I perché della crescita della somministrazione di lavoro a tempo indeterminato
Le agenzie di lavoro vengono ancora poco utilizzate e il loro potenziale finora è stato sfruttato solo in minima parte
lunedì 7 ottobre 2024
14.16
In ogni epoca storica il mondo del lavoro ha costantemente subito variazioni che hanno rappresentato lo specchio dei cambiamenti sociali, tecnologici ed economici. Quella attuale è un'epoca in costante evoluzione da un punto di vista lavorativo, e uno dei fattori più significativi è l'aumento dei contratti di somministrazione a tempo indeterminato. Gli ultimi dati dell'Osservatorio Assolavoro evidenziano un'altra tendenza significativa: la richiesta sempre più massiccia di profili qualificati.
Volendo tradurre in informazioni questi dati a disposizione, possiamo dire che le aziende tendono ad assumere e a trattenere personale altamente qualificato e con competenze specializzate con contratti stabili. Questo succede poiché, soprattutto in determinati settori, c'è purtroppo carenza di manodopera specializzata. A questo problema si aggiunge il mismatch tra domanda e offerta: in sostanza il lavoro c'è, ma mancano figure professionali dotate di quelle caratteristiche e competenze adeguate per ricoprire determinati ruoli.
Si tratta sicuramente di un paradosso, soprattutto in un paese come l'Italia dove l'occupazione ha sempre balbettato, benché ultimamente i numeri siano più incoraggianti. Questa situazione in un certo senso è stata innescata, o quanto meno accelerata, dal boom della digitalizzazione e dall'avvento di nuove tecnologie, come l'Intelligenza Artificiale.
La digitalizzazione è cresciuta di pari passo con la sostenibilità ambientale, creando e richiedendo figure e professioni nuove che hanno requisiti piuttosto rigidi. E così nasce quel paradosso occupazionale che abbiamo precedentemente descritto, al quale però si può porre rimedio.
Una delle soluzioni più immediate è rappresentata dalle agenzie di somministrazione di lavoro, che fungono da ponte tra le aziende e i dipendenti in possesso dei requisiti richiesti per ricoprire determinati ruoli chiave. Queste agenzie, per conto delle aziende e dei datori di lavoro, cercano nei loro ricchi database le figure richieste e in possesso delle competenze richieste.
Le aziende e i datori di lavoro ricevono una lista già scremata di potenziali candidati e poi scelgono quelli che ritengono più idonei per ricoprire determinati ruoli molto delicati. Si riduce non solo il tempo, ma anche l'esborso economico necessario per la selezione e l'assunzione del personale.
Tuttavia c'è un problema: come ha osservato anche Francesco Baroni, presidente di Assolavoro, le agenzie di lavoro vengono ancora poco utilizzate e il loro potenziale finora è stato sfruttato solo in minima parte. Forse c'è ancora poca informazione sull'argomento, ma Baroni ha invitato le aziende e i datori di lavoro a sfruttare maggiormente un partner prezioso come le agenzie di somministrazione del lavoro.
C'è poi un altro aspetto ancora sul quale bisogna lavorare: la necessità di formare adeguatamente i giovani, ma anche i dipendenti più esperti, sull'utilizzo delle nuove tecnologie. Per farlo è necessario investire in competenze digitali, ma anche green, per creare un mercato di lavoro più ricco e propositivo.
I margini di crescita sicuramente ci sono e questo 2024 si chiude tutto sommato con un bilancio positivo. In ogni caso tutto è migliorabile e c'è la speranza che il 2025 possa essere ancora migliore in termini di crescita dell'occupazione e di formazione in ambito digitale e green.
SPECIALE
Volendo tradurre in informazioni questi dati a disposizione, possiamo dire che le aziende tendono ad assumere e a trattenere personale altamente qualificato e con competenze specializzate con contratti stabili. Questo succede poiché, soprattutto in determinati settori, c'è purtroppo carenza di manodopera specializzata. A questo problema si aggiunge il mismatch tra domanda e offerta: in sostanza il lavoro c'è, ma mancano figure professionali dotate di quelle caratteristiche e competenze adeguate per ricoprire determinati ruoli.
Si tratta sicuramente di un paradosso, soprattutto in un paese come l'Italia dove l'occupazione ha sempre balbettato, benché ultimamente i numeri siano più incoraggianti. Questa situazione in un certo senso è stata innescata, o quanto meno accelerata, dal boom della digitalizzazione e dall'avvento di nuove tecnologie, come l'Intelligenza Artificiale.
La digitalizzazione è cresciuta di pari passo con la sostenibilità ambientale, creando e richiedendo figure e professioni nuove che hanno requisiti piuttosto rigidi. E così nasce quel paradosso occupazionale che abbiamo precedentemente descritto, al quale però si può porre rimedio.
Una delle soluzioni più immediate è rappresentata dalle agenzie di somministrazione di lavoro, che fungono da ponte tra le aziende e i dipendenti in possesso dei requisiti richiesti per ricoprire determinati ruoli chiave. Queste agenzie, per conto delle aziende e dei datori di lavoro, cercano nei loro ricchi database le figure richieste e in possesso delle competenze richieste.
Le aziende e i datori di lavoro ricevono una lista già scremata di potenziali candidati e poi scelgono quelli che ritengono più idonei per ricoprire determinati ruoli molto delicati. Si riduce non solo il tempo, ma anche l'esborso economico necessario per la selezione e l'assunzione del personale.
Tuttavia c'è un problema: come ha osservato anche Francesco Baroni, presidente di Assolavoro, le agenzie di lavoro vengono ancora poco utilizzate e il loro potenziale finora è stato sfruttato solo in minima parte. Forse c'è ancora poca informazione sull'argomento, ma Baroni ha invitato le aziende e i datori di lavoro a sfruttare maggiormente un partner prezioso come le agenzie di somministrazione del lavoro.
C'è poi un altro aspetto ancora sul quale bisogna lavorare: la necessità di formare adeguatamente i giovani, ma anche i dipendenti più esperti, sull'utilizzo delle nuove tecnologie. Per farlo è necessario investire in competenze digitali, ma anche green, per creare un mercato di lavoro più ricco e propositivo.
I margini di crescita sicuramente ci sono e questo 2024 si chiude tutto sommato con un bilancio positivo. In ogni caso tutto è migliorabile e c'è la speranza che il 2025 possa essere ancora migliore in termini di crescita dell'occupazione e di formazione in ambito digitale e green.
SPECIALE