Heval Gelhat Drakon, combattente italiano delle YPG, ospite a Barletta
Un'iniziativa promossa dal Collettivo Exit
domenica 8 aprile 2018
«Il 9 aprile 2018 avremo il piacere di ospitare a Barletta Heval Gelhat Drakon, combattente italiano delle YPG che ha preso parte alla resistenza nel cantone di Afrin, in Rojava (Siria del Nord)» scrive Alessandro Zagaria del Collettivo Exit di Barletta. «Gelhat sarà presente a due iniziative così articolate:
Al cinquantesimo giorno di invasione, dopo il ripetuto bombardamento degli ospedali della città, le truppe turco-jihadiste sono entrate nella città di Afrin. Due persone sono state sgozzate pubblicamente, le case ed i negozi saccheggiati, le donne vivono tuttora nel terrore di violenze da parte dei miliziani jihadisti. La resistenza ad Afrin continua nonostante tutto.
Il racconto della resistenza di Afrin sarà un modo per parlare del processo rivoluzionario in atto da anni in tutta la Siria del Nord. Parleremo dell'esperienza rivoluzionaria che ha portato alla nascita di una nuova società basata sull'autogoverno dei territori, sul protagonismo delle donne nella vita e nella difesa della comunità e sulla tutela di tutte le minoranze etniche e religiose. Il modello dell'autonomia democratica si è espanso via via in tutto il nord della Siria, dalla liberazione di Kobane a quella di Mambij, Tabqa, Raqqa (capitale del califfato), fino ai territori ad est dell'Eufrate nel governatorato di Deir Ez Zor e costituisce l'unica vera alternativa per un Medio-Oriente (e non solo) realmente democratico.
L'offensiva turca ha causato una grave emergenza umanitaria. Migliaia di civili sono tuttora accampati in campi profughi in cui scarseggiano ripari, acqua e generi di prima necessità. Inoltre, come già detto, gli ospedali sono stati duramente colpiti dalle bombe NATO. E' per questo che vi invitiamo a sostenere le iniziative di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus per contribuire, con donazioni, ad aiutare le popolazioni civili vittime dell'assedio. Tutti i dettagli della campagna di crowdfunding #AiutaAfrin sono disponibili qui».
- ore 8,30 - Liceo Scientifico Carlo Cafiero di Barletta;
- ore 18,30 - Libreria Einaudi di Barletta.
Al cinquantesimo giorno di invasione, dopo il ripetuto bombardamento degli ospedali della città, le truppe turco-jihadiste sono entrate nella città di Afrin. Due persone sono state sgozzate pubblicamente, le case ed i negozi saccheggiati, le donne vivono tuttora nel terrore di violenze da parte dei miliziani jihadisti. La resistenza ad Afrin continua nonostante tutto.
Il racconto della resistenza di Afrin sarà un modo per parlare del processo rivoluzionario in atto da anni in tutta la Siria del Nord. Parleremo dell'esperienza rivoluzionaria che ha portato alla nascita di una nuova società basata sull'autogoverno dei territori, sul protagonismo delle donne nella vita e nella difesa della comunità e sulla tutela di tutte le minoranze etniche e religiose. Il modello dell'autonomia democratica si è espanso via via in tutto il nord della Siria, dalla liberazione di Kobane a quella di Mambij, Tabqa, Raqqa (capitale del califfato), fino ai territori ad est dell'Eufrate nel governatorato di Deir Ez Zor e costituisce l'unica vera alternativa per un Medio-Oriente (e non solo) realmente democratico.
L'offensiva turca ha causato una grave emergenza umanitaria. Migliaia di civili sono tuttora accampati in campi profughi in cui scarseggiano ripari, acqua e generi di prima necessità. Inoltre, come già detto, gli ospedali sono stati duramente colpiti dalle bombe NATO. E' per questo che vi invitiamo a sostenere le iniziative di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus per contribuire, con donazioni, ad aiutare le popolazioni civili vittime dell'assedio. Tutti i dettagli della campagna di crowdfunding #AiutaAfrin sono disponibili qui».