Gli incanti e le scoperte dell'oriente a Palazzo della Marra
Una mostra che svela un mondo. Un centinaio di mostre provenienti da tutta Italia
lunedì 7 marzo 2011
13.24
Inaugurata sabato 5 marzo a Palazzo della Marra la mostra dal titolo "Incanti e scoperte: l'oriente nella pittura dell'Ottocento italiano", che sarà visitabile fino al 5 giugno 2011. Un centinaio di opere provenienti da 28 importanti musei italiani, ma anche messe a disposizione da collezionisti privati aprono le porte verso un mondo che da sempre ha affascinato gli artisti e gli intellettuali e i cui tumultuosi eventi oggi occupano le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali.
La mostra è divisa in quattro unità tematiche: Al di là dell'Adriatico, Paesaggi, Le città e gli incontri, Sognando le odalische. Un percorso che si apre con gli sconfinanti paesaggi dell'Africa mediterranea, i deserti, le oasi ricche di palme in cui solitari viaggiatori con i propri cammelli cercano ristoro e isolati accampamenti. Passando per le caotiche città, i loro vicoli e le piazze piene di gente e commercianti sempre intenti a mostrare merce di ogni genere e colore. Fino ad essere avvolti dall'intimità di un harem o dallo sguardo di un'odalisca.
Ad accompagnare nella visita le parole di Gustave Flaubert, Gérard de Nerval, Edmondo De Amicis, decori e arredi in tipico stile orientale. Una mostra curata nei minimi dettagli e che deve rappresentare un trampolino di lancio per l'allestimento di altre mostre tematiche poco presenti sul nostro territorio.
A presentare l'evento, il sindaco Nicola Maffei, l'assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli che sostituisce Nichi Vendola assente per motivi di salute e le due curatrici Emanuela Angiuli e Anna Villari, presente anche Rosanna Banfi e Vittorio Sgarbi in veste di critico d'arte. Da apprezzare anche la piacevole presenza di Alessia una bambina di appena 9 anni curiosa di vedere la mostra.
«Una mostra che apre le porte verso l'oriente e che svela aspetti reconditi e non conosciuti» queste le parole del sindaco che giustamente si gode i risultati raggiunti in questi ultimi anni dalla nostra città diventata un faro nel panorama dei musei pugliesi. Che deve tutto alla riscoperta e alla valorizzazione del de Nittis, un vera e propria forza attrattiva.
La mostra è divisa in quattro unità tematiche: Al di là dell'Adriatico, Paesaggi, Le città e gli incontri, Sognando le odalische. Un percorso che si apre con gli sconfinanti paesaggi dell'Africa mediterranea, i deserti, le oasi ricche di palme in cui solitari viaggiatori con i propri cammelli cercano ristoro e isolati accampamenti. Passando per le caotiche città, i loro vicoli e le piazze piene di gente e commercianti sempre intenti a mostrare merce di ogni genere e colore. Fino ad essere avvolti dall'intimità di un harem o dallo sguardo di un'odalisca.
Ad accompagnare nella visita le parole di Gustave Flaubert, Gérard de Nerval, Edmondo De Amicis, decori e arredi in tipico stile orientale. Una mostra curata nei minimi dettagli e che deve rappresentare un trampolino di lancio per l'allestimento di altre mostre tematiche poco presenti sul nostro territorio.
A presentare l'evento, il sindaco Nicola Maffei, l'assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli che sostituisce Nichi Vendola assente per motivi di salute e le due curatrici Emanuela Angiuli e Anna Villari, presente anche Rosanna Banfi e Vittorio Sgarbi in veste di critico d'arte. Da apprezzare anche la piacevole presenza di Alessia una bambina di appena 9 anni curiosa di vedere la mostra.
«Una mostra che apre le porte verso l'oriente e che svela aspetti reconditi e non conosciuti» queste le parole del sindaco che giustamente si gode i risultati raggiunti in questi ultimi anni dalla nostra città diventata un faro nel panorama dei musei pugliesi. Che deve tutto alla riscoperta e alla valorizzazione del de Nittis, un vera e propria forza attrattiva.