Giornata mondiale dell'infanzia, gli psicologi: «Quali diritti stiamo assicurando?»
Il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo invita a riflettere
venerdì 20 novembre 2020
«Salvaguardare il diritto al benessere psicologico, all'educazione e all'istruzione dei bambini e degli adolescenti è il punto su cui lavorare affinché al mondo dell'infanzia continui ad essere garantito il benessere psicologico».
Con queste parole il presidente dell'Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo pone l'attenzione sul tema del benessere e dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che quest'anno assume uno spessore ancor più importante a causa dell'emergenza Covid.
La pandemia ha esposto tutti, giovani e adulti, ad un fortissimo stress, privandoli di punti di riferimento e abitudini quotidiane fondamentali. «Ai più piccoli sono stati chiesti sforzi enormi, dall'utilizzo della mascherina a rimanere per mesi in casa rinunciando così alla socialità che stavano coltivando - continua Gesualdo - Tutti questi fattori hanno fatto sì che il mondo dell'infanzia si esponesse ancor di più ad un disorientamento, determinandone un disagio psicologico».
La condizione esistenziale che stiamo sperimentando a causa del contagio da Covid-19 sta comportando marasmi non solo sulla sfera economica e sociale ma anche, e soprattutto, sulla sfera psicologica che si traducono in incrementi di ansia, stress, angoscia, crisi di panico e somatizzazioni.
«La giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza di quest'anno deve far interrogare su quali azioni stiamo immaginando e progettando per assicurare i diritti fondamentali delle persone e rispondere ai loro bisogni, ancor più quando si parla di infanzia e adolescenza», conclude Gesualdo.
Con queste parole il presidente dell'Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo pone l'attenzione sul tema del benessere e dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che quest'anno assume uno spessore ancor più importante a causa dell'emergenza Covid.
La pandemia ha esposto tutti, giovani e adulti, ad un fortissimo stress, privandoli di punti di riferimento e abitudini quotidiane fondamentali. «Ai più piccoli sono stati chiesti sforzi enormi, dall'utilizzo della mascherina a rimanere per mesi in casa rinunciando così alla socialità che stavano coltivando - continua Gesualdo - Tutti questi fattori hanno fatto sì che il mondo dell'infanzia si esponesse ancor di più ad un disorientamento, determinandone un disagio psicologico».
La condizione esistenziale che stiamo sperimentando a causa del contagio da Covid-19 sta comportando marasmi non solo sulla sfera economica e sociale ma anche, e soprattutto, sulla sfera psicologica che si traducono in incrementi di ansia, stress, angoscia, crisi di panico e somatizzazioni.
«La giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza di quest'anno deve far interrogare su quali azioni stiamo immaginando e progettando per assicurare i diritti fondamentali delle persone e rispondere ai loro bisogni, ancor più quando si parla di infanzia e adolescenza», conclude Gesualdo.