Gli studenti non vogliono «le università sotto casa»
Commenti di Rete Studenti Medi Barletta contro la Lum. Incongruenze nel bando sulle borse di studio agli studenti
venerdì 24 agosto 2012
Il giorno 28 Agosto 2012 come Rete degli Studenti Medi Barletta daremo inizio ad una serie di azioni informative e di mobilitazioni che proseguiranno per tutto l'autunno contro l'apertura della sede di tutoraggio, sita a Trani, della Libera Università del Mediterraneo "Jean Monnet". Riteniamo necessario ripartire da subito con una campagna di sensibilizzazione sul territorio comunale per rendere consapevole tutta la cittadinanza di quello che la Provincia Bat e e il Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese Ofantino hanno messo in atto, sperperando denaro pubblico e di fatto donandolo ad un'università privata.
Considerando la situazione strutturale delle scuole medie superiori del territorio provinciale, le condizioni agghiaccianti degli studenti pendolari e dei mezzi di trasporto di cui usufruiscono tutti i giorni, i costi sempre crescenti del diritto allo studio, sempre più un lusso e sempre meno un diritto, pensiamo che la somma stanziata dalla Provincia e dal PTO per il primo anno accademico, rispettivamente 500,000 e 200,000 €, sarebbe potuta essere investita in molti modi diversi, sicuramente apportando dei benefici concreti agli studenti. Così non è stato in quanto questi fondi sono stati adibiti a borse di studio esclusivamente per gli studenti che si iscriveranno alla Lum e comunque saranno insufficienti per pagare l'intera retta universitaria, la quale consiste di 3750€ (la borsa di studio è di 2400€ annui).
Nel bando si aggiunge che se il numero dei beneficiari delle borse di studio sarà inferiore al numero totale dei potenziali vincitori, questi fondi verranno versati nelle casse della Lum per le spese di gestione della struttura. La quota da aggiungere nel caso si risulti vincitori della borsa di studio sarà comunque una somma non raggiungibile da uno studente che ha alle proprie spalle una situazione economica familiare tale non poter proseguire gli studi basandosi esclusivamente sulle proprie risorse monetarie; perciò effettivamente quanti di questi 700,000 € verranno assegnati agli studenti?? Questo è inaccettabile in quanto, in questo momento storico di ristrettezze, sprechi tali non sono tollerabili. Pensare di aprire dei capitoli di investimento nel Bilancio Provinciale per assegnare un Reddito di Formazione (come avviene nella nostra città) o borse di studio agli idonei non beneficiari delle graduatorie dell'Adisu (ente regionale per il diritto allo studio) o per rimettere in sesto gli edifici scolastici sarebbe stato realmente più fruttuoso.
Inoltre gli studenti della Bat che si iscriveranno alla Lum dovranno frequentare le lezioni e sostenere gli esami nella sede di Casamassima, in quanto la sede di Trani sarà una sede di tutoraggio (quindi al massimo si potrà partecipare a qualche laboratorio o conferenza che assegna dei crediti universitari), con ulteriori spese di trasporto per gli studenti. Se davvero la premura di questa amministrazione provinciale fosse stata quella di fare crescere e sviluppare il nostro territorio, di certo non avrebbe pensato di aprire un altro polo universitario che prevede le Facoltà di Economia e Giurisprudenza (situate entrambe sia a Foggia che a Bari), ma avrebbe preso in considerazione indirizzi universitari nell'ambito dei beni culturale, del turismo e dell'agroalimentare, più rispondenti alle peculiarità della sesta provincia.
Le "università sotto casa" non sono certo quello che gli studenti vogliono, piuttosto la priorità nell'agenda politica dell'amministrazione Ventola dovrebbe essere quella di pensare e strutturare un piano di Welfare studentesco efficiente (attualmente inesistente), affinchè tutti gli studenti possano iscriversi all'Università, o comunque continuare il proprio percorso formativo.
Considerando la situazione strutturale delle scuole medie superiori del territorio provinciale, le condizioni agghiaccianti degli studenti pendolari e dei mezzi di trasporto di cui usufruiscono tutti i giorni, i costi sempre crescenti del diritto allo studio, sempre più un lusso e sempre meno un diritto, pensiamo che la somma stanziata dalla Provincia e dal PTO per il primo anno accademico, rispettivamente 500,000 e 200,000 €, sarebbe potuta essere investita in molti modi diversi, sicuramente apportando dei benefici concreti agli studenti. Così non è stato in quanto questi fondi sono stati adibiti a borse di studio esclusivamente per gli studenti che si iscriveranno alla Lum e comunque saranno insufficienti per pagare l'intera retta universitaria, la quale consiste di 3750€ (la borsa di studio è di 2400€ annui).
Nel bando si aggiunge che se il numero dei beneficiari delle borse di studio sarà inferiore al numero totale dei potenziali vincitori, questi fondi verranno versati nelle casse della Lum per le spese di gestione della struttura. La quota da aggiungere nel caso si risulti vincitori della borsa di studio sarà comunque una somma non raggiungibile da uno studente che ha alle proprie spalle una situazione economica familiare tale non poter proseguire gli studi basandosi esclusivamente sulle proprie risorse monetarie; perciò effettivamente quanti di questi 700,000 € verranno assegnati agli studenti?? Questo è inaccettabile in quanto, in questo momento storico di ristrettezze, sprechi tali non sono tollerabili. Pensare di aprire dei capitoli di investimento nel Bilancio Provinciale per assegnare un Reddito di Formazione (come avviene nella nostra città) o borse di studio agli idonei non beneficiari delle graduatorie dell'Adisu (ente regionale per il diritto allo studio) o per rimettere in sesto gli edifici scolastici sarebbe stato realmente più fruttuoso.
Inoltre gli studenti della Bat che si iscriveranno alla Lum dovranno frequentare le lezioni e sostenere gli esami nella sede di Casamassima, in quanto la sede di Trani sarà una sede di tutoraggio (quindi al massimo si potrà partecipare a qualche laboratorio o conferenza che assegna dei crediti universitari), con ulteriori spese di trasporto per gli studenti. Se davvero la premura di questa amministrazione provinciale fosse stata quella di fare crescere e sviluppare il nostro territorio, di certo non avrebbe pensato di aprire un altro polo universitario che prevede le Facoltà di Economia e Giurisprudenza (situate entrambe sia a Foggia che a Bari), ma avrebbe preso in considerazione indirizzi universitari nell'ambito dei beni culturale, del turismo e dell'agroalimentare, più rispondenti alle peculiarità della sesta provincia.
Le "università sotto casa" non sono certo quello che gli studenti vogliono, piuttosto la priorità nell'agenda politica dell'amministrazione Ventola dovrebbe essere quella di pensare e strutturare un piano di Welfare studentesco efficiente (attualmente inesistente), affinchè tutti gli studenti possano iscriversi all'Università, o comunque continuare il proprio percorso formativo.