«Il Comune di Barletta non si può mobilitare a favore di pochi imprenditori amici».
I dirigenti del PdL di Barletta attaccano il neonato "Consorzio 5 stelle". «Un obiettivo che resta confinato ad una stretta elite»
venerdì 24 febbraio 2012
«Il Comune di Barletta non si può mobilitare a favore di pochi imprenditori amici. Interventi di questo tipo non possono essere parziali ma devono andare nella direzione opposta, mirando a non fare figli e figliastri ma a supportare un'intera categoria». Non usano mezzi termini i dirigenti locali del PDL per esprimere dissenso nei confronti del Comune di Barletta che giorni addietro a promosso una iniziativa di parte in collaborazione con il "Consorzio 5 stelle" con l'obiettivo di contrastare il lavoro nero.
«Un obiettivo che però resta confinato ad una stretta elite. Il Consorzio, infatti, ha coinvolto soltanto una quindicina di imprese a fronte delle centinaia che operano nel settore e hanno bisogno del riconoscimento delle istituzioni pubbliche e non di singoli politici che vanno a caccia di consenso. Un politico dovrebbe pensare alle future generazioni, più che alle proprie campagne elettorali».
«Diciamo la verità – continua il PDL –, il Consorzio cinque stelle appare un'operazione elettorale a favore di qualcuno più che uno strumento intelligente per favorire lo sviluppo di Barletta. Non vorrei che molte iniziative dell'amministrazione comunale, tra cui questa che va anche a scomodare le vittime della tragedia del 3 ottobre, diventino il pretesto per una speculazione elettorale e politica».
«Al Sindaco di Barletta vorremmo porre due quesiti – concludono gli esponenti del PDL: innanzitutto se sono stati spesi soldi pubblici per questo consorzio che ha interessi sfacciatamente privati e poi se non intende impegnare una parte delle ingenti risorse che la sua amministrazione usa attualmente per patrocini, mostre, convegni e spese personali (oltre un milione di euro all'anno) per l'agevolazione di un percorso di aggregazione delle imprese in tutti i settori. La verità la vedremo nel prossimo bilancio, ma riteniamo che in questo periodo di crisi sia opportuno ridurre queste spese per sostenere le categorie produttive, che rappresentano il vero volano della città, senza del quale si andrebbe verso un'ulteriore ed inesorabile regressione della città, che sta già diventando il fanalino di coda del territorio».
«Un obiettivo che però resta confinato ad una stretta elite. Il Consorzio, infatti, ha coinvolto soltanto una quindicina di imprese a fronte delle centinaia che operano nel settore e hanno bisogno del riconoscimento delle istituzioni pubbliche e non di singoli politici che vanno a caccia di consenso. Un politico dovrebbe pensare alle future generazioni, più che alle proprie campagne elettorali».
«Diciamo la verità – continua il PDL –, il Consorzio cinque stelle appare un'operazione elettorale a favore di qualcuno più che uno strumento intelligente per favorire lo sviluppo di Barletta. Non vorrei che molte iniziative dell'amministrazione comunale, tra cui questa che va anche a scomodare le vittime della tragedia del 3 ottobre, diventino il pretesto per una speculazione elettorale e politica».
«Al Sindaco di Barletta vorremmo porre due quesiti – concludono gli esponenti del PDL: innanzitutto se sono stati spesi soldi pubblici per questo consorzio che ha interessi sfacciatamente privati e poi se non intende impegnare una parte delle ingenti risorse che la sua amministrazione usa attualmente per patrocini, mostre, convegni e spese personali (oltre un milione di euro all'anno) per l'agevolazione di un percorso di aggregazione delle imprese in tutti i settori. La verità la vedremo nel prossimo bilancio, ma riteniamo che in questo periodo di crisi sia opportuno ridurre queste spese per sostenere le categorie produttive, che rappresentano il vero volano della città, senza del quale si andrebbe verso un'ulteriore ed inesorabile regressione della città, che sta già diventando il fanalino di coda del territorio».