibera 876/95 non è mai stata promossa tra i cittadini barlettani
domenica 24 giugno 2012
"Molto spesso accade nella vita politica di un Paese che quando viene richiesta una delibera per il conseguimento di un obiettivo non ci si accorga che tra i fondali della burocrazia delle precedenti amministrazioni giaccia una norma o una delibera adatta allo scopo. Altre volte questi provvedimenti vengono ripescati e non si corre il rischio di fare delibere-fotocopie". Così esordisce la lettera del consigliere comunale Gennaro Calabrese in merito alle delibere per la sistemazione delle aree verdi.
"E quest'ultimo caso è quello che mi è capitato, la scoperta di una delibera, la numero 876 approvata dalla Giunta nel settembre del 1995- aggiunge Calabrese- che ha per oggetto il permesso accordato a condominii, società, aziende, associazioni e altri soggetti a realizzare, ovvero a gestire a proprie spese e cura la sistemazione e/o la manutenzione di aree verdi comunali.
"Gli spazi verdi com'è noto costituiscono una necessità vitale per la salute e l'equilibrio psico-fisico di chi risiede in città e di conseguenza il verde pubblico rappresenta una componente importante per lo sviluppo urbanistico o verde di quartiere e non va dimenticata l'importanza che un'area verde abbia per una comunità cittadina, dal momento che la vegetazione, oltre a produrre ossigeno, ha la funzione di trattenere grandi quantitativi di polvere, oltre che di eliminazione dei batteri. E le piante dotate di un alto fusto sono una garanzia come protezione dai rumori".
"Il problema è che la delibera non è per nulla nota ai cittadini barlettani- sottolinea Calabrese- credo che sia ora che l'Amministrazione Comunale faccia qualcosa per promuoverla, magari attraverso una grande operazione di comunicazione servendosi di manifesti, divulgando il contenuto della delibera agli organi di informazioni o in altre maniere ritenute opportune per arrivare nel modo più diretto possibile ai Barlettani".
Gli effetti della conoscenza e dunque dell'applicazione di tale delibera, avrebbero diverse conseguenze positive, secondo il parere di Calabrese:"Innanzitutto si registrerebbe una maggiore cura per gli spazi verdi, nei cittadini contribuirebbe a far maturare un nuovo spirito civico, ma soprattutto, l'esito dell'applicazione di tale delibera si rivelerebbe una garanzia di economicità per le casse del Comune, dal momento che la sistemazione e la gestione delle suddette aree verdi è tutta a carico di chi ne richiede l'adozione. Ma se queste associazioni, condominii, aziende, società ad altri soggetti, non vengono almeno informati della possibilità di contribuire attivamente e in maniera personale al progetto di sviluppo ambientale della città di appartenenza non si andrà molto lontano".
"E quest'ultimo caso è quello che mi è capitato, la scoperta di una delibera, la numero 876 approvata dalla Giunta nel settembre del 1995- aggiunge Calabrese- che ha per oggetto il permesso accordato a condominii, società, aziende, associazioni e altri soggetti a realizzare, ovvero a gestire a proprie spese e cura la sistemazione e/o la manutenzione di aree verdi comunali.
"Gli spazi verdi com'è noto costituiscono una necessità vitale per la salute e l'equilibrio psico-fisico di chi risiede in città e di conseguenza il verde pubblico rappresenta una componente importante per lo sviluppo urbanistico o verde di quartiere e non va dimenticata l'importanza che un'area verde abbia per una comunità cittadina, dal momento che la vegetazione, oltre a produrre ossigeno, ha la funzione di trattenere grandi quantitativi di polvere, oltre che di eliminazione dei batteri. E le piante dotate di un alto fusto sono una garanzia come protezione dai rumori".
"Il problema è che la delibera non è per nulla nota ai cittadini barlettani- sottolinea Calabrese- credo che sia ora che l'Amministrazione Comunale faccia qualcosa per promuoverla, magari attraverso una grande operazione di comunicazione servendosi di manifesti, divulgando il contenuto della delibera agli organi di informazioni o in altre maniere ritenute opportune per arrivare nel modo più diretto possibile ai Barlettani".
Gli effetti della conoscenza e dunque dell'applicazione di tale delibera, avrebbero diverse conseguenze positive, secondo il parere di Calabrese:"Innanzitutto si registrerebbe una maggiore cura per gli spazi verdi, nei cittadini contribuirebbe a far maturare un nuovo spirito civico, ma soprattutto, l'esito dell'applicazione di tale delibera si rivelerebbe una garanzia di economicità per le casse del Comune, dal momento che la sistemazione e la gestione delle suddette aree verdi è tutta a carico di chi ne richiede l'adozione. Ma se queste associazioni, condominii, aziende, società ad altri soggetti, non vengono almeno informati della possibilità di contribuire attivamente e in maniera personale al progetto di sviluppo ambientale della città di appartenenza non si andrà molto lontano".