I valori del giornalista contro gli abusi della legge
Meeting delle testate giornalistiche: soluzioni ai problemi del mondo del giornalismo
lunedì 26 gennaio 2015
Il 24 gennaio, giorno in cui si festeggia San Francesco Sales, santo patrono dei giornalisti, si è svolto presso la parrocchia del SS. Crocifisso il quarto meeting delle testate giornalistiche ecclesiali e laiche, iniziativa promossa dalla Commissione Cultura e Comunicazioni sociali, dal giornale parrocchiale "La Stadera" e dal periodico diocesano "In Comunione".
In occasione di questo appuntamento, titolato "La professione giornalistica: istruzioni per l'esercizio" è intervenuto il presidente dell'ordine dei giornalisti di Puglia Valentino Losito. Durante l'incontro si è trattato il tema della nuova riforma dell'ordine dei giornalisti, che ha modificato le modalità di mantenimento dell'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti, escludendo alcuni iscritti che non percepiscono un compenso nello svolgere la professione. Questo rende difficile conciliare la legge con la realtà dei giornalisti volontari, come quelli del periodico "In Comunione", che vedono mettere a rischio tanti anni di lavoro gratuito svolto con dedizione e passione.
«Un altro possibile titolo per l'incontro potrebbe essere "istruzioni per evitare l'abuso", poiché è questo che stiamo subendo - ha detto il presidente - viviamo in un mondo un cui, anche nel campo dell' informazione, sembra valere solo ciò che accade al momento. Stiamo assistendo ad una progressiva riduzione dell' informazione ad un bene di consumo. Ma dovremmo essere i primi a combattere superficialità e velocità, ad evitare che il nostro mestiere diventi usa e getta».
Emblematica è stata le presenza di numerosi giornalisti, riuniti per discutere di argomenti che li riguardano tutti, indistintamente. «La fede e la laicità della nostra professione sono due aspetti non sempre facili da conciliare. Ma il vero compito di un giornalista è quello di combattere il fanatismo, difendere la laicità della democrazia continuando ad informare senza paura, pur lavorando in sinergia con la religione».
«Non dobbiamo mai dimenticare che informare è la nostra missione - conclude Losito - la dimensione etica è importante, ma lo è ancor di più fermarsi per riflettere, per non perdere la dimensione umana, combattere contro la fretta, l'assuefazione, la banalità del male. Questo meeting serve proprio a fermarci, a ribadire l'importanza della nostra vocazione, a ricordare che siamo profeti, portavoce di chi non può esprimersi, e che dobbiamo sempre compiere il bene della comunità, opponendoci al potere della paura».
In occasione di questo appuntamento, titolato "La professione giornalistica: istruzioni per l'esercizio" è intervenuto il presidente dell'ordine dei giornalisti di Puglia Valentino Losito. Durante l'incontro si è trattato il tema della nuova riforma dell'ordine dei giornalisti, che ha modificato le modalità di mantenimento dell'iscrizione all'albo dei giornalisti pubblicisti, escludendo alcuni iscritti che non percepiscono un compenso nello svolgere la professione. Questo rende difficile conciliare la legge con la realtà dei giornalisti volontari, come quelli del periodico "In Comunione", che vedono mettere a rischio tanti anni di lavoro gratuito svolto con dedizione e passione.
«Un altro possibile titolo per l'incontro potrebbe essere "istruzioni per evitare l'abuso", poiché è questo che stiamo subendo - ha detto il presidente - viviamo in un mondo un cui, anche nel campo dell' informazione, sembra valere solo ciò che accade al momento. Stiamo assistendo ad una progressiva riduzione dell' informazione ad un bene di consumo. Ma dovremmo essere i primi a combattere superficialità e velocità, ad evitare che il nostro mestiere diventi usa e getta».
Emblematica è stata le presenza di numerosi giornalisti, riuniti per discutere di argomenti che li riguardano tutti, indistintamente. «La fede e la laicità della nostra professione sono due aspetti non sempre facili da conciliare. Ma il vero compito di un giornalista è quello di combattere il fanatismo, difendere la laicità della democrazia continuando ad informare senza paura, pur lavorando in sinergia con la religione».
«Non dobbiamo mai dimenticare che informare è la nostra missione - conclude Losito - la dimensione etica è importante, ma lo è ancor di più fermarsi per riflettere, per non perdere la dimensione umana, combattere contro la fretta, l'assuefazione, la banalità del male. Questo meeting serve proprio a fermarci, a ribadire l'importanza della nostra vocazione, a ricordare che siamo profeti, portavoce di chi non può esprimersi, e che dobbiamo sempre compiere il bene della comunità, opponendoci al potere della paura».