«Garibaldi non vorrebbe le Province e le Regioni»
Incontro del Rotary Club con Anita Garibaldi
venerdì 14 marzo 2014
10.30
Il Rotary Club di Barletta questa volta ha voluto giocare d'anticipo e ha organizzato nella serata di ieri un piacevole incontro, nella sala Rossa del Castello di Barletta, sul tema dell'Unità d'Italia, in previsione del prossimo anniversario del 17 marzo. Quel giorno del 1861, 153 anni fa, a Torino veniva proclamato Vittorio Emanuele II di Savoia primo re d'Italia.
È noto a tutti l'indispensabile apporto nel processo di unificazione che ebbe "Il Generale", "Eroe dei due mondi", Giuseppe Garibaldi. A ricordarlo ieri, nel nome e nel cognome ma non solo, la pronipote Anita Garibaldi, a commentare la fatica letteraria della professoressa Angela Picca, docente di lettere, attenta cultrice dei personaggi e della storia meridionale, autrice del libro "Pugliesi per l'Italia unita", attenta analisi storica, riportata anche con una venatura di emotività, delle storie di alcuni patrioti pugliesi, come quella del patriota barlettano Angelo Raffaele Lacerenza, che si unì al gruppo dei Mille di Garibaldi.
La serata che vedeva la storia come cornice, sospinta da riflessioni anche personali dei relatori, è stata animata, a modi conversazione, da Nuccia Cafagna, Presidente del Rotary Club di Barletta.
La Garibaldi ha sentenziato «Il mio bisnonno non sarebbe mai stato d'accordo né alle Province né alle Regioni», ricordando le difficoltà di un'unificazione solo territoriale di allora, e neanche definitiva; ha affrontato tematiche come l'importanza della cultura e della scuola negli stati, anche per il suo progenitore, fino al racconto di aneddoti sulla propria famiglia e sul nome altisonante. L'importanza dello studio, sempre in secondo piano, nelle scuole della storia del Risorgimento, modo per riaffermare la nostra identità nazionale, per riaccendere un fondamentale senso dello Stato.
Presenti in platea perlopiù studiosi e appassionati di storia, il Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia Francesco Ventola, il Sindaco Pasquale Cascella, ed anche autorità militari.
È noto a tutti l'indispensabile apporto nel processo di unificazione che ebbe "Il Generale", "Eroe dei due mondi", Giuseppe Garibaldi. A ricordarlo ieri, nel nome e nel cognome ma non solo, la pronipote Anita Garibaldi, a commentare la fatica letteraria della professoressa Angela Picca, docente di lettere, attenta cultrice dei personaggi e della storia meridionale, autrice del libro "Pugliesi per l'Italia unita", attenta analisi storica, riportata anche con una venatura di emotività, delle storie di alcuni patrioti pugliesi, come quella del patriota barlettano Angelo Raffaele Lacerenza, che si unì al gruppo dei Mille di Garibaldi.
La serata che vedeva la storia come cornice, sospinta da riflessioni anche personali dei relatori, è stata animata, a modi conversazione, da Nuccia Cafagna, Presidente del Rotary Club di Barletta.
La Garibaldi ha sentenziato «Il mio bisnonno non sarebbe mai stato d'accordo né alle Province né alle Regioni», ricordando le difficoltà di un'unificazione solo territoriale di allora, e neanche definitiva; ha affrontato tematiche come l'importanza della cultura e della scuola negli stati, anche per il suo progenitore, fino al racconto di aneddoti sulla propria famiglia e sul nome altisonante. L'importanza dello studio, sempre in secondo piano, nelle scuole della storia del Risorgimento, modo per riaffermare la nostra identità nazionale, per riaccendere un fondamentale senso dello Stato.
Presenti in platea perlopiù studiosi e appassionati di storia, il Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia Francesco Ventola, il Sindaco Pasquale Cascella, ed anche autorità militari.