Giunta Cascella, il “comitato dei tecnici” della discordia
La maggioranza blocca la proposta del sindaco. Lista civica resta in maggioranza
sabato 10 maggio 2014
14.30
Sarebbe stata pronta ad andare sul tavolo di Giunta di ieri pomeriggio, ma alla fine così non è stato. La proposta di Cascella di istituire di un "comitato di tecnici" di supporto alla preparazione del bilancio 2014 è stata infatti ieri bloccata dalla maggioranza, su esplicito no di Pd e Buona Politica. Ai due no si sono aggiunte anche le perplessità di Sinistra Unita. Le posizioni sono emerse al tavolo politico convocato ieri sera, al quale non hanno partecipato gli esponenti della lista civica Cascella Sindaco Insieme, per il contrasto non sanato con il sindaco. I consiglieri Mazzarisi e Calabrese, a differenza però del clima molto acceso dei giorni scorsi che lasciava intendere un loro passaggio all'opposizione, dovrebbero tuttavia restare in maggioranza, con quello che in questi casi viene definito appoggio esterno, cioè senza rappresentanza in Giunta.
L'illusorio epilogo dei mal di pancia politici e della conseguente palude appare oggi più che mai come un castello di sabbia che viene costruito e prevedibilmente buttato giù da ogni onda che arrivi a lambirlo. Questa ipotesi di un comitato di tecnici per il Bilancio, da noi anticipata giovedì, e confermata ieri da una nota ufficiale di Palazzo di Città, è ora nuova benzina sul fuoco nello scontro tra sindaco e partiti della maggioranza, che si trascina ormai da troppi mesi.
Nel comunicato di ieri si parla di: "apertura di un confronto e un approfondimento tecnico con alte professionalità della Amministrazione pubblica ed esperti indipendenti sui temi del bilancio e in materia tributaria per meglio individuare le scelte politiche che dovranno essere compiute in stretto legame con la programmazione dello sviluppo del territorio". Questa intenzione viene posta a sostegno di un "processo, che comporta anche operazioni di riforma del bilancio, vista la complessità dei temi, le incertezze sul piano normativo e, soprattutto, la necessità di approfondire le questioni sociali con appropriati meccanismi di determinazione e perequazione delle imposte, e con azioni efficaci di contrasto alla evasione ed elusione fiscale". Il "processo" in questione, come riportato in un altro passaggio della nota del Comune, prevede "una elaborazione collegiale e un impegno condiviso per la predisposizione di tutti gli atti necessari alla rapida approvazione del bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016 nonostante i termini di scadenza siano stati prorogati, con decreto del Ministero dell'Interno, al 31 luglio".
Le domande legittime sono molteplici. Quali sono le "alte professionalità" e gli "esperti indipendenti" a cui si sta pensando? Con quali modalità verrebbero individuati? Fornirebbero consulenze a titolo gratuito o andrebbero a costituire un nuovo impegno di spesa proprio per il bilancio 2014? Quale sarebbe la durata del loro rapporto con l'amministrazione comunale? Come sarebbe la convivenza tra questo comitato e il settore Economico-Finanziario del Comune, dal dirigente a tutti i funzionari? L'amministrazione non è considerata all'altezza? E la convivenza con la parte politica? E' un'ammissione di incapacità della politica stessa? Molti sono gli interrogativi che meritano una risposta.
L'illusorio epilogo dei mal di pancia politici e della conseguente palude appare oggi più che mai come un castello di sabbia che viene costruito e prevedibilmente buttato giù da ogni onda che arrivi a lambirlo. Questa ipotesi di un comitato di tecnici per il Bilancio, da noi anticipata giovedì, e confermata ieri da una nota ufficiale di Palazzo di Città, è ora nuova benzina sul fuoco nello scontro tra sindaco e partiti della maggioranza, che si trascina ormai da troppi mesi.
Nel comunicato di ieri si parla di: "apertura di un confronto e un approfondimento tecnico con alte professionalità della Amministrazione pubblica ed esperti indipendenti sui temi del bilancio e in materia tributaria per meglio individuare le scelte politiche che dovranno essere compiute in stretto legame con la programmazione dello sviluppo del territorio". Questa intenzione viene posta a sostegno di un "processo, che comporta anche operazioni di riforma del bilancio, vista la complessità dei temi, le incertezze sul piano normativo e, soprattutto, la necessità di approfondire le questioni sociali con appropriati meccanismi di determinazione e perequazione delle imposte, e con azioni efficaci di contrasto alla evasione ed elusione fiscale". Il "processo" in questione, come riportato in un altro passaggio della nota del Comune, prevede "una elaborazione collegiale e un impegno condiviso per la predisposizione di tutti gli atti necessari alla rapida approvazione del bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016 nonostante i termini di scadenza siano stati prorogati, con decreto del Ministero dell'Interno, al 31 luglio".
Le domande legittime sono molteplici. Quali sono le "alte professionalità" e gli "esperti indipendenti" a cui si sta pensando? Con quali modalità verrebbero individuati? Fornirebbero consulenze a titolo gratuito o andrebbero a costituire un nuovo impegno di spesa proprio per il bilancio 2014? Quale sarebbe la durata del loro rapporto con l'amministrazione comunale? Come sarebbe la convivenza tra questo comitato e il settore Economico-Finanziario del Comune, dal dirigente a tutti i funzionari? L'amministrazione non è considerata all'altezza? E la convivenza con la parte politica? E' un'ammissione di incapacità della politica stessa? Molti sono gli interrogativi che meritano una risposta.