I maestri dell’arte del Rinascimento raccontati da Vittorio Sgarbi a Barletta

Presentazione a palazzo Della Marra del nuovo volume del critico d’arte

lunedì 8 dicembre 2014
A cura di Paolo Doronzo
«L'Italia è un insieme ineguagliabile di bellezze e la Puglia è un particolare scrigno in essa». Questa la premessa di Vittorio Sgarbi, intervenuto ieri mattina, presso il Palazzo Della Marra, per un evento promosso dalla Fondazione "Giuseppe Tatarella" con il patrocinio del Comune di Barletta e della Provincia di Barletta-Andria-Trani e in collaborazione con il FIOF, per presentare il suo libro "Gli Anni delle Meraviglie: da Piero della Francesca a Pontormo. Il Tesoro d'Italia II" (Bompiani, novembre 2014).

Una sala gremita, un po' attratta dal personaggio controverso del piccolo schermo, ha accolto la presentazione di un testo, II parte di una sorta di guida della storia dell'arte, cui sicuramente si aggiungerà un terzo volume sul Barocco. «Questo lavoro si propone anche un intento didattico poiché potrebbe essere un utile strumento nelle scuole», sottolineando l'insensatezza di non agevolare lo studio dei due più sublimi linguaggi, universali, che sono la musica e l'arte. Dopo i saluti di Annalisa Tatarella, della Fondazione "Giuseppe Tatarella", e Giusy Caroppo, assessore all'Identità culturale del Comune, l'autore e critico d'arte Sgarbi ha tenuto una vera e propria lezione d'arte: continua quel viaggio in Italia interrotto al Trecento, con il primo volume, per proseguire con Maestri dell'arte del Rinascimento: da Piero della Francesca a Bellini, da Mantegna a Bramante, per arrivare a Tiziano, Pontormo.

Sgarbi a Palazzo Della Marra
L'Unità d'Italia è stata compiuta prima dall'arte e poi politicamente, seminando la nazione di meraviglie artistiche di autori più o meno noti, individuati con circa 300 tavole presenti nel testo, selezionate dall'autore. «Da qui parte l'unicità di una sorta di made in Italy, come nella rivalutazione gastronomica di questi ultimi anni». Esaltando la bellezza della Puglia, ad esempio attraverso le straordinarie opere del barese Niccolò dell'Arca, Sgarbi torna su un'annosa polemica che l'ha visto protagonista in più occasioni: contro lo spargimento di pale eoliche, disseminate nel territorio attentando alla sua bellezza.

La passione dell'autore espressa attraverso le diapositive di opere di Giovanni Bellini, le diverse Annunciazioni di Antonello da Messina e Lorenzo Lotto, "Il sogno di Sant'Orsola" di Carpaccio, certo condita dalle grandi capacità comunicative del personaggio Sgarbi, abituato al pubblico anche televisivo, ha regalato un momento d'interessante partecipazione fra i barlettani, e non solo, presenti. «Il genio del Rinascimento è una moneta comune che si racconta in tutto il territorio italiano», ben rappresenta nel volume, in cui c'è molto da guardare, perché «l'arte non va solo raccontata».