Gli auguri del sindaco Cannito agli studenti di Barletta

«Capisco le ansie, i timori, le difficoltà e i rischi della ripartenza, ma bisogna avere il coraggio di ricominciare»

mercoledì 23 settembre 2020
Per l'inizio del nuovo anno scolastico, il sindaco Cannito ha voluto rivolgere i suoi auguri agli studenti barlettani.

«Cari cittadini vi comunico che le scuole della nostra città riapriranno il 24 settembre. Questo è l'accordo preso già a luglio con le tutte le Istituzioni Scolastiche e con il Prefetto.

E' per rispettare quell'accordo pubblico che durante tutta l'estate, l'Amministrazione comunale ha profuso il massimo impegno per fare suonare quanto prima possibile la campanella, perché siamo convinti che la scuola sia l'albero di trasmissione culturale, educativo ed economico di ogni comunità democratica e libera. E' per rispettare quell'accordo che durante il mese di luglio e di agosto, siamo riusciti, tra mille difficoltà, credetemi, ad avviare i lavori di realizzazione di aule all'interno dei plessi scolastici, abbattendo muri e innalzando pareti divisorie per evitare i doppi turni e garantire una ripartenza delle attività didattiche in sicurezza, attenendoci a tutte le norme prescritte e ai protocolli anti Covid.

Una missione impossibile, tenuto conto sia delle procedure di appalto che delle difficoltà nelle forniture dei materiali durante il periodo feriale. Ma ci siamo riusciti e il 17 settembre, tutte le scuole sono state consegnate ai rispettivi dirigenti scolastici.

Non sarà tutto perfetto, ma non ci sono esigenze e motivi tali da giustificare il posticipo della riapertura delle scuole, come richiesto da taluni, come avverrà in altre città della nostra provincia. Rinviare al 28, infatti, non risolverebbe comunque i problemi. Certo avremmo potuto fare meglio e di più se non fossimo stati costretti a sospendere i lavori per la consultazione referendaria e le elezioni regionali. Capisco le ansie, i timori, le difficoltà e i rischi della ripartenza, ma bisogna avere il coraggio di ricominciare.

So bene che nasceranno polemiche, per lo più demagogiche e strumentali, e non solo sulla data di apertura ma su tutto. Come dice il Capo dello Stato, però, un Paese non può permettersi di dividersi sull'esigenza di sostenere la scuola in un momento così difficile.

Quello che sta per iniziare, infatti, a causa del Coronavirus, non sarà un anno scolastico come gli altri. Il virus circolerà e lo farà anche nelle scuole. Laddove accadrà dovremo certamente chiudere, in via precauzionale, per contenere i contagi. Dobbiamo temerlo il Coronavirus, ma non dobbiamo farci prendere dalla paura, sappiamo chi è e come fronteggiarlo, questa volta non ci coglie alla sprovvista. In attesa del vaccino dobbiamo rendergli la vita difficile e, quindi, dobbiamo mantenere un adeguato livello di allerta e precauzione. Per questo ho preteso dall'Ufficio scolastico regionale garanzie circa la presenza di mascherine, gel e sanificazione degli ambienti.

Ho preteso che venissero stabilite in maniera inequivocabile le misure di prevenzione e di gestione dei possibili contagi; ho chiesto alla Asl informazioni circa il controllo del personale docente e non docente sulla verifica dei test sierologici. Sempre in tema di sicurezza, insieme ai présidi, abbiamo deciso di chiudere al traffico le strade di accesso alle scuole, all'ingresso e all'uscita degli alunni. Questo creerà inevitabilmente qualche disagio agli automobilisti, ma vi prego di essere comprensivi, lo facciamo per il bene dei nostri bambini. Inoltre, con la Provincia, abbiamo riorganizzato il trasporto pubblico locale.

La refezione scolastica: avremmo potuto e voluto iniziarla dal primo ottobre ma i dirigenti ci hanno chiesto di posticipare al 15 ottobre. In questa situazione cosi complessa, ciascuno di noi è chiamato a dare il massimo, a collaborare con senso di responsabilità e maturità, tenendo comportamenti rispettosi e dimostrando attenzione verso se stessi e verso gli altri. Non solo diritti ma anche doveri!

In questo anno scolastico così incerto e che tanto ci preoccupa, tutta la città si deve considerare una squadra che deve sconfiggere le difficoltà e il Coronavirus. Ai genitori chiedo di collaborare con la Scuola, nel rispetto dei ruoli e con fiducia, nella consapevolezza che occorrerà affrontare molti problemi, trovando tutti insieme le soluzioni migliori. Rivolgo un particolare ringraziamento a Barsa, agli operai, agli uffici tecnici del comune per il grandissimo lavoro svolto per rendere funzionali le scuole. Se possiamo ripartire è grazie a loro. La mia attestazione di stima profonda è rivolta a tutti gli operatori della scuola e ai dirigenti. Su questi ultimi, infatti, incombono ciclopiche responsabilità. Con loro ho condiviso un'estate di grande preoccupazione per le tante incertezze legate alla riapertura delle scuole e per il rischio, per fortuna rientrato, dell'abbattimento del polivalente.

Ringrazio il presidente della regione Michele Emiliano per il suo interessamento alla vicenda del polivalente e il presidente della provincia Lodisposto, che si è battuto come un leone per raggiungere il risultato della riapertura. Sono grato a sua eccellenza il Prefetto che ha coordinato tutti gli incontri necessari alla ripartenza dell'anno scolastico nella nostra città. A voi, ragazzi e ragazze, chiedo responsabilità.

Vorrei salutarvi uno ad uno e abbracciarvi, ma non si può fare e allora approfitto per ricordarvi che studiare è importantissimo, perché la conoscenza è libertà.

Per questo vi auguro buon anno scolastico!».