«Grave discriminazione della ASL BT a danno degli infermieri»
Comunicato stampa dell’IPASVI sul mancato invito al Forum della Salute. «Non siamo figli di una serie minore»
venerdì 12 ottobre 2012
Meraviglia la mancata convocazione dei rappresentanti della categoria degli infermieri al Forum della Salute organizzato dalla provincia Bat a partire da questo giovedì. Indignato è infatti il tono del comunicato diffuso dall'IPASVI, Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d'Infanzia, a firma del presidente Giuseppe Chiodo, che così scrive: «La ASL BT non si smentisce e, così come avvenuto anche nel recente passato persevera nella scientifica esclusione degli Infermieri dalla consultazione per la definizione di fondamentali strumenti di programmazione sanitaria (vedesi: redazione di Atto Aziendale, PAL, Riorganizzazione dei servizi e dei presidi a seguito del Piano di regionale di rientro e definizione della dotazione organica) e dall'11 al 13 ottobre organizza una importante iniziativa, il Forum della Salute, che vuole fare il punto sulle politiche per la promozione di sani stili di vita, sulla sana alimentazione e sullo sport, e coinvolge vari organismi di rappresentanza professionale (Ordine dei Medici, dei Farmacisti e degli Psicologi) e volontariamente non coinvolge il Collegio IPASVI, rappresentanza professionale degli Infermieri.
Questo Collegio ritiene gravemente offensivo tale discriminazione verso una professione che ogni giorno sostiene come nessun altro il peso assistenziale ed organizzativo della sanità nella Provincia Barletta – Andria – Trani. Vogliamo ricordare al Direttore Generale e all'intera Direzione strategica, che senza il lavoro e il contributo degli infermieri risulterebbe assai difficile, ovvero impossibile, attuare attività di prevenzione e di promozione della salute nella direzione di quanto il Forum vuole proporre. Ancor più risulta discriminante l'atteggiamento della direzione della ASL di escludere gli Infermieri da ogni confronto, insieme ad altri professionisti della salute, perché questo denota che la Direzione aziendale ha effettuato una arbitraria e pericolosa distinzione tra Professionisti di serie A, titolati a sedere al tavolo della programmazione dei servizi, e Professionisti di serie B, non degni di occuparsi di siffatte problematiche.
Noi Infermieri rivendichiamo la piena titolarità del nostro agire professionale sostenuto da un sapere scientifico-accademico disciplinare e da norme deontologiche che ci rendono professionisti alla pari con tutti gli altri professionisti della salute. Non siamo figli di una serie minore. Riteniamo, pertanto, lesivo della dignità del Collegio e di tutti gli Infermieri che da parte della Direzione aziendale si persevera nella costante discriminazione di una professione che da sola rappresenta circa il 40% della forza lavoro ed è di gran lunga la professione più rappresentata e rappresentativa tra i dipendenti della ASL BT. Qualsiasi programma, progetto, proposta, di percorsi virtuosi orientati alla salute, non può che camminare con le gambe degli Infermieri, svilupparsi con l'intelligenza degli Infermieri, affermarsi con la professionalità degli Infermieri. Senza Infermieri non è possibile neanche ipotizzare quei virtuosi percorsi che il Forum vuole presentare. Senza Infermieri non c'è futuro per una sanità più giusta, per una sanità più equa, per una sanità più democratica, per una sanità che promuova davvero la salute dei cittadini. Ci dispiace per la deriva presa dalla Direzione della ASL BT, ma gli Infermieri meritano più attenzione».
Questo Collegio ritiene gravemente offensivo tale discriminazione verso una professione che ogni giorno sostiene come nessun altro il peso assistenziale ed organizzativo della sanità nella Provincia Barletta – Andria – Trani. Vogliamo ricordare al Direttore Generale e all'intera Direzione strategica, che senza il lavoro e il contributo degli infermieri risulterebbe assai difficile, ovvero impossibile, attuare attività di prevenzione e di promozione della salute nella direzione di quanto il Forum vuole proporre. Ancor più risulta discriminante l'atteggiamento della direzione della ASL di escludere gli Infermieri da ogni confronto, insieme ad altri professionisti della salute, perché questo denota che la Direzione aziendale ha effettuato una arbitraria e pericolosa distinzione tra Professionisti di serie A, titolati a sedere al tavolo della programmazione dei servizi, e Professionisti di serie B, non degni di occuparsi di siffatte problematiche.
Noi Infermieri rivendichiamo la piena titolarità del nostro agire professionale sostenuto da un sapere scientifico-accademico disciplinare e da norme deontologiche che ci rendono professionisti alla pari con tutti gli altri professionisti della salute. Non siamo figli di una serie minore. Riteniamo, pertanto, lesivo della dignità del Collegio e di tutti gli Infermieri che da parte della Direzione aziendale si persevera nella costante discriminazione di una professione che da sola rappresenta circa il 40% della forza lavoro ed è di gran lunga la professione più rappresentata e rappresentativa tra i dipendenti della ASL BT. Qualsiasi programma, progetto, proposta, di percorsi virtuosi orientati alla salute, non può che camminare con le gambe degli Infermieri, svilupparsi con l'intelligenza degli Infermieri, affermarsi con la professionalità degli Infermieri. Senza Infermieri non è possibile neanche ipotizzare quei virtuosi percorsi che il Forum vuole presentare. Senza Infermieri non c'è futuro per una sanità più giusta, per una sanità più equa, per una sanità più democratica, per una sanità che promuova davvero la salute dei cittadini. Ci dispiace per la deriva presa dalla Direzione della ASL BT, ma gli Infermieri meritano più attenzione».