Gli atleti pugliesi protagonisti delle Olimpiadi di Londra

«Lo sport merita risorse vere, non le briciole del calcio». Gli elogi dell’assessora regionale Maria Campese

lunedì 13 agosto 2012
"L'oro conquistato da Carlo Molfetta nel taekwondo e il bronzo del pallavolista Luigi Mastrangelo sono il suggello alla magnifica Olimpiade disputata da tutti gli atleti pugliesi che con il loro impegno hanno contribuito non solo a incrementare il palmares azzurro, ma anche a riportare lo sport italiano sui binari della lealtà sportiva e della sana competizione". E' quanto afferma l'assessora regionale allo Sport Maria Campese nel commentare a caldo il grande risultato ottenuto dalla pattuglia pugliese a Londra.

Campese mette l'accento anche sul bronzo dello sciabolatore foggiano Luigi Samele nella prova a squadra e sottolinea soprattutto l'impegno di coloro i quali, pur non salendo sul podio, non hanno mai tradito lo spirito della competizione olimpica. "Sono stati tutti fantastici e in grado di misurarsi alla pari con campioni ben più blasonati", dice ricordando il quarto posto conquistato nel triplo dal salentino Daniele Greco e il quinto di Maria Pia Lionetti nella gara individuale di tiro con l'arco grazie alla quale la barlettana si è conquistata il titolo di miglior arciera italiana di sempre. Personalmente – aggiunge l'assessora regionale – mi ha molto colpita la maratoneta Rosaria Console in quanto, a dispetto del risultato, che non ha soddisfatto appieno le sue aspettative, ha gareggiato senza risparmiarsi in quella che è la disciplina sportiva forse più massacrante, di certo tra le più rappresentative in campo olimpico in quanto capace di esaltarne appieno i valori reali e simbolici". Parole di elogio anche per le tenniste Flavia Pennetta e Roberta Vinci, e dei tiratori foggiani Francesco Bruno ed Elania Nardelli. Mentre un pensiero di riconoscenza va anche ad Anders Golding, il tiratore danese che ha dedicato agli operai dell'Ilva la medaglia d'argento vinta nella gara dello skeet.

"Come lui – sottolinea ancora Campese - in tanti hanno manifestato grande sensibilità per i problemi reali che angosciano molti popoli, testimoniando ancora una volta come anche lo sport possa e debba essere lo strumento col quale abbattere le discriminazioni razziali, sessuali, sociali e costruire nuovi percorsi di democrazia. Anche per questo – conclude l'assessora – in Italia andrebbe maggiormente considerato, destinando a tutte le discipline risorse reali, non le briciole del calcio".