Giacomo de Troia presenta i suoi sogni presso la galleria Artema
L'artista lucerino e i suoi dipinti. La mostra si concluderà il 30 dicembre
martedì 7 dicembre 2010
21.25
Si è inaugurata ieri e sarà aperta fino al 30 dicembre la mostra d'arte di Giacomo de Troia, colorato e visionario artista di Lucera che per la prima volta espone nella città della Disfida la sua produzione.
Giacomo de Troia nasce a Lucera (FG) vive di arte ormai; nel '98 nasce "l'artista in soffitta", dopo alcune tappe all'estero (a Parigi, "Galleria d'Europa"). De Troia ringrazia la galleria d'arte Artema di Barletta che scopre l'arte personale del pittore e ne mette in luce le caratteristiche.
Così l'artista comunica i suoi pensieri: «La soffitta, il luogo dove si ripongono le cose inutili, che un tempo condivisero piccoli momenti quotidiano, ora sono accantonati lì, tra ragnatele e polvere come se provassimo vergogna, ad accarezzarli è una luce fioca. L'unico conforto è la grande famiglia della soffitta, formata da piccoli oggetti che ora rischiano di essere consumati dal tarlo. Essa li osserva in silenzio e tace, come un custode fedele scandisce il tempo e le stagioni».
«All'improvviso quella luce fioca si rischiara, si decide di fare una gran festa, la voglia di rivivere è incontenibile. L'idea è data da un cavalletto in legno, sul quale l'artista dipinge la sua tela, questi si accorge di essere nel luogo più bello del mondo, rovistando tra quegli oggetti rivede i suoi anni trascorsi così in fretta e fa un viaggio a ritroso, ricorda e assapora momenti che lo accompagneranno per tutta la vita, come il primo giorno di scuola... Tra le cose osservate in un baleno, l'attenzione case su un berretto che all'elementari era oggetto di litigio».
«E' una dolce brezza autunnale a riportarlo alla realtà, apre gli occhi e girando lo sguardo ringrazia la soffitta di aver conservato sè stesso».
Giacomo de Troia nasce a Lucera (FG) vive di arte ormai; nel '98 nasce "l'artista in soffitta", dopo alcune tappe all'estero (a Parigi, "Galleria d'Europa"). De Troia ringrazia la galleria d'arte Artema di Barletta che scopre l'arte personale del pittore e ne mette in luce le caratteristiche.
Così l'artista comunica i suoi pensieri: «La soffitta, il luogo dove si ripongono le cose inutili, che un tempo condivisero piccoli momenti quotidiano, ora sono accantonati lì, tra ragnatele e polvere come se provassimo vergogna, ad accarezzarli è una luce fioca. L'unico conforto è la grande famiglia della soffitta, formata da piccoli oggetti che ora rischiano di essere consumati dal tarlo. Essa li osserva in silenzio e tace, come un custode fedele scandisce il tempo e le stagioni».
«All'improvviso quella luce fioca si rischiara, si decide di fare una gran festa, la voglia di rivivere è incontenibile. L'idea è data da un cavalletto in legno, sul quale l'artista dipinge la sua tela, questi si accorge di essere nel luogo più bello del mondo, rovistando tra quegli oggetti rivede i suoi anni trascorsi così in fretta e fa un viaggio a ritroso, ricorda e assapora momenti che lo accompagneranno per tutta la vita, come il primo giorno di scuola... Tra le cose osservate in un baleno, l'attenzione case su un berretto che all'elementari era oggetto di litigio».
«E' una dolce brezza autunnale a riportarlo alla realtà, apre gli occhi e girando lo sguardo ringrazia la soffitta di aver conservato sè stesso».