I dissidenti: prove tecniche di ballottaggio?

Pesanti accuse al candidato sindaco Nicola Maffei. Le precisazioni del dirigente dello Staff del Sindaco, Dott. Alessandro Attolico, a Barlettalife

giovedì 12 maggio 2011 10.20
A cura di Pasquale Diroma
Convocazione urgente degli organi di informazione questo pomeriggio, sotto lo sguardo severo di Eraclio, da parte di alcuni candidati sindaci alle prossime elezione amministrative, tra cui Maria Grazia Vitobello (PDL), Giuseppe Di Paola (MIDA-UDC-SiAmo Barletta), Giuseppe Paolillo (Io Sud) - altri candidati interpellati da Barlettalife si sono dissociati - per contestare e denunciare ipotetiche violazioni da parte del sindaco uscente e candidato del centrosinistra Nicola Maffei, dell'articolo 9 della legge n°28 del 22 Febbraio 2000. Tale articolo regola le attività di comunicazione delle Amministrazioni pubbliche durante l'immediato periodo preelettorale, imponendo alle stesse esclusivamente attività di comunicazione in forma impersonale e «indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni». In particolare i suindicati candidati denunciano l'affissione in città da parte dell'Amministrazione comunale di manifesti 6 metri per tre, dopo la data del 30 marzo 2011, limite temporale sancito dalla legge in questione, per di più contenenti alcuni punti del programma elettorale della coalizione di centrosinistra. Il tutto – a detta di chi denuncia – a pesare sul bilancio comunale. Ma non è tutto. I candidati sindaco Vitobello, Di Paola, Paolillo e alcuni candidati consigliere, tra cui Giovanni Alfarano (PDL), denunciano un improprio impiego di denaro pubblico da parte di Maffei per la sua campagna elettorale (cene, premi in denaro, agevolazioni e favoritismi).

Gli stessi candidati hanno dato appuntamento agli organi di stampa per la giornata di domani alle 17 e 30 – solo mezzora prima dell'ultimo Consiglio comunale di questa amministrazione – per argomentare ed illustrare meglio le loro ragioni. La redazione di Barlettalife ha voluto fin da subito, per equilibrio di informazione, approfondire questa forte denuncia – che cade tempestivamente a 80 ore di distanza dall'apertura delle operazioni di voto -, recandosi immediatamente negli uffici del Dirigente Ufficio Staff del sindaco di Barletta, Alessandro Attolico. Il dirigente ha sonoramente smentito le eventuali violazioni della legge sulle comunicazioni, che avrebbero comportato un richiamo da parte delle Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

«Tutti i comunicati dell'Amministrazione, come ad esempio gli ultimi sulla raccolta rifiuti, quello sul campo nomadi, o sui servizi sociali, fanno riferimento ai dirigenti o all'Amministrazione comunale e non ai singoli nomi di assessori candidati. Stiamo utilizzando l'impersonale proprio per evitare contravvenzioni o sanzioni che violino o contravvengono la direttiva nazionale. Restando agli atti – ha ribadito Attolico - ci fa specie che una delibera del 30 dicembre 2010, venga usata oggi a tre giorni dalle elezioni. Dove era il potere di controllo dell'opposizione, della dottoressa Vitobello e con decenza parlando del consigliere comunale Alfarano? […]Se ci sono atti che loro ritengono inadeguati ci dicano quali. Non esistono atti discrezionali. Siamo a totale disposizione della comunità e dei cittadini di Barletta per poter dimostrare totalmente il contrario».

E ancora sulle cene: «Lo dimostrino. Non c'è nessuna cena pagata dal Comune di Barletta. Non ci sono pranzi pagati da questa amministrazione. Non è costume del centrosinistra né a Barletta né altrove, forse in altre località. Ah c'è una cena, precisamente una pizza e una birra, costo 80 euro, consumata tra Nicola Maffei, Silvestro Mezzina e il sottoscritto ieri sera». Il dirigente mostra il relativo scontrino.