'Giorno della Memoria', fra ricordi e commemorazioni
Bilancio positivo per le iniziative a Barletta. Una relazione del professor Luigi Dicuonzo
sabato 19 febbraio 2011
Voglia di parlare di memoria senza mai intaccare le emozioni: questo lo scopo degli incontri organizzati anche quest'anno dall'Archivio della Memoria.
Lo scorso 15 febbrario, durante l'incontro tenutosi presso la galleria del Teatro Curci, si è colta nuovamente l'occasione per riflettere sulle atrocità susseguitesi in passato e per tirare le somme sull'attività svolta con passione ieri come oggi.
Da quanto illustrato dal professor Luigi Dicuonzo (responsabile del locale Archivio della Memoria e della Resistenza) e Roberto Tarantino (preside dell' Istituto "Colasanto" e figlio di Maria Grasso Tarantino, fondatrice dell'Archivio), le manifestazioni organizzate hanno visto una fortissima adesione da parte di studenti di tutte le età, particolarmente sensibili e attenti.
Tra le manifestazioni più significative, è stata ricordata la marcia silenziosa conclusasi al castello con l'accensione della Menorah che i ragazzi hanno regalato alla città per ricordare che dal 1945 al 1949, la nostra città è stata città ospitale di bambini sfuggiti alle persecuzioni, giunti qui per ricostruire la propria personalità e la propria identità. Una memoria dimenticata, riproposta dall'archivio a partire dal 2001.
Non solo. Anche quest'anno è stata esposta la mostra fotografica nata nel 2004 in collaborazione con la fondazione Anna Frank di Amsterdam, per l'illustrazione dello scippo quotidiano dei diritti operato da Hitler nei confronti degli ebrei, la demolizione dell'individuo ridotto a rifiuto della società, per cercare ancora una volta di far capire che - come spiegato dal professor Dicuonzo - un disastro come quello che ha contraddistinto la storia del del secollo scorso non si debba più ripetere non soltanto nella forma della violenza ma soprattutto nella formulazione fondamentale di quelli che sono i diritti negati. Arricchita con 30 manichini di Ruggiero Spadaro, che simbolicamente completano la riflessione sulla privazione dei diritti, ha suscitato l'interesse di circa 1500 studenti di scuole elementari e medie della città e di città limitrofe.
L' incontro si è concluso con l'attribuzione di un riconoscimento alle scuole che hanno preso parte al progetto.
Lo scorso 15 febbrario, durante l'incontro tenutosi presso la galleria del Teatro Curci, si è colta nuovamente l'occasione per riflettere sulle atrocità susseguitesi in passato e per tirare le somme sull'attività svolta con passione ieri come oggi.
Da quanto illustrato dal professor Luigi Dicuonzo (responsabile del locale Archivio della Memoria e della Resistenza) e Roberto Tarantino (preside dell' Istituto "Colasanto" e figlio di Maria Grasso Tarantino, fondatrice dell'Archivio), le manifestazioni organizzate hanno visto una fortissima adesione da parte di studenti di tutte le età, particolarmente sensibili e attenti.
Tra le manifestazioni più significative, è stata ricordata la marcia silenziosa conclusasi al castello con l'accensione della Menorah che i ragazzi hanno regalato alla città per ricordare che dal 1945 al 1949, la nostra città è stata città ospitale di bambini sfuggiti alle persecuzioni, giunti qui per ricostruire la propria personalità e la propria identità. Una memoria dimenticata, riproposta dall'archivio a partire dal 2001.
Non solo. Anche quest'anno è stata esposta la mostra fotografica nata nel 2004 in collaborazione con la fondazione Anna Frank di Amsterdam, per l'illustrazione dello scippo quotidiano dei diritti operato da Hitler nei confronti degli ebrei, la demolizione dell'individuo ridotto a rifiuto della società, per cercare ancora una volta di far capire che - come spiegato dal professor Dicuonzo - un disastro come quello che ha contraddistinto la storia del del secollo scorso non si debba più ripetere non soltanto nella forma della violenza ma soprattutto nella formulazione fondamentale di quelli che sono i diritti negati. Arricchita con 30 manichini di Ruggiero Spadaro, che simbolicamente completano la riflessione sulla privazione dei diritti, ha suscitato l'interesse di circa 1500 studenti di scuole elementari e medie della città e di città limitrofe.
L' incontro si è concluso con l'attribuzione di un riconoscimento alle scuole che hanno preso parte al progetto.