Giuseppe Tupputi risponde a Barlettalife
Replica all'articolo sul "Tupputi-pensiero": «Rinnovo il sostegno al centrosinistra»
giovedì 26 settembre 2013
In risposta ad un nostro articolo di analisi politica, pubblicato lo scorso 21 settembre, l'esponente del movimento "Riscriviamo Barletta", Giuseppe Tupputi, ha risposto con la seguente replica, qui riportata in maniera integrale.
«L'autore dell'articolo ha preso un vero e proprio abbaglio. E farebbe bene e rileggere più attentamente le mie dichiarazioni, le stesse citate nel pezzo. L'appoggio a Cascella, e il rinnovato vigore a sostegno del centrosinistra, annunciati dal sottoscritto a giugno, subito dopo il primo turno delle amministrative, non sono assolutamente in contrasto con quello che ho detto nei giorni scorsi. Anzi, nel mio ultimo intervento c'è grande coerenza. Coerenza con quei principi che ispirano la mia attività politica e quella dei membri di "Riscriviamo Barletta". Quegli stessi principi che invece il sindaco, la maggioranza e il Pd, stanno già tradendo sebbene da allora siano passati pochi mesi.
Il nostro appoggio a Cascella nasceva dall'apertura che egli stesso aveva promesso alle forze del centrosinistra, quando si apprestava ad affrontare la sfida vittoriosa del ballottaggio con Alfarano. Apertura che a conti fatti non c'è stata. Circostanza che qualcuno della maggioranza ha mal digerito. Lo dimostrano i piccoli attentati consumati durante i consigli comunali, e le polemiche sui mezzi di informazione tra alcuni rappresentanti della stessa maggioranza, dopo la mancata elezione di un loro rappresentante come presidente della Commissione ai Lavori pubblici, per via di quello che alcuni non hanno esitato a bollare come un atto di tradimento.
Il sottoscritto, invece, non tende imboscate, ma parla a viso aperto, denunciando quello che ritiene non stia funzionando. Non è nel mio stile criticare l'operato del sindaco nel bar con gli amici, davanti a una tazzina di caffè, facendo finta di niente in sede istituzionale. E neppure affidare la propria delusione a Facebook, gesto che ha la stessa efficacia di un messaggio abbandonato alle onde del mare, in una bottiglia di vetro.
Il sottoscritto, assieme ai membri di "Riscriviamo Barletta", ha deciso di parlare chiaro, e denunciare ciò che non va bene. La condivisione e la partecipazione di tutte le decisioni, sbandierate da Cascella in campagna elettorale, per ora rimangono promesse non mantenute. Per questo nella sua maggioranza c'è insoddisfazione. Ma i suoi rappresentanti mantengono quel comportamento ambiguo, grigio, che ha caratterizzato l'ultimo mandato di Nicola Maffei.
Mi auguro che qualcun altro, così come ho fatto io a nome di "Riscriviamo Barletta", abbia il coraggio di sollevare la questione nelle sedi opportune, per il bene della nostra città. Un secondo naufragio dell'amministrazione comunale sarebbe imperdonabile».
«L'autore dell'articolo ha preso un vero e proprio abbaglio. E farebbe bene e rileggere più attentamente le mie dichiarazioni, le stesse citate nel pezzo. L'appoggio a Cascella, e il rinnovato vigore a sostegno del centrosinistra, annunciati dal sottoscritto a giugno, subito dopo il primo turno delle amministrative, non sono assolutamente in contrasto con quello che ho detto nei giorni scorsi. Anzi, nel mio ultimo intervento c'è grande coerenza. Coerenza con quei principi che ispirano la mia attività politica e quella dei membri di "Riscriviamo Barletta". Quegli stessi principi che invece il sindaco, la maggioranza e il Pd, stanno già tradendo sebbene da allora siano passati pochi mesi.
Il nostro appoggio a Cascella nasceva dall'apertura che egli stesso aveva promesso alle forze del centrosinistra, quando si apprestava ad affrontare la sfida vittoriosa del ballottaggio con Alfarano. Apertura che a conti fatti non c'è stata. Circostanza che qualcuno della maggioranza ha mal digerito. Lo dimostrano i piccoli attentati consumati durante i consigli comunali, e le polemiche sui mezzi di informazione tra alcuni rappresentanti della stessa maggioranza, dopo la mancata elezione di un loro rappresentante come presidente della Commissione ai Lavori pubblici, per via di quello che alcuni non hanno esitato a bollare come un atto di tradimento.
Il sottoscritto, invece, non tende imboscate, ma parla a viso aperto, denunciando quello che ritiene non stia funzionando. Non è nel mio stile criticare l'operato del sindaco nel bar con gli amici, davanti a una tazzina di caffè, facendo finta di niente in sede istituzionale. E neppure affidare la propria delusione a Facebook, gesto che ha la stessa efficacia di un messaggio abbandonato alle onde del mare, in una bottiglia di vetro.
Il sottoscritto, assieme ai membri di "Riscriviamo Barletta", ha deciso di parlare chiaro, e denunciare ciò che non va bene. La condivisione e la partecipazione di tutte le decisioni, sbandierate da Cascella in campagna elettorale, per ora rimangono promesse non mantenute. Per questo nella sua maggioranza c'è insoddisfazione. Ma i suoi rappresentanti mantengono quel comportamento ambiguo, grigio, che ha caratterizzato l'ultimo mandato di Nicola Maffei.
Mi auguro che qualcun altro, così come ho fatto io a nome di "Riscriviamo Barletta", abbia il coraggio di sollevare la questione nelle sedi opportune, per il bene della nostra città. Un secondo naufragio dell'amministrazione comunale sarebbe imperdonabile».