Fumo e cenere nella zona di Levante
La denuncia del presidente del comitato operazione aria pulita Bat