I pediatri pugliesi chiedono ad Emiliano uno stop della scuola per 14 giorni
«Le scuole sono nel caos per numero di positivi, numero di positivi asintomatici, insegnanti positivi»
mercoledì 28 ottobre 2020
17.12
«Abbiamo fatto una richiesta ufficiale alla Regione Puglia e al presidente Emiliano, supportata da ogni validità scientifica. È necessario sospendere l'attività didattica in presenza per 14 giorni, così da interrompere la catena del contagio».
I pediatri e i medici di libera scelta vanno all'attacco della Regione Puglia. Come sottolinea il dottor Luigi Nigri, vicepresidente nazionale e referente pugliese di Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri), in una riunione tenutasi ieri è stata fatta formale richiesta di sospensione dell'attività didattica. Sospensione per 14 giorni ovvero il tempo necessario a bloccare la catena dei contagi, rendere gli eventuali asintomatici non più contagiosi, e permettere di organizzare il sistema dei tamponi rapidi a scuola o vicino a scuola.
«Le scuole stanno andando in tilt - aggiunge Nigri - e i pediatri si trovano con bambini allontanati da scuola con atto ufficiale, e costretti a far effettuare tamponi per il rientro. I bambini non riescono ad avere accesso al tampone antigenico il cui risultato arriva in 12 minuti, ma devono aspettare giorni. Le scuole sono nel caos per numero di positivi, numero di positivi asintomatici, insegnanti positivi. Ogni forma di tracciamento è completamente sfuggito».
«I bambini devono poter aver accesso ai tamponi antigenici il cui risultato viene dato in 12 minuti - sottolinea Nigri - Ora, a fronte delle promesse ricevute che parlavano di una piattaforma, messa a disposizione dei pediatri, per prenotare direttamente i tamponi, e che doveva essere pronta dieci giorni fa, siamo nel caos. Non hanno i tamponi, non hanno le macchine per realizzarli, non sono pronti e invece il virus sta camminando nelle scuole. E dalla scuola i bambini lo portano in famiglia».
In 14 giorni sarebbe possibile anche smaltire le richieste attuali di tampone, oltre a far respirare la scuola attraverso un efficientamento del sistema.
«In letteratura si parla di un solo caso di Covid nelle scuole - tiene a precisare il vicepresidente Fimp - solo io ne ho 12. Il Covid esiste e la situazione è questa. Io sto ricevendo chiamate ogni 2 minuti, e arrivano in studio tantissimi bambini mandati dalla scuola».
Il presidente Emiliano, dopo aver ascoltato durante la riunione i pareri di tutte le organizzazioni mediche presenti in rappresentanza di medici di famiglia e pediatri di famiglia, sta valutando il da farsi. Una decisione dovrebbe essere presa entro oggi.
«Due sono i problemi ora. La scuola perché contamina e crea caos, e gli ospedali che non ce la fanno. Gli ospedali non possiamo fermarli o la gente muore, la scuola sì per mettere ordine», conclude Nigri.
I pediatri e i medici di libera scelta vanno all'attacco della Regione Puglia. Come sottolinea il dottor Luigi Nigri, vicepresidente nazionale e referente pugliese di Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri), in una riunione tenutasi ieri è stata fatta formale richiesta di sospensione dell'attività didattica. Sospensione per 14 giorni ovvero il tempo necessario a bloccare la catena dei contagi, rendere gli eventuali asintomatici non più contagiosi, e permettere di organizzare il sistema dei tamponi rapidi a scuola o vicino a scuola.
«Le scuole stanno andando in tilt - aggiunge Nigri - e i pediatri si trovano con bambini allontanati da scuola con atto ufficiale, e costretti a far effettuare tamponi per il rientro. I bambini non riescono ad avere accesso al tampone antigenico il cui risultato arriva in 12 minuti, ma devono aspettare giorni. Le scuole sono nel caos per numero di positivi, numero di positivi asintomatici, insegnanti positivi. Ogni forma di tracciamento è completamente sfuggito».
«I bambini devono poter aver accesso ai tamponi antigenici il cui risultato viene dato in 12 minuti - sottolinea Nigri - Ora, a fronte delle promesse ricevute che parlavano di una piattaforma, messa a disposizione dei pediatri, per prenotare direttamente i tamponi, e che doveva essere pronta dieci giorni fa, siamo nel caos. Non hanno i tamponi, non hanno le macchine per realizzarli, non sono pronti e invece il virus sta camminando nelle scuole. E dalla scuola i bambini lo portano in famiglia».
In 14 giorni sarebbe possibile anche smaltire le richieste attuali di tampone, oltre a far respirare la scuola attraverso un efficientamento del sistema.
«In letteratura si parla di un solo caso di Covid nelle scuole - tiene a precisare il vicepresidente Fimp - solo io ne ho 12. Il Covid esiste e la situazione è questa. Io sto ricevendo chiamate ogni 2 minuti, e arrivano in studio tantissimi bambini mandati dalla scuola».
Il presidente Emiliano, dopo aver ascoltato durante la riunione i pareri di tutte le organizzazioni mediche presenti in rappresentanza di medici di famiglia e pediatri di famiglia, sta valutando il da farsi. Una decisione dovrebbe essere presa entro oggi.
«Due sono i problemi ora. La scuola perché contamina e crea caos, e gli ospedali che non ce la fanno. Gli ospedali non possiamo fermarli o la gente muore, la scuola sì per mettere ordine», conclude Nigri.