Giuseppe Basile: «Amministrazione superficiale e pressapochista, cittadini spennati»
Il consigliere del Movimento 5 stelle interviene sulla problematiche dello spazzamento meccanizzato
domenica 14 luglio 2019
11.54
«Il sindaco Cannito, con una lettera aperta ha voluto rispondere alle tante critiche circa la rimozione forzata collegata al servizio di spazzamento meccanizzato. Già ad aprile, con una mia domanda di attualità, ho sottolineato il problema relativo al costo della rimozione e che le due ditte coinvolte applicassero le tariffe massime». Così il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giuseppe Basile, ricostruisce la vicenda relativa alla problematiche delle tariffe di rimozione applicata dalle ditte addette, a seguito dello spazzamento meccanizzato da parte di Bar.S.A.
«L'assessore Lasala mi rassicurò, dichiarando che già da subito le ditte avrebbero applicato una tariffa ridotta, grazie ad un accordo che era intercorso. Oggi scopriamo che le due ditte hanno continuato bellamente ad applicare le tariffe massime, con buona pace dell'assessore Lasala e del sindaco, che con la sua lettera lo ha completamente smentito. È ovvio che i proventi delle rimozioni forzate non vanno a beneficio del comune, visto che sono a destinate alle ditte che le effettuano, ma così restando le cose, i cittadini, seppur colpevoli, non continuano ad essere "spennati"?».
«Io stesso ero presente domenica mattina in via Minervino quando ben due mezzi per la rimozione forzata e almeno 5 vigili hanno cominciato ad elevare sanzioni e rimuovere mezzi. Sicuramente tale dispiegamento di forze lascia perplessi e pone degli interrogativi. Perché di domenica mattina alle 7? Non si poteva in settimana, quando molti si recano al lavoro di primo mattino? Il fatto di effettuare queste operazioni di domenica non genera maggiori costi in termini di straordinario per gli operatori coinvolti, che si ripercuotono sul costo del servizio?».
«I cartelli di divieto con rimozione sono poco visibili se non ad un osservatore attento. Sarebbe bastato affiggere dei manifesti come si fa per un trasloco o una processione e non effettuare il servizio di domenica mattina, per evitare tanti disagi e critiche che ritengo totalmente fondate. Come già accaduto, la superficialità e il pressappochismo di questa amministrazione penalizza chi questo servizio lo deve fare, gestire, controllare e riceverne i benefici. E per di più, il sindaco sembra prendersela con i cittadini, scaricando su di loro tutti i problemi che non riesce a risolvere.Per quanto riguarda i costi delle rimozioni forzate, basterebbe un accordo scritto con le ditte, in attesa di indire quanto prima un bando di gara, visto che si vuole estendere il servizio a tutta la città, perché, caro assessore Lasala, "verba volant, scripta manent". Nell'attesa che tutto sia chiarito, la rimozione forzata dovrebbe essere sospesa, intensificando l'informazione sul posto e sanzionando chi non rispetta i divieti con le sole multe. Il servizio potrà essere messo in atto lo stesso con gli opportuni accorgimenti e sicuramente, i barlettani sapranno rispondere positivamente, collaborando come già fatto in passato. Basta volerlo».
«L'assessore Lasala mi rassicurò, dichiarando che già da subito le ditte avrebbero applicato una tariffa ridotta, grazie ad un accordo che era intercorso. Oggi scopriamo che le due ditte hanno continuato bellamente ad applicare le tariffe massime, con buona pace dell'assessore Lasala e del sindaco, che con la sua lettera lo ha completamente smentito. È ovvio che i proventi delle rimozioni forzate non vanno a beneficio del comune, visto che sono a destinate alle ditte che le effettuano, ma così restando le cose, i cittadini, seppur colpevoli, non continuano ad essere "spennati"?».
«Io stesso ero presente domenica mattina in via Minervino quando ben due mezzi per la rimozione forzata e almeno 5 vigili hanno cominciato ad elevare sanzioni e rimuovere mezzi. Sicuramente tale dispiegamento di forze lascia perplessi e pone degli interrogativi. Perché di domenica mattina alle 7? Non si poteva in settimana, quando molti si recano al lavoro di primo mattino? Il fatto di effettuare queste operazioni di domenica non genera maggiori costi in termini di straordinario per gli operatori coinvolti, che si ripercuotono sul costo del servizio?».
«I cartelli di divieto con rimozione sono poco visibili se non ad un osservatore attento. Sarebbe bastato affiggere dei manifesti come si fa per un trasloco o una processione e non effettuare il servizio di domenica mattina, per evitare tanti disagi e critiche che ritengo totalmente fondate. Come già accaduto, la superficialità e il pressappochismo di questa amministrazione penalizza chi questo servizio lo deve fare, gestire, controllare e riceverne i benefici. E per di più, il sindaco sembra prendersela con i cittadini, scaricando su di loro tutti i problemi che non riesce a risolvere.Per quanto riguarda i costi delle rimozioni forzate, basterebbe un accordo scritto con le ditte, in attesa di indire quanto prima un bando di gara, visto che si vuole estendere il servizio a tutta la città, perché, caro assessore Lasala, "verba volant, scripta manent". Nell'attesa che tutto sia chiarito, la rimozione forzata dovrebbe essere sospesa, intensificando l'informazione sul posto e sanzionando chi non rispetta i divieti con le sole multe. Il servizio potrà essere messo in atto lo stesso con gli opportuni accorgimenti e sicuramente, i barlettani sapranno rispondere positivamente, collaborando come già fatto in passato. Basta volerlo».