Guardia di Finanza, in Puglia 500 milioni recuperati nel 2014

Nella Bat evasione fiscale per 42 milioni di euro

sabato 28 giugno 2014
Martedì 24 giugno. la Guardia di Finanza pugliese ha celebrato il 240° Anniversario di Fondazione del Corpo. La Cerimonia, presieduta dal Comandante Regionale, Generale di Divisione Giuseppe Vicanolo, si è svolta all'interno della Caserma "M.A.V.M. Giovanni Macchi", storica sede del Comando Regionale Puglia.

Nei decorsi primi 5 mesi del 2014 la Guardia di Finanza pugliese ha proseguito l'azione a tutela dell'economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell'Unione Europea, della Regione e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Nel solco tracciato dall'Autorità di Vertice, l'obiettivo per il 2014 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell'azione, nell'ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti. Per raggiungere questi risultati, si punta su una maggiore flessibilità dell'azione ispettiva, al fine di concentrare gli sforzi operativi sui fenomeni di evasione, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico, così come si manifestano nelle varie zone del territorio.

-Lotta all'evasione e all'elusione fiscale.
L'attività svolta a tutela delle Entrate nei primi 5 mesi dell'anno si è sviluppata attraverso l'esecuzione di 3.235 verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di proporre agli Uffici Finanziari il recupero a tassazione di basi imponibili ai fini delle Imposte Dirette per circa 500 milioni di euro. Al riguardo va evidenziato che 113 sono stati i contribuenti che hanno aderito ai verbali di constatazione redatti dalle Fiamme Gialle, procedendo al versamento diretto, nelle casse dell'Erario, delle imposte relative a circa 3,5 milioni di redditi recuperati a tassazione e di oltre mezzo milione di IVA, così riconoscendo, evidentemente, la fondatezza dei rilievi mossi.

Accanto all'azione di contrasto alle frodi ed alle violazioni più complesse, la Guardia di Finanza affronta ogni giorno anche i fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l'omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali), pianificando interventi ispettivi snelli, mirati e specifici presso gli esercenti. In particolare, 9.413 sono stati i controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali, che hanno portato all'accertamento di ­3.984 irregolarità. Le infrazioni nel comparto delle ricevute fiscali, pari a 463 su 831 controlli, si sono attestate su una media regionale nell'ordine del 55%. Il contrasto all'economia sommersa ha portato all'individuazione di 218 evasori totali e 26 paratotali, nei confronti dei quali sono stati proposti all'Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, di oltre 313 milioni di euro di redditi imponibili e 81 milioni di euro di IVA. Infine, i soggetti denunciati all'Autorità Giudiziaria per reati fiscali, societari, fallimentari, bancari e finanziari sono stati 391 (di cui 6 in stato di arresto). Al fine dell'effettivo recupero delle imposte evase, sono stati proposti all'Autorità Giudiziaria sequestri di beni patrimoniali riconducibili alle persone indagate per frodi fiscali pari a 42 milioni di euro, di cui 10,5 milioni di euro già eseguiti a garanzia dell'Erario.

-Contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica:
La tutela della spesa pubblica è un obiettivo strategico prioritario della Guardia di Finanza, che si pone su un piano sostanzialmente paritetico rispetto al contrasto all'evasione. In concreto, l'azione operativa nel settore è stata improntata a criteri di massima efficacia e concretezza, per intercettare i fenomeni di illegalità più diffusi e/o maggiormente dannosi per le casse dello Stato, prevenendo e reprimendo gli illeciti penali, amministrativi o contabili che sono alla base di sprechi, diseconomie, inefficienze o, in casi più gravi, di veri e propri fenomeni predatori.

In tale contesto, le truffe in materia di finanziamenti pubblici scoperte dalle Fiamme Gialle pugliesi nei primi 5 mesi dell'anno sono 697 (di cui 564 per frodi di finanziamenti dell'Unione Europea e 133 di fondi pubblici nazionali); i soggetti denunciati sono 630 (di cui 2 in arresto), i quali avevano percepito o richiesto, illecitamente, provvidenze pubbliche per circa 10,5 milioni di euro (6,4 milioni comunitari e 4,1 milioni nazionali e/o locali). Per quanto concerne gli interventi di welfare e le prestazioni sociali agevolate (es. contributi dei Comuni per gli affitti, per mense scolastiche, asili nido, borse di studio, servizi socio-sanitari domiciliari, ecc.) sono stati effettuati 325 controlli, con la costatazione di 194 irregolarità, ovvero ben il 60% del totale.

Nel settore della spesa sanitaria, l'attività ispettiva ha portato, nel periodo in esame, alla denuncia di 36 soggetti (uno in arresto), con l'accertamento di truffe al Servizio Sanitario Nazionale per oltre 64 milioni. Su 430 controlli effettuati, sono stati individuati 213 soggetti che, ricorrendo alle false dichiarazioni sulle effettive condizioni economiche, hanno omesso il pagamento dei ticket sanitari. Infine, alla Procura Regionale della Corte dei Conti sono stati segnalati danni erariali per oltre 45 milioni di euro a carico di 987 soggetti, tra funzionari pubblici e privati percettori.

-Prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti
Su questo versante, la Guardia di Finanza pugliese ha intensificato la propria attività sia su delega dell'Autorità giudiziaria che d'iniziativa: in materia di criminalità organizzata e di investigazioni patrimoniali antimafia, sono stati sviluppati 602 accertamenti patrimoniali, che hanno consentito di avanzare proposte di sequestro di beni (aziende commerciali, disponibilità finanziarie, quote e titoli) per un valore di 28,8 milioni di euro, di cui 7 milioni già eseguiti accanto a 5,5 milioni di confische definitive, nonché di denunciare 779 soggetti, di cui 9 per associazione mafiosa; nella lotta al riciclaggio, sono state effettuate 97 indagini approfondite, all'esito delle quali 41 soggetti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria (uno in arresto), individuando flussi di danaro di provenienza illecita per 63 milioni di euro emersi grazie all'approfondimento di 396 segnalazioni per operazioni sospette; il contrasto al fenomeno dell'usura ha portato alla denuncia di 48 persone, di cui 34 in arresto;

Più in generale, durante i servizi di controllo del territorio le pattuglie hanno scoperto reati comuni e denunciato all'A.G. 1.952 persone, di cui 79 in arresto, procedendo al sequestro di 553 armi e 1.224 munizioni e bombe. La lotta ai traffici di sostanze stupefacenti è molto intensa e costante, con il sequestro di 5 tonnellate di hashish e marijuana, 8 kg tra cocaina ed eroina, 650 piante e semi di canapa e l'arresto di 116 persone. Sul fronte del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sono 4,3 tonnellate le sigarette intercettate prevalentemente nelle aree portuali, con la denuncia di 34 persone (2 in stato di arresto).

-Tutela del mercato dei beni e dei servizi
L'azione di contrasto alla contraffazione, al falso Made in Italy ed alla commercializzazione di prodotti pericolosi per la salute dei consumatori è sempre più determinata e sistematica. Si tratta, infatti, di un contesto dove si crea "nero su nero", perché sommersi sono la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento e i canali di distribuzione della merce, così come celati al fisco i conseguenti guadagni. Nei primi 5 mesi del 2014, sono stati effettuati 414 interventi repressivi togliendo dal mercato oltre 10 milioni di articoli contraffatti. Dal 1° gennaio è operativo il nuovo sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), innovativa "piattaforma informatica" che consente ai reparti un "canale di dialogo" aperto con le imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni dettagliate sui propri prodotti, utilissime per riuscire a distinguere i marchi falsificati rispetto a quelli originali.