Giovane ricettatore fermato nelle campagne di Barletta
32enne andriese arrestato dai Carabinieri. I fatti risalgono allo scorso 22 febbraio
giovedì 24 marzo 2011
11.51
Fu fermato su di una Fiat Stilo rubata carica di attrezzi da scasso e di pezzi di auto rubate ed ora è finito in carcere. Dovrà rispondere di ricettazione il 32enne di Andria, Lello Sgarra, già noto alle forze dell'ordine, arrestato l'altra sera in quel centro dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
I fatti risalgono allo scorso 22 febbraio, quando in contrada "Rasciatano", agro di Barletta, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, notarono il giovane che, uscito frettolosamente da un fondo agricolo, tentò di allontanarsi a bordo di una Fiat Stilo. Prontamente bloccato, gli operanti trovarono nel cofano del veicolo arnesi da meccanico e alcune parti elettriche di autovetture. Sotto un grosso albero di ulivo, invece, poco distante da quel luogo, furono rinvenute due scocche di autovetture, verosimilmente riconducibili ad una Opel Insigna e ad una Ford Fiesta rubate a Molfetta alcuni giorni prima.
Analoghi accertamenti furono eseguiti anche sul conto della Fiat Stilo che permisero inoltre di appurare che la medesima era il provento di un furto commesso lo scorso mese gennaio nel comune di Canosa di Puglia. Il veicolo, infatti, aveva la serratura del quadro di accensione visibilmente danneggiata.
Il quadro probatorio presentato dall'Arma di Barletta all'Autorità Giudiziaria tranese ha permesso a quest'ultima di emettere il provvedimento notificato l'altro pomeriggio.
I fatti risalgono allo scorso 22 febbraio, quando in contrada "Rasciatano", agro di Barletta, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, notarono il giovane che, uscito frettolosamente da un fondo agricolo, tentò di allontanarsi a bordo di una Fiat Stilo. Prontamente bloccato, gli operanti trovarono nel cofano del veicolo arnesi da meccanico e alcune parti elettriche di autovetture. Sotto un grosso albero di ulivo, invece, poco distante da quel luogo, furono rinvenute due scocche di autovetture, verosimilmente riconducibili ad una Opel Insigna e ad una Ford Fiesta rubate a Molfetta alcuni giorni prima.
Analoghi accertamenti furono eseguiti anche sul conto della Fiat Stilo che permisero inoltre di appurare che la medesima era il provento di un furto commesso lo scorso mese gennaio nel comune di Canosa di Puglia. Il veicolo, infatti, aveva la serratura del quadro di accensione visibilmente danneggiata.
Il quadro probatorio presentato dall'Arma di Barletta all'Autorità Giudiziaria tranese ha permesso a quest'ultima di emettere il provvedimento notificato l'altro pomeriggio.