Giornata del Rotary di Puglia e Basilicata dedicata al Castello di Barletta
Oltre 100 visitatori, dalle province di Bari, Bat, Foggia, Brindisi, Lecce, da Matera e Melfi
mercoledì 9 aprile 2014
00.30
Domenica scorsa, il Rotary Club di Barletta, coadiuvato dai giovani del Rotaract, ha ospitato la 18^ tappa del "Rotaty dei Castelli", una importante evento che vede il coinvolgimento di tutti i Club del Distretto 2120, che comprende Puglia e Basilicata. Il "Rotary dei Castelli- Storia Arte e Solidarietà" è un progetto distrettuale partito nel 2010, ponendosi come obiettivo la valorizzazione e la visita dei castelli del nostro territorio, unitamente alle bellezze artistiche e i paesaggi che vi sono attorno.
La tappa barlettana ha avuto inizio alle 10 nella Piazza d'armi del Castello, con gruppi in costume d'epoca che hanno accolto gli oltre cento ospiti, provenienti dalle zone più variegate della Puglia e Basilicata: Lecce, Gallipoli, Ceglie Messapica, Rutigliano, Bari, Canosa, Bisceglie, Andria, Foggia, San Severo, Cerignola, Lucera, Melfi, Matera, e naturalmente anche Barletta.
In una Sala Rossa gremita, sono state presentate le caratteristiche dell'iniziativa, a cura della Presidente del Rotary Club di Barletta, dott.ssa Nuccia Cafagna, che ha evidenziato come la finalità del progetto sia quella di leggere la nostra storia visitando i "Castelli", scoprendo o apprezzando sempre più i pregi del proprio territorio di appartenenza e delle grandi opportunità in esso radicate.
Con l'intervento del coordinatore del progetto, il dott. Franco Facecchia, sono stati ripercorsi, tramite la proiezione di slides, i momenti salienti delle tappe precedenti, cioè quelle nei castelli del Salento (province di Brindisi, Lecce e Taranto) e di alcune zone della Basilicata (ultimo in ordine cronologico, Melfi), suscitando notevole interesse e numerosissimi consensi da parte degli ospiti provenienti dai vari club Rotary di Puglia e Basilicata presenti in sala.
Nel suo pregevole intervento, l'ing. Renato Cervini, governatore del Distretto 2120, ha parlato del restauro del Castello di Barletta, di cui egli stesso si è occupato in stretta collaborazione con il suo "maestro", l'architetto Marcello Grisotti. L'ing. Cervini, con una narrazione appassionata ed un rilevante coinvolgimento emotivo, ha fornito preziosi dettagli sulle opere di restauro prima che i visitatori procedessero alla visita guidata. Dopo aver evidenziato come il nostro castello sia stato una fortezza importante da un punto strategico fino alla vicenda militare del 1915, quando una nave austriaca colpì con sei cannonate il fronte nord e il bastione settentrionale, esposti al mare, Cervini si è soffermato sui lavori di restauro dell'intera struttura. Questi interventi hanno avuto luogo tra il 1973 e il 1987, con il conferimento dell'incarico all'architetto Marcello Grisotti, con cui appunto l'ing. Cervini ha collaborato. Al termine del lungo restauro, il castello è stato riconsegnato alla città e ai turisti, grazie anche alla collocazione al suo interno del Museo civico, nonché al fatto di ospitare mostre temporanee e conferenze, e all'utilizzo dell'ala federiciana come biblioteca comunale. Tutta la relazione è stata pervasa dal ricordo della grandezza del suo maestro Grisotti e dalle emozioni provate durante le varie fasi dei lavori di fronte alle scoperte di nuove zone che man mano si delineavano procedendo negli scavi.
La giornata è proseguita con le visite delle varie zone del Castello, insieme a guide turistiche specializzate dell'Aufidus, Archeoclub, CTG e DIDA. Nella cantina della Disfida, si è poi tenuta una drammatizzazione rievocativa della famosa "sfida" del 1503, a cura dell'associazione Aufidus, che ha catturato al massimo l'attenzione dei visitatori. Naturalmente, non poteva mancare l'omaggio ad Eraclio, alla sua storia ma anche alla sua leggenda. Nella pomeriggio, si è svolta la visita guidata al prestigioso barocco del palazzo della Marra e alla pinacoteca De Nittis, che ha suscitato una prevedibile ovazione di apprezzamenti soprattutto da parte di coloro che non avevano mai visto i capolavori del nostro famoso pittore concittadino. A seguire, c'è stata la visita alla Cattedrale.
Il ricavato del contributo per la giornata è stato devoluto per i progetti facenti capo a "Un futuro per i giovani", un motto con cui si riassume la programmazione degli interventi a favore dei giovani, nell'ambito del percorso scolastico, dell'alternanza scuola-lavoro e della progettualità creativa.
Quest'anno l'attenzione del "Rotary dei Castelli" è stata rivolta ai castelli della Basilicata e della zona centrale della Puglia, mentre nelle tappe del prossimo anno, il focus si rivolgerà anche alla Puglia settentrionale.
La tappa barlettana ha avuto inizio alle 10 nella Piazza d'armi del Castello, con gruppi in costume d'epoca che hanno accolto gli oltre cento ospiti, provenienti dalle zone più variegate della Puglia e Basilicata: Lecce, Gallipoli, Ceglie Messapica, Rutigliano, Bari, Canosa, Bisceglie, Andria, Foggia, San Severo, Cerignola, Lucera, Melfi, Matera, e naturalmente anche Barletta.
In una Sala Rossa gremita, sono state presentate le caratteristiche dell'iniziativa, a cura della Presidente del Rotary Club di Barletta, dott.ssa Nuccia Cafagna, che ha evidenziato come la finalità del progetto sia quella di leggere la nostra storia visitando i "Castelli", scoprendo o apprezzando sempre più i pregi del proprio territorio di appartenenza e delle grandi opportunità in esso radicate.
Con l'intervento del coordinatore del progetto, il dott. Franco Facecchia, sono stati ripercorsi, tramite la proiezione di slides, i momenti salienti delle tappe precedenti, cioè quelle nei castelli del Salento (province di Brindisi, Lecce e Taranto) e di alcune zone della Basilicata (ultimo in ordine cronologico, Melfi), suscitando notevole interesse e numerosissimi consensi da parte degli ospiti provenienti dai vari club Rotary di Puglia e Basilicata presenti in sala.
Nel suo pregevole intervento, l'ing. Renato Cervini, governatore del Distretto 2120, ha parlato del restauro del Castello di Barletta, di cui egli stesso si è occupato in stretta collaborazione con il suo "maestro", l'architetto Marcello Grisotti. L'ing. Cervini, con una narrazione appassionata ed un rilevante coinvolgimento emotivo, ha fornito preziosi dettagli sulle opere di restauro prima che i visitatori procedessero alla visita guidata. Dopo aver evidenziato come il nostro castello sia stato una fortezza importante da un punto strategico fino alla vicenda militare del 1915, quando una nave austriaca colpì con sei cannonate il fronte nord e il bastione settentrionale, esposti al mare, Cervini si è soffermato sui lavori di restauro dell'intera struttura. Questi interventi hanno avuto luogo tra il 1973 e il 1987, con il conferimento dell'incarico all'architetto Marcello Grisotti, con cui appunto l'ing. Cervini ha collaborato. Al termine del lungo restauro, il castello è stato riconsegnato alla città e ai turisti, grazie anche alla collocazione al suo interno del Museo civico, nonché al fatto di ospitare mostre temporanee e conferenze, e all'utilizzo dell'ala federiciana come biblioteca comunale. Tutta la relazione è stata pervasa dal ricordo della grandezza del suo maestro Grisotti e dalle emozioni provate durante le varie fasi dei lavori di fronte alle scoperte di nuove zone che man mano si delineavano procedendo negli scavi.
La giornata è proseguita con le visite delle varie zone del Castello, insieme a guide turistiche specializzate dell'Aufidus, Archeoclub, CTG e DIDA. Nella cantina della Disfida, si è poi tenuta una drammatizzazione rievocativa della famosa "sfida" del 1503, a cura dell'associazione Aufidus, che ha catturato al massimo l'attenzione dei visitatori. Naturalmente, non poteva mancare l'omaggio ad Eraclio, alla sua storia ma anche alla sua leggenda. Nella pomeriggio, si è svolta la visita guidata al prestigioso barocco del palazzo della Marra e alla pinacoteca De Nittis, che ha suscitato una prevedibile ovazione di apprezzamenti soprattutto da parte di coloro che non avevano mai visto i capolavori del nostro famoso pittore concittadino. A seguire, c'è stata la visita alla Cattedrale.
Il ricavato del contributo per la giornata è stato devoluto per i progetti facenti capo a "Un futuro per i giovani", un motto con cui si riassume la programmazione degli interventi a favore dei giovani, nell'ambito del percorso scolastico, dell'alternanza scuola-lavoro e della progettualità creativa.
Quest'anno l'attenzione del "Rotary dei Castelli" è stata rivolta ai castelli della Basilicata e della zona centrale della Puglia, mentre nelle tappe del prossimo anno, il focus si rivolgerà anche alla Puglia settentrionale.