Identikit completato: il colosso Eraclio ha circa 1600 anni
A stabilirlo l'Università degli studi Bicocca di Milano
venerdì 24 febbraio 2017
Può dirsi finalmente completo l'identikit del Colosso Eraclio: ha circa 1600 anni e probabilmente proviene dall'area Adriatica. Così i cittadini barlettani potranno conoscere davvero quanto è anziano il bronzeo e silente "protettore" della città. I dati anagrafici della statua bronzea sono stati stabiliti a seguito di un'analisi di termoluminescenza dei campioni di terre di fusione di cui essa è composta.
Tale studio è stato eseguito dal laboratorio di Archeometria del dipartimento di Scienze dei materiali dell'Università degli studi Bicocca di Milano. «La fusione del tronco della statua – ha affermato la prof.ssa Emanuela Sibilia, responsabile scientifica dell'indagine - è avvenuta tra il IV e VI secolo con massima probabilità, mentre la fusione degli arti è avvenuta nella seconda metà del XIV». I campioni prelevati, caratterizzati da basse concentrazioni di radioattività, potrebbero accertare «le ipotesi più accreditate per la storia della statua» che vedono Eraclio provenire dall'area Adriatica. «Il documento tecnico, consultabile sul portale istituzionale del Comune di Barletta - riporta la nota del Comune - contribuisce, insieme all'esito di altre analisi diagnostiche effettuate nel corso delle operazioni di manutenzione e conservazione della statua, ad accrescere i dati di conoscenza essenziali per sciogliere l'alone di mistero su un simbolo della città».
Anziano il Colosso lo è sicuramente, ma tutti questi anni sembra davvero portarli bene. Ne gioiranno i tanti bambini che hanno sempre amato giocare con lui senza sapere minimamente la sua età mentre gli adulti, forse, dovrebbero avere più rispetto per il vetusto gigante e guardarlo come un portatore di Storia.
Tale studio è stato eseguito dal laboratorio di Archeometria del dipartimento di Scienze dei materiali dell'Università degli studi Bicocca di Milano. «La fusione del tronco della statua – ha affermato la prof.ssa Emanuela Sibilia, responsabile scientifica dell'indagine - è avvenuta tra il IV e VI secolo con massima probabilità, mentre la fusione degli arti è avvenuta nella seconda metà del XIV». I campioni prelevati, caratterizzati da basse concentrazioni di radioattività, potrebbero accertare «le ipotesi più accreditate per la storia della statua» che vedono Eraclio provenire dall'area Adriatica. «Il documento tecnico, consultabile sul portale istituzionale del Comune di Barletta - riporta la nota del Comune - contribuisce, insieme all'esito di altre analisi diagnostiche effettuate nel corso delle operazioni di manutenzione e conservazione della statua, ad accrescere i dati di conoscenza essenziali per sciogliere l'alone di mistero su un simbolo della città».
Anziano il Colosso lo è sicuramente, ma tutti questi anni sembra davvero portarli bene. Ne gioiranno i tanti bambini che hanno sempre amato giocare con lui senza sapere minimamente la sua età mentre gli adulti, forse, dovrebbero avere più rispetto per il vetusto gigante e guardarlo come un portatore di Storia.