«I farmaci vanno comprati in farmacia», medico interdetto dopo la morte di Teresa Sunna
Le dichiarazioni del procuratore Capristo. Si indaga per il reato di omicidio colposo
giovedì 19 aprile 2012
12.36
Il nucleo antisofisticazioni e sanità di Bari e il personale del commissariato di Polizia di Barletta, sotto la direzione della procura di Trani, stanno continuando le indagini sul decesso di Teresa Sunna, la ragazza tranese di 28 anni morta il 24 marzo scorso in un laboratorio medico di Barletta mentre si sottoponeva ad un test per intolleranze alimentari. Gli accertamenti attengono alle ipotesi di reato di omicidio colposo, detenzione di farmaci guasti perché scaduti di validità e l'apertura al pubblico di un ambulatorio medico privo delle autorizzazioni richieste a carico di Ruggero Spinazzola, medico gastroenterologo di Barletta, titolare del centro e ritenuto responsabile del decesso della ragazza, stroncata da una dose di nitrito di sodio, sostanza erroneamente assunta al posto di sorbitolo dopo un acquisto su Ebay.
Spinazzola adesso è stato interdetto dall'esercizio della professione di medico per 2 mesi. Il provvedimento è stato emesso dal gup del tribunale di Trani, Margherita Grippo, su richiesta del pm inquirente Michele Ruggiero. Per il magistrato la condotta del medico si è rivelata determinante per la morte della donna. A Spinazzola viene contestata la violazione della normativa di settore che proibisce l'acquisto di sostanze a scopo diagnostico in luoghi diversi dalle farmacie. Il procuratore capo, Carlo Maria Capristo, nel corso della conferenza stampa ha sottolineato che la misura cautelare nei confronti del medico rappresenta «un segnale forte che si vuole lanciare a quei medici che incautamente si approvvigionano di sostanze dalla rete».
Il provvedimento nei confronti di Spinazzola è stato notificato questa mattina all'interessato, alla Asl Bat ed all'Ordine dei medici della provincia di Barletta-Andria-Trani.
Spinazzola adesso è stato interdetto dall'esercizio della professione di medico per 2 mesi. Il provvedimento è stato emesso dal gup del tribunale di Trani, Margherita Grippo, su richiesta del pm inquirente Michele Ruggiero. Per il magistrato la condotta del medico si è rivelata determinante per la morte della donna. A Spinazzola viene contestata la violazione della normativa di settore che proibisce l'acquisto di sostanze a scopo diagnostico in luoghi diversi dalle farmacie. Il procuratore capo, Carlo Maria Capristo, nel corso della conferenza stampa ha sottolineato che la misura cautelare nei confronti del medico rappresenta «un segnale forte che si vuole lanciare a quei medici che incautamente si approvvigionano di sostanze dalla rete».
Il provvedimento nei confronti di Spinazzola è stato notificato questa mattina all'interessato, alla Asl Bat ed all'Ordine dei medici della provincia di Barletta-Andria-Trani.