Il centrodestra c'é, l'analisi politica di Memeo
Barletta e il suo silenzio, dal bilancio al turismo. «I partiti della maggioranza si stanno accapigliando»
sabato 8 settembre 2012
«Follia allo stato puro: se un cittadino di qualunque parte d'Europa si avventurasse disgraziatamente nella lettura della cronaca politica della nostra città non potrebbe fare commento diverso». E' il commento di Riccardo Memeo, consigliere comunale del Pdl.
«È difficile decidere da dove iniziare a raccontare il "manicomio Barletta": si potrebbe partire dall'argomento di maggiore attualità, e cioè il bilancio di "previsione". E la parola previsione va messa necessariamente tra virgolette, altrimenti si rischia di travisare. Il bilancio di previsione, infatti, è il principale strumento con il quale ogni ente programma, verso la fine dell'anno, le attività dell'anno seguente, prevedendo entrate ed uscite,e decidendo come spendere le proprie risorse. Per intenderci, un qualsiasi ente, Comune, Provincia, Consorzio ecc, approva il suo Bilancio di previsione a Dicembre dell'anno prima. Ora, è vero che il Governo nazionale, avendo modificato diverse norme in materia, ha un po' complicato le cose, tanto che quasi tutti i Comuni d'Italia hanno approvato il bilancio con qualche mese di ritardo. Ma, giusto per citare qualche esempio, Andria e Trani, i nostri Co-capoluogo di provincia, lo hanno fatto tra Giugno e Luglio ( a Trani si è pure votato quest'anno); città come Roma, Milano, Napoli, che (immagino)siano un tantino più complicate da gestire rispetto a Barletta, hanno sbrigato la pratica a fine maggio.
E a Barletta? Tutto tace, con buona pace della programmazione, della pianificazione, dei grandi progetti, delle grandi e piccole opere… L'anno scorso abbiamo approvato il bilancio a fine agosto, quest'anno c'è tempo fino a fine ottobre! Nel nostro premiatissimo manicomio, infatti i partiti della maggioranza hanno ripreso le loro solite sedute di psicanalisi di gruppo (le chiamano ancora "tavolo politico"), nel disperato tentativo di trovare l'intesa sul nostro Bilancio di previsione, possibilmente prima che non rimanga più nulla da programmare. Bene, dirà qualcuno, finalmente i politici del centrosinistra si confrontano sui contenuti, sui programmi, e non solo sulle poltrone, come al solito! Macché, nessuno si faccia illusioni: i partiti della maggioranza si stanno letteralmente accapigliando per decidere come spendere i soldi derivanti dall'aumento delle tasse che tutti i cittadini barlettani (e solo su questo sono tutti d'accordo) saranno chiamati presto a pagare! Ovviamente nessuno pensa a come investire quei soldi, a come usarli per offrire più servizi o più opportunità di crescita per una città economicamente allo sbando: tutti si concentrano su proposte che, alla fine, servono solo ad accrescere il solito clientelismo. È come una banda che litiga su come spartirsi il bottino, prima ancora di mettere a segno il colpo! E nel frattempo il tempo passa, la macchina amministrativa è letteralmente paralizzata, l'estate è finita, quella "barlettana" non è mai iniziata neanche quest'anno, così come neanche nel 2012 verrà celebrato il certame della disfida, e i finanziamenti che la Provincia e la Regione ci avevano messo a disposizione andranno persi ancora una volta. Insomma, per dirla con una citazione, "L'amministrazione comunale è ferma e quasi quotidianamente impantanata nelle polemiche […] Prima le guide turistiche per la mostra a Palazzo della Marra individuate senza alcun procedimento di evidenza pubblica, poi la questione dei dirigenti, poi, ancora, lo smacco dei musei chiusi a ferragosto; la beffa dei lavori di adeguamento dello stadio, i problemi della biblioteca […]i problemi della pesca e dell'agricoltura, l'interminabile ritardo sulle opere di urbanizzazione nella 167…". È inutile precisare che, nel manicomio Barletta, queste non sono dichiarazioni di un leader dell'Opposizione, ma niente meno che del segretario del PD, il partito che da solo conta la metà dei consiglieri di maggioranza. E sono un durissimo atto di accusa rivolto direttamente al Sindaco Maffei. Ah proposito, mentre tutti (consiglieri e segretari del centrosinistra) continuano beatamente a ballare sul Titanic che sta inesorabilmente affondando, nessuno sa dove sia finito, cosa stia pensando e facendo il comandante: c'è da chiedersi se non stia già su qualche isolotto a godersi, più beatamente di tutti, lo spettacolo dell'affondamento».
«È difficile decidere da dove iniziare a raccontare il "manicomio Barletta": si potrebbe partire dall'argomento di maggiore attualità, e cioè il bilancio di "previsione". E la parola previsione va messa necessariamente tra virgolette, altrimenti si rischia di travisare. Il bilancio di previsione, infatti, è il principale strumento con il quale ogni ente programma, verso la fine dell'anno, le attività dell'anno seguente, prevedendo entrate ed uscite,e decidendo come spendere le proprie risorse. Per intenderci, un qualsiasi ente, Comune, Provincia, Consorzio ecc, approva il suo Bilancio di previsione a Dicembre dell'anno prima. Ora, è vero che il Governo nazionale, avendo modificato diverse norme in materia, ha un po' complicato le cose, tanto che quasi tutti i Comuni d'Italia hanno approvato il bilancio con qualche mese di ritardo. Ma, giusto per citare qualche esempio, Andria e Trani, i nostri Co-capoluogo di provincia, lo hanno fatto tra Giugno e Luglio ( a Trani si è pure votato quest'anno); città come Roma, Milano, Napoli, che (immagino)siano un tantino più complicate da gestire rispetto a Barletta, hanno sbrigato la pratica a fine maggio.
E a Barletta? Tutto tace, con buona pace della programmazione, della pianificazione, dei grandi progetti, delle grandi e piccole opere… L'anno scorso abbiamo approvato il bilancio a fine agosto, quest'anno c'è tempo fino a fine ottobre! Nel nostro premiatissimo manicomio, infatti i partiti della maggioranza hanno ripreso le loro solite sedute di psicanalisi di gruppo (le chiamano ancora "tavolo politico"), nel disperato tentativo di trovare l'intesa sul nostro Bilancio di previsione, possibilmente prima che non rimanga più nulla da programmare. Bene, dirà qualcuno, finalmente i politici del centrosinistra si confrontano sui contenuti, sui programmi, e non solo sulle poltrone, come al solito! Macché, nessuno si faccia illusioni: i partiti della maggioranza si stanno letteralmente accapigliando per decidere come spendere i soldi derivanti dall'aumento delle tasse che tutti i cittadini barlettani (e solo su questo sono tutti d'accordo) saranno chiamati presto a pagare! Ovviamente nessuno pensa a come investire quei soldi, a come usarli per offrire più servizi o più opportunità di crescita per una città economicamente allo sbando: tutti si concentrano su proposte che, alla fine, servono solo ad accrescere il solito clientelismo. È come una banda che litiga su come spartirsi il bottino, prima ancora di mettere a segno il colpo! E nel frattempo il tempo passa, la macchina amministrativa è letteralmente paralizzata, l'estate è finita, quella "barlettana" non è mai iniziata neanche quest'anno, così come neanche nel 2012 verrà celebrato il certame della disfida, e i finanziamenti che la Provincia e la Regione ci avevano messo a disposizione andranno persi ancora una volta. Insomma, per dirla con una citazione, "L'amministrazione comunale è ferma e quasi quotidianamente impantanata nelle polemiche […] Prima le guide turistiche per la mostra a Palazzo della Marra individuate senza alcun procedimento di evidenza pubblica, poi la questione dei dirigenti, poi, ancora, lo smacco dei musei chiusi a ferragosto; la beffa dei lavori di adeguamento dello stadio, i problemi della biblioteca […]i problemi della pesca e dell'agricoltura, l'interminabile ritardo sulle opere di urbanizzazione nella 167…". È inutile precisare che, nel manicomio Barletta, queste non sono dichiarazioni di un leader dell'Opposizione, ma niente meno che del segretario del PD, il partito che da solo conta la metà dei consiglieri di maggioranza. E sono un durissimo atto di accusa rivolto direttamente al Sindaco Maffei. Ah proposito, mentre tutti (consiglieri e segretari del centrosinistra) continuano beatamente a ballare sul Titanic che sta inesorabilmente affondando, nessuno sa dove sia finito, cosa stia pensando e facendo il comandante: c'è da chiedersi se non stia già su qualche isolotto a godersi, più beatamente di tutti, lo spettacolo dell'affondamento».