Gambatesa nel film, Michele Conenna nella vita

Intervista sul set della mini serie “Pietro Mennea-la Freccia del Sud”

domenica 8 giugno 2014 9.42
A cura di Floriana Doronzo
21 anni, di Ostuni, studente di Scienze della Comunicazione all'Università di Bari, ama lo spettacolo e lo sport, presenta il Meteo in una TV regionale e fermo non sa stare. Incontriamo Michele Conenna sul set del film dedicato a Pietro Mennea, nell'ultima giornata di riprese a Barletta.

Descrivi il tuo personaggio
Dopo Gambatesa piccolo, entro in scena io, Gambatesa grande. Nelle prime scene io e Mennea, essendo compagni di squadra, gareggiamo insieme; successivamente lui parte per andare alle Olimpiadi mondiali di Mosca e proprio ieri abbiamo registrato la scena del ritorno del Campione. Io, Pallamolla e Acquafredda, mentre parliamo tra di noi, ci accorgiamo che sta arrivando una Lancia Fulvia, nella quale c'è Pietro con il padre. Ci precipitiamo da lui per festeggiare il suo ritorno a Barletta. Un' altra scena girata narra della lettura di una lettera che Mennea invia al nostro Mister, in cui racconta che a Roma è preoccupato per il cambio di allenatore; questa lontananza commuove tutti noi, costretti ad allenarci senza lui.

Nella vita reale pratichi sport?
Sono stato Campione regionale di Staffetta e mi divertivo con la Corsa campestre. Il mio era un approccio dilettantistico, quindi ho lasciato non appena mi sono iscritto all'Università.

Come mai Comunicazione? Ti piace lo spettacolo?
Sì, molto. Ho partecipato all'Eredità di Carlo Conti ed è da tempo che lavoro per un'emittente regionale nella quale mi occupo di Meteo e programmi di approfondimento. Collaboro anche per una radio diffusa nelle tre province di Taranto, Brindisi e Lecce. E' questo quello che vorrei fare.

Prima volta su un set?
Come attore sì. Ma ho fatto una comparsa nella mia città nel film "Mia madre" con Bianca Guaccero, sempre per la regia di Ricky Tognazzi.

Quindi questa esperienza ha un collegamento pregresso?
No, in realtà sono venuto a sapere della fiction perché mi informo spesso sulle attività cinematografiche che si svolgono nella mia regione. Quando ho letto i requisiti necessari per partecipare al casting mi sono subito iscritto e sono rimasti contenti della mia presenza scenica. Non avrei mai pensato che mi dessero un ruolo importante come questo. Venerdì 30 maggio mi hanno confermato la parte e mi hanno detto che avremmo registrato tre giorni a Barletta dal 5 giugno. Ho fatto la prova costume martedì e quando mi hanno dato il camerino non ci credevo. E' stato fantastico.

Progetti?
Sì, hanno aperto il casting per la seconda serie di "Braccialetti rossi" e il 26 mi presenterò a Fasano per fare il provino. Speriamo bene.

Com'è girare a Barletta?
I miei occhi possono finalmente confermare quello che le mie orecchie hanno sempre udito su questa città. Barletta è meravigliosa. Giovedì abbiamo girato al Castello e avete uno scenario spettacolare. Vivo in una città sempre affollata di turisti e vedere i giardini vista mare di Barletta mi fa rendere conto di quanto sia bella la nostra regione.

Cosa ha rappresentato per te Mennea?
Un mito. Essere parte della messa in scena dedicata a lui mi rende molto orgoglioso. Inoltre, non appena ho saputo della parte, mi sono documentato meglio sulla sua vita e ho scoperto che lo sport non è stato il suo unico interesse. Immagino che per voi barlettani sia un'istituzione, il fiore all'occhiello di questa città. Anche se in questi due giorni ho notato una Barletta spaccata in due tra orgoglio e critica.

Datti un voto come attore
Guarda non saprei. Certo è che sono conciato malissimo grazie ai costumisti e ai truccatori che sono eccezionali. Sarà che tra scene invernali con cappotto e scene di allenamenti con la canotta sto soffrendo questo splendido sole. Ad ogni modo aspetto di vedermi sul piccolo schermo; la fiction dovrebbe essere pronta in autunno.