Gioventù Nazionale: «Noi pacifici e apolitici, loro con la bandiera rossa»
«Violenza verbale, perché siamo stati apostrofati come "individui pericolosi"?»
mercoledì 12 ottobre 2016
0.21
«Giovedì 7 ottobre si è tenuto a Barletta un corteo di protesta per denunciare la "mala gestio" dei fondi provinciali destinati all'edilizia scolastica. Tale manifestazione si è basata sull'avvenuta realizzazione di un immobile urbano rimasto incompleto, sito nell'abitato di Barletta - Zona 167 – costato circa € 9.200.000». Così, puntuale, inizia la disanima di quanto avvenuto nella spiegazione che la segreteria di Gioventù Nazionale Barletta fornisce alla nostra redazione.
«I movimenti giovanili "Gioventù Nazionale" e "Blocco Studentesco" hanno organizzato un sit-in per chiedere al Sindaco del Comune di Barletta una celere risoluzione del problema - continuano i portavoce della segreteria - a seguito dei continui ritardi e delle ricorrenti "voci" di dover demolire l'edificio. I suddetti movimenti giovanili hanno – così - deciso di creare un progetto chiamato "Neolaia" sia per non avere alcun tipo di riferimento politico, che per tutelare gli interessi degli studenti. Il corteo non ha presentato alcun tipo di materiale facente riferimento a fazioni politiche, ma ha presentato solo due slogan su supporti cartacei e bandiere con tricolore italiano. Il corteo si è svolto in maniera pacifica; è stato autorizzato, preceduto e seguito dalle forze dell'ordine. Non è stata fatta alcuna provocazione; non si è inneggiato al fascismo e non sono state create situazioni che potevano fomentare aggressività e violenza.
Quanto innanzi, serve a smentire chi ha accusato il Movimento Gioventù Nazionale di aver tenuto un comportamento contrario a quello appena descritto, in violazione della legge. Infatti, se quanto denunciato dall'Unione degli studenti fosse stato corrispondente al vero, il corteo sarebbe stato sciolto e il responsabile e/o rappresentante della manifestazione, denunciato. Ma così non è stato, in quanto non è stato fatto niente di quanto lamentato ed asserito.
"Gioventù Nazionale" è il movimento giovanile di "Fratelli d'Italia – AN", fondato il 21 dicembre 2012 da ex esponenti di "Popolo della Libertà". Gruppo che non si riconosce nelle azioni di cui è stato accusato. In ogni caso, il corteo "Neolaia" è un progetto apolitico creato solo ed esclusivamente per dar voce agli studenti senza pubblicizzare gratuitamente movimenti appartenenti a partiti politici, al fine di evitare qualsivoglia strumentalizzazione. Pertanto, è inaccettabile che un corteo organizzato in maniera apolitica, senza l'uso di bandiere appartenenti a movimenti politici, sia stato etichettato come un corteo fascista, solo per aver sventolato gli studenti in maniera fiera il tricolore e cantato a squarciagola l'inno di Mameli.
È inaccettabile e incomprensibile l'accusa di essere fascisti, violenti e strumentalizzatori, proveniente proprio da quelle persone che, nel corteo opposto, cantavano "bella ciao", chiudevano il pugno e sventolavano orgogliosamente la bandiera rossa del loro movimento Studentesco di appartenenza. Non dovremmo essere noi a dover spiegare il significato delle parole "violenza" e "pericolo"; ma purtroppo siamo costretti a farlo. La violenza può essere fisica e verbale. La violenza è l'atto compiuto con forza fisica su altri individui o, sempre mediante la forza fisica, il danneggiamento di cose. La violenza verbale, può essere considerata tale, solo nel momento in cui ci sono ricatti, intimidazioni e minacce. Il pericolo è la possibilità di un evento pericoloso. In forza di quale criterio gli studenti che hanno partecipato al corteo di Gioventù Nazionale sono stati apostrofati come "individui pericolosi"?
E' inammissibile che gli stessi studenti dichiaratisi cittadini del mondo e che proselitano in favore di diritti uguali per tutti, abbiano cercato di negare il diritto di parola agli esponenti di Gioventù Nazionale. Orbene, Noi siamo studenti, che lavorano per il bene della città e se dovessimo considerare l'ideologia politica, ci rivediamo nella destra sociale. Siamo amareggiati in quanto, come documentato dalla Polizia di Stato, il tutto si è svolto nella maniera più sicura e apolitica; non è bello ricevere pubblicamente insulti gratuiti e comunicati diffamatori. In più vogliamo specificare, che "Gioventù Nazionale" è estranea al fatto occorso l'anno scorso, anche perché il gruppo non era ancora stato fondato. Per essere più precisi, Gioventù Nazionale a Barletta è nata nove mesi dopo l'accaduto. Non abbiamo mai tolto o negato lo spazio ad altri movimenti, organizzazioni, associazioni, persone. Anzi, siamo aperti al dialogo, a discutere e a collaborare su motivazioni di interesse comune; ma sembra che questa caratteristica, non faccia parte di altre persone.
Al fine di eliminare ulteriori dubbi sul corteo del 7/10/2016, vi è la copiosa documentazione della Polizia di Stato. Abbiamo fatto in modo di dare voce a quei studenti che da tempo nessuno ascoltava, di cui nessuno si è mai interessato e che tutti hanno trattato come studenti di serie "D". È quindi importante analizzare le ripetute e gratuite diffamazioni ricevute nella tarda serata del 7/10/2016 e non solo. Riteniamo opportuno, infatti, prestare attenzione al concetto di libertà e democrazia poiché ogni studente possa sentirsi libero di portare avanti le sue idee, senza venir per forza etichettato come "fascista". In effetti sorge spontaneo il modello della città di Foggia che, medaglia d'oro per la Resistenza, ha concesso l'intitolazione di una via a Giorgio Almirante, esempio bipartes di fedeltà e coerenza politica.
Consigliamo vivamente, di andare oltre quelle che sono le vecchie ed attualmente inutili ideologie, interessandoci a quelli che sono i problemi da risolvere. Perciò auspichiamo la fine di questi attriti squisitamente ideologici per garantire giustizia e diritti a tutti gli studenti barlettani».
«I movimenti giovanili "Gioventù Nazionale" e "Blocco Studentesco" hanno organizzato un sit-in per chiedere al Sindaco del Comune di Barletta una celere risoluzione del problema - continuano i portavoce della segreteria - a seguito dei continui ritardi e delle ricorrenti "voci" di dover demolire l'edificio. I suddetti movimenti giovanili hanno – così - deciso di creare un progetto chiamato "Neolaia" sia per non avere alcun tipo di riferimento politico, che per tutelare gli interessi degli studenti. Il corteo non ha presentato alcun tipo di materiale facente riferimento a fazioni politiche, ma ha presentato solo due slogan su supporti cartacei e bandiere con tricolore italiano. Il corteo si è svolto in maniera pacifica; è stato autorizzato, preceduto e seguito dalle forze dell'ordine. Non è stata fatta alcuna provocazione; non si è inneggiato al fascismo e non sono state create situazioni che potevano fomentare aggressività e violenza.
Quanto innanzi, serve a smentire chi ha accusato il Movimento Gioventù Nazionale di aver tenuto un comportamento contrario a quello appena descritto, in violazione della legge. Infatti, se quanto denunciato dall'Unione degli studenti fosse stato corrispondente al vero, il corteo sarebbe stato sciolto e il responsabile e/o rappresentante della manifestazione, denunciato. Ma così non è stato, in quanto non è stato fatto niente di quanto lamentato ed asserito.
"Gioventù Nazionale" è il movimento giovanile di "Fratelli d'Italia – AN", fondato il 21 dicembre 2012 da ex esponenti di "Popolo della Libertà". Gruppo che non si riconosce nelle azioni di cui è stato accusato. In ogni caso, il corteo "Neolaia" è un progetto apolitico creato solo ed esclusivamente per dar voce agli studenti senza pubblicizzare gratuitamente movimenti appartenenti a partiti politici, al fine di evitare qualsivoglia strumentalizzazione. Pertanto, è inaccettabile che un corteo organizzato in maniera apolitica, senza l'uso di bandiere appartenenti a movimenti politici, sia stato etichettato come un corteo fascista, solo per aver sventolato gli studenti in maniera fiera il tricolore e cantato a squarciagola l'inno di Mameli.
È inaccettabile e incomprensibile l'accusa di essere fascisti, violenti e strumentalizzatori, proveniente proprio da quelle persone che, nel corteo opposto, cantavano "bella ciao", chiudevano il pugno e sventolavano orgogliosamente la bandiera rossa del loro movimento Studentesco di appartenenza. Non dovremmo essere noi a dover spiegare il significato delle parole "violenza" e "pericolo"; ma purtroppo siamo costretti a farlo. La violenza può essere fisica e verbale. La violenza è l'atto compiuto con forza fisica su altri individui o, sempre mediante la forza fisica, il danneggiamento di cose. La violenza verbale, può essere considerata tale, solo nel momento in cui ci sono ricatti, intimidazioni e minacce. Il pericolo è la possibilità di un evento pericoloso. In forza di quale criterio gli studenti che hanno partecipato al corteo di Gioventù Nazionale sono stati apostrofati come "individui pericolosi"?
E' inammissibile che gli stessi studenti dichiaratisi cittadini del mondo e che proselitano in favore di diritti uguali per tutti, abbiano cercato di negare il diritto di parola agli esponenti di Gioventù Nazionale. Orbene, Noi siamo studenti, che lavorano per il bene della città e se dovessimo considerare l'ideologia politica, ci rivediamo nella destra sociale. Siamo amareggiati in quanto, come documentato dalla Polizia di Stato, il tutto si è svolto nella maniera più sicura e apolitica; non è bello ricevere pubblicamente insulti gratuiti e comunicati diffamatori. In più vogliamo specificare, che "Gioventù Nazionale" è estranea al fatto occorso l'anno scorso, anche perché il gruppo non era ancora stato fondato. Per essere più precisi, Gioventù Nazionale a Barletta è nata nove mesi dopo l'accaduto. Non abbiamo mai tolto o negato lo spazio ad altri movimenti, organizzazioni, associazioni, persone. Anzi, siamo aperti al dialogo, a discutere e a collaborare su motivazioni di interesse comune; ma sembra che questa caratteristica, non faccia parte di altre persone.
Al fine di eliminare ulteriori dubbi sul corteo del 7/10/2016, vi è la copiosa documentazione della Polizia di Stato. Abbiamo fatto in modo di dare voce a quei studenti che da tempo nessuno ascoltava, di cui nessuno si è mai interessato e che tutti hanno trattato come studenti di serie "D". È quindi importante analizzare le ripetute e gratuite diffamazioni ricevute nella tarda serata del 7/10/2016 e non solo. Riteniamo opportuno, infatti, prestare attenzione al concetto di libertà e democrazia poiché ogni studente possa sentirsi libero di portare avanti le sue idee, senza venir per forza etichettato come "fascista". In effetti sorge spontaneo il modello della città di Foggia che, medaglia d'oro per la Resistenza, ha concesso l'intitolazione di una via a Giorgio Almirante, esempio bipartes di fedeltà e coerenza politica.
Consigliamo vivamente, di andare oltre quelle che sono le vecchie ed attualmente inutili ideologie, interessandoci a quelli che sono i problemi da risolvere. Perciò auspichiamo la fine di questi attriti squisitamente ideologici per garantire giustizia e diritti a tutti gli studenti barlettani».