I cittadini sono cretini?
Libera interpretazione del comunicato del centro-destra barlettano. «Maffei può anche togliere il disturbo»
domenica 22 aprile 2012
18.47
Criptico il comunicato stampa che leggerete dopo questa premessa. Noi lo interpretiamo a modo nostro, dopo una sufficiente superficiale lettura, che però spesso ci da ragione. Leggiamo che i firmatari più che dare un ultimatum di rigore alla classe politica governante, chiedono l'ennesima indulgenza di questo anno di confronto politico. La chiedono agli avversari, la chiedono a Maffei. Ricordano che segretamente o palesemente, hanno fatto quello che hanno potuto per sostenere la legalità numerica o di fatto, in favore dell'insana maggioranza. Sin da quando "accordarono" per buone le linee programmatiche del sindaco Maffei e apparvero determinati: "D'ora in poi però castigheremo ogni sibillina situazione amministrativa". Invece non hanno mai parlato. L'unico del centro-destra ad accennare pericoli, è stato il presidente della commissione di controllo e garanzia, il prof. Mario Lomuscio docente di greco e latino che dovrebbe indagare ancor più approfonditamente sugli atti amministrativi.
Secondo noi lo scritto politico arrivato in redazione è richiesta di estrema indulgenza rivolta alla maggioranza affinché si ricomponga anche alla ben meglio. Implicitamente rammentano lo sforzo elettorale, soprattutto economico di un anno fa, che sarebbe vanificato se, come più che probabile, la maggioranza non troverà, nell'imminente Consiglio comunale di martedì, la quadra. Tutti a casa, quindi. Inaccettabile! E allora gli autorevoli e prestigiosi scriventi tremanti per la nefasta eventualità raccomandano che "si abbandoni la diatriba politica per cominciare a lavorare seriamente". Ma non è forse troppo tardi? Il centro-destra si assuma responsabilità, le più nitide, e si abbandonino concistori e favori che gli elettori non capiscono. Abbandonino con carattere le lusinghe che arrivano da "sezioni" preoccupate del PD in cerca di uomini e donne dell'opposizione per sopravvivere. Una sorta di governo di larghe intese ma tutto oscuro, carbonaro, un inciucio che i cittadini capiscono. Hanno votato per politici poi finiti a interpretare ruoli di maggioranza e minoranza e questo deve essere. Questa è la trasparenza richiesta. Semplicissimo. Oppure i cittadini sono cretini?
Le forze politiche del centro-destra di Barletta, rappresentate in Consiglio Comunale da Popolo della Libertà, Nuova Generazione e Popolari Udeur, ribadiscono la propria tenuta di "responsabilità" rispetto al momento di grande difficoltà che sta attraversando il Paese. «Non è il tempo delle guerre». Inizia così la dichiarazione a firma dei segretari politici di Pdl, Nuova Generazione e Popolari Udeur, nell'ordine Mariagrazia Vitobello, Michele Presicci e Reginaldo Seccia. «Nessun atteggiamento accomodante nei confronti della maggioranza di centro-sinistra guidata dal sindaco Nicola Maffei. La nostra volontà è dettata dal forte amore per la nostra città. Lo stato attuale di ristrettezza economica, di disagio sociale, di tagli al fondo pubblico e di completa sfiducia rispetto alla classe politica nazionale e locale ci ha spinti, nei mesi passati, a credere che mediante l'attivazione di un nobile processo di collaborazione istituzionale per il perseguimento del bene comune si potesse giungere insieme alla maggioranza all'immediata risoluzione delle vere necessità-emergenze che attanagliano Barletta e i barlettani. Purtroppo, così non è stato. Rigettiamo, inoltre, al mittente ogni accusa di un'opposizione soft. Non è nostra volontà fare da "stampella" all'attuale maggioranza, né tantomeno al sindaco Maffei. Noi vogliamo solo che, dopo un anno di lunghe trattative, si abbandoni la diatriba politica per cominciare a lavorare seriamente nell'interesse collettivo visto e considerato il persisterere della crisi politica della sinistra locale, l'incapacità di raggiungere un accordo, l'assenza di un Presidente del Consiglio Comunale e di Assessori. Qualora anche in occasione del Consiglio in programma martedì per l'elezione del Presidente, si dovesse fare orecchie da mercante, sarà nostro dovere mettere in campo ogni tipo di iniziativa atta a far capire ai barlettani quanto accaduto in questo primo anno del secondo mandato Maffei, non escludendo azioni forti e manifestazioni popolari. Questa sarà l'ultima possibilità che concederemo a Maffei e ai suoi uomini. Se martedì sera la situazione dovesse rimanere inalterata, per noi Maffei può anche togliere il disturbo».
