Gianluca, si poteva evitare?

Antonucci: «Chiederò le immediate dimissioni del Direttore della Bar.s.a». Basta con i cittadini di serie A e di serie B

lunedì 19 luglio 2010 11.59
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota del consigliere provinciale Luigi Antonucci.

«Una improvvisa morte a 19 anni in un incidente stradale pone alle nostre coscienze una domanda obbligatoria:"Si poteva evitare?". Il fato è imperscrutabile per noi mortali, ma abbiamo perlomeno il dovere di riflettere su ciò che è accaduto. Era probabilmente evitabile se avessimo avuto una maggiore accuratezza nel risistemare il piano traffico, in una città che d'estate si trasforma nell'inferno dell'automobilista. Specialmente nella zona di Ponente il traffico cittadino si sviluppa in maniera esponenziale nei mesi estivi e quindi molto del traffico si sposta sulle complanari e sulle strade secondarie che portano dal mare alla città e viceversa».

«Nel frattempo c'è anche la costante presenza di veicoli agricoli e camion (molto spesso sfrecciano come in pista) che battono incessantemente quelle strade per la presenza degli arenili coltivati. Non voglio strumentalizzare la morte di un ragazzo (tra l'altro mio stretto parente) per fare propaganda politica, ma non si possono trovare rimedi per la rimodulazione del traffico cittadino o perlomeno una sistemazione della carreggiata stradale che non permetta il dover entrare nello sterrato nel momento in cui sopraggiunge una macchina dall'altro lato? Credo che anche la semplice presenza di un guardarail avrebbe potuto evitare un incidente di quella tragica portata. Nel frattempo è da segnalare che al Comune nulla si muove, neanche una semplice dichiarazione del tipo "Sistemeremo la strada" o "La renderemo a senso unico". Niente di niente, ormai all'ignominia politica ci si è da tempo abituati».

«Altro fatto connesso a questa triste storia è la clamorosa ingiustizia che si è commessa al Cimitero, mentre la famiglia dello sfortunato ragazzo, ha dovuto attendere il mattino successivo per la sepoltuta, come da consuetudine cimiteriale, (il ragazzo era deceduto gia' da tre giorni), un'altra defunta (sicuramente ignara di cio' che stava accadendo), parente del Presidente della Bar.s.a., veniva tumulata nel pomeriggio stesso del funerale, dopo l'orario di chiusura del "Camposanto", (anche se l'orario di lavoro degli affossatori è dalle ore 8,00 alle 14,00). L'atto in se non ha alcuna rilevanza, ma getta un ampia luce su come funzionano le cose nella città, se sei qualcuno o parente stretto di qualcuno hai una corsia preferenziale e privilegiata verso tutti i servizi che dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere scontati, altrimenti non sei nessuno. Mi piace citare questa frase di Roberto Saviano:"Si crede stupidamente che un atto criminale per qualche ragione debba essere maggiormente pensato e voluto rispetto ad un atto innocuo. In realtà non c'è differenza. I gesti conoscono un'elasticità che i giudizi etici ignorano"».

«E' il gesto che è stato fatto è, se pur non rilevante hai fini giudiziali, di una sconcertante gravità morale. Quindi chiederò le immediate dimissioni del Direttore della Bar.s.a che si è macchiato di un così grave episodio. Bisogna incominciare a fare pulizia nei confronti di chi si rende colpevole di tali porcherie, che creano un distinguo disgustoso in cittadini di serie A e cittadini di serie B e nel contempo inchiodare chi permette che certe cose si facciano, ovvero del potere politico che nomina persone che abusano sfacciatamente del loro ruolo.(adesso a posteriore vedremo che il Presidente della Bar.s.a. dichiarera' che aveva già previsto il pagamento dello straordinario per i lavoratori addetti alle sepolture)».