I Lions Club consegnano un pianoforte digitale all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Serata allietata da un saggio pianistico dei ragazzi ipovedenti. Grande momento di solidarietà
martedì 21 giugno 2011
19.22
Domenica sera presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta è avvenuta la consegna ufficiale di un pianoforte digitale all'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia BAT. Una donazione che vede protagonisti i tre Lions club di Barletta da sempre attenti alle esigenze del territorio e della società. Soddisfatto il presidente dell'UIC Francesco Giangualuano che guarda a questa donazione come una grande opportunità per quei ragazzi non vedenti che vogliono rapportarsi alla musica. Non a caso la serata è stata allietata da un saggio pianistico diretto dal maestro Enrico Palladino ed eseguito dai suoi ragazzi ipovedenti. Mariangela 13 anni, Martina 8 anni, Maria Pia 12 anni, Mauro e sua sorella Maria Rita davvero simpatici, Mauro di appena 7 anni, ma già un fenomeno, e tanti altri più o meno grandi che hanno dimostrato come le differenze fisiche non rappresentino in alcun modo un limite alle capacità umane; il limite sta solo nell'assenza degli strumenti.
Si sono alternati sul palco i tre presidenti dei club che hanno manifestato la loro soddisfazione per la realizzazione di questo sentito progetto. Visibilmente emozionate Antonella Di Martino e Anna Strignano Paolillo (rispettivamente presidenti dei Lions Club Barletta Host e Lions Club Barletta Leontine De Nittis) che hanno ricordato le difficoltà incontrate nel trasporto del piano e la grande opera di sensibilizzazione che ha accompagnato la raccolta fondi. Parole sentite anche quelle di Vincenzo Cascella (presidente Lions Club Barletta Ettore Fieramosca), che però manifesta anche il suo disappunto nei confronti dell'amministrazione comunale che poco ha seguito il progetto del bancomat per i ciechi, già attivo in realtà, ma purtroppo non ancora supportato da un percorso guida che ne permetta il raggiungimento . E' intervenuto anche il sindaco Nicola Maffei che si è complimentato con i tre club per l'iniziativa e ha ricordato l'attivazione di un corso di informatica per i non vedenti e anche l'impegno a completare il percorso per il bancomat testé citato.
Solo una nota dolente durante la piacevole serata ovvero l'incapacità di alcuni concittadini di far silenzio durante le esibizioni, vanificando l'invito da parte del maestro ad abbassare la voce e a portare gentilmente i bambini troppo rumorosi fuori dalla sala. Un invito al rispetto nei confronti di chi ha come unico supporto la memoria e per cui ogni minimo rumore rappresenta fonte di distrazione. Speriamo di non assistere a queste mancanze di rispetto.
Si sono alternati sul palco i tre presidenti dei club che hanno manifestato la loro soddisfazione per la realizzazione di questo sentito progetto. Visibilmente emozionate Antonella Di Martino e Anna Strignano Paolillo (rispettivamente presidenti dei Lions Club Barletta Host e Lions Club Barletta Leontine De Nittis) che hanno ricordato le difficoltà incontrate nel trasporto del piano e la grande opera di sensibilizzazione che ha accompagnato la raccolta fondi. Parole sentite anche quelle di Vincenzo Cascella (presidente Lions Club Barletta Ettore Fieramosca), che però manifesta anche il suo disappunto nei confronti dell'amministrazione comunale che poco ha seguito il progetto del bancomat per i ciechi, già attivo in realtà, ma purtroppo non ancora supportato da un percorso guida che ne permetta il raggiungimento . E' intervenuto anche il sindaco Nicola Maffei che si è complimentato con i tre club per l'iniziativa e ha ricordato l'attivazione di un corso di informatica per i non vedenti e anche l'impegno a completare il percorso per il bancomat testé citato.
Solo una nota dolente durante la piacevole serata ovvero l'incapacità di alcuni concittadini di far silenzio durante le esibizioni, vanificando l'invito da parte del maestro ad abbassare la voce e a portare gentilmente i bambini troppo rumorosi fuori dalla sala. Un invito al rispetto nei confronti di chi ha come unico supporto la memoria e per cui ogni minimo rumore rappresenta fonte di distrazione. Speriamo di non assistere a queste mancanze di rispetto.