Secondo noi lo scritto politico arrivato in redazione è richiesta di estrema indulgenza rivolta alla maggioranza affinché si ricomponga anche alla ben meglio. Implicitamente rammentano lo sforzo elettorale, soprattutto economico di un anno fa, che sarebbe vanificato se, come più che probabile, la maggioranza non troverà, nell'imminente Consiglio comunale di martedì, la quadra. Tutti a casa, quindi. Inaccettabile! E allora gli autorevoli e prestigiosi scriventi tremanti per la nefasta eventualità raccomandano che "si abbandoni la diatriba politica per cominciare a lavorare seriamente". Ma non è forse troppo tardi? Il centro-destra si assuma responsabilità, le più nitide, e si abbandonino concistori e favori che gli elettori non capiscono. Abbandonino con carattere le lusinghe che arrivano da "sezioni" preoccupate del PD in cerca di uomini e donne dell'opposizione per sopravvivere. Una sorta di governo di larghe intese ma tutto oscuro, carbonaro, un inciucio che i cittadini capiscono. Hanno votato per politici poi finiti a interpretare ruoli di maggioranza e minoranza e questo deve essere. Questa è la trasparenza richiesta. Semplicissimo. Oppure i cittadini sono cretini?
Le forze politiche del centro-destra di Barletta, rappresentate in Consiglio Comunale da Popolo della Libertà, Nuova Generazione e Popolari Udeur, ribadiscono la propria tenuta di "responsabilità" rispetto al momento di grande difficoltà che sta attraversando il Paese. «Non è il tempo delle guerre». Inizia così la dichiarazione a firma dei segretari politici di Pdl, Nuova Generazione e Popolari Udeur, nell'ordine Mariagrazia Vitobello, Michele Presicci e Reginaldo Seccia. «Nessun atteggiamento accomodante nei confronti della maggioranza di centro-sinistra guidata dal sindaco Nicola Maffei. La nostra volontà è dettata dal forte amore per la nostra città. Lo stato attuale di ristrettezza economica, di disagio sociale, di tagli al fondo pubblico e di completa sfiducia rispetto alla classe politica nazionale e locale ci ha spinti, nei mesi passati, a credere che mediante l'attivazione di un nobile processo di collaborazione istituzionale per il perseguimento del bene comune si potesse giungere insieme alla maggioranza all'immediata risoluzione delle vere necessità-emergenze che attanagliano Barletta e i barlettani. Purtroppo, così non è stato. Rigettiamo, inoltre, al mittente ogni accusa di un'opposizione soft. Non è nostra volontà fare da "stampella" all'attuale maggioranza, né tantomeno al sindaco Maffei. Noi vogliamo solo che, dopo un anno di lunghe trattative, si abbandoni la diatriba politica per cominciare a lavorare seriamente nell'interesse collettivo visto e considerato il persisterere della crisi politica della sinistra locale, l'incapacità di raggiungere un accordo, l'assenza di un Presidente del Consiglio Comunale e di Assessori. Qualora anche in occasione del Consiglio in programma martedì per l'elezione del Presidente, si dovesse fare orecchie da mercante, sarà nostro dovere mettere in campo ogni tipo di iniziativa atta a far capire ai barlettani quanto accaduto in questo primo anno del secondo mandato Maffei, non escludendo azioni forti e manifestazioni popolari. Questa sarà l'ultima possibilità che concederemo a Maffei e ai suoi uomini. Se martedì sera la situazione dovesse rimanere inalterata, per noi Maffei può anche togliere il disturbo».