Gestione del verde pubblico a Barletta, Legambiente scrive al sindaco

Corvasce si rivolge all'amministrazione. «Il patrimonio arboreo costituisce un infrastruttura importantissima di salute pubblica»

domenica 7 luglio 2024
In seguito al consiglio comunale dello scorso 27 giugno, il circolo barlettano di Legambiente ha fatto pervenire via pec una richiesta di chiarimenti circa la modalità di gestione del verde pubblico nella città di Barletta.

Di seguito la lettera inviata dal presidente Raffaele Corvasce al sindaco Cannito, al presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte e all'assessore Valentina Scazzer, nonchè per conoscenza ai consiglieri comunali.

OGGETTO: richiesta chiarimenti in merito ad interventi di potatura in deroga al regolamento comunale del verde pubblico.


«Il sottoscritto Raffaele Corvasce, nella qualità di Presidente del Circolo Legambiente di Barletta,
premesso
  • che in data 27 Giugno 2024 si è tenuto il Consiglio Comunale;
  • che tra le domande di attualità poste da alcuni consiglieri comunali vi è stata quella, di particolare interesse per l'Associazione che rappresento, sulla gestione del verde pubblico e delle potature eseguite in de r o g a a l vigente Regolamento Comunale del verde pubblico;
  • che, su tale specifica domanda l'assessore delegato Avv. Valentina Scazzeri testualmente cosi rispondeva: "Le potature annuali programmate si sono fermate a fine marzo, su disposizione dell'agronomo, per poi essere completate e riprogrammate da ottobre come previsto dalla normativa vigente e, appunto, dal regolamento del verde(...) . Altri sporadici interventi di potatura su alcuni soggetti arborei o arbustivi, vedi le tamerici presenti su viale regina Elena, sono stati richiesti in deroga al regolamento comunale e per motivi di sicurezza pubblica, essendo fortemente compromessi da anni".
Tanto premesso, atteso che Legambiente è una associazione di volontariato portatrice di interessi collettivi in materia di tutela e salvaguardia del verde pubblico e del patrimonio arborea, preso atto di quanto dichiarato daIl'assessore con delega al Verde pubblico, avv. Scazzeri, si chiede di sapere:
  1. Da chi sono stati decisi e quindi firmati gli ordini di servizio successivi al mese di Marzo 2024, in base ai quali sono state autorizzate ed eseguite potature fuori stagione, in deroga al regolamento comunale del verde pubblico.
  2. Chi ha certificato la sussistenza del "pericolo" per l'incolumità pubblica e quali gli accertamenti tecnici eseguiti sulla stabiIità dell'albero o degli alberi (c.d. procedimento di Visual Tree Assessment), tali da giustificare gli interventi straordinari di potatura in deroga al regolamento comunale del verde.
  3. Qual è il soggetto e/o Organo che ha effettuato tali valutazioni ed in base a quali competenze.
Si chiede inoltre di sapere se l'Amministrazione Comunale, per gli affidamenti "in house" ed esterni dei servizi di progettazione di nuove aree verdi o riqualificazione di aree già esistenti, gestione e manutenzione del verde pubblico, fornitura di prodotti per la gestione del verde, osservi i c.d. CAM (Criteri Ambientali Minimi) previsti dai DM 13 dicembre 2013, in G.U. n. 13 del 17 gennaio 2014 , dettati in materia di "Affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, acquisto di ammendanti, piante ornamentali, impianti di irrigazione" e del DM 10 marzo 2020, emanato dal Ministero dell'ambiente recante la dicitura "Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde".

In attesa che gli interrogativi di cui innanzi trovino adeguate e celeri risposte, evidenzio ancora una volta che il patrimonio arboreo costituisce un infrastruttura importantissima di salute pubblica e che Legambiente è una associazione di volontariato che si occupa a livello nazionale, regionale e provinciale della tutela della salute pubblica, attraverso la salvaguardia anche del verde pubblico e del patrimonio arboreo che nella nostra città è in stato comatoso, comprovato dal ripetuto sbrancamento degli alberi e conseguenti schianti e cadute, frutto di improvvisate ed errate gestioni affidate a soggetti privi delle necessarie competenze tecniche e che tuttavia continuano ad incidere sul verde pubblico compromettendolo pesantemente oltre a determinare un seria danno economico per la cittadinanza , anche questo meritevole di approfondimento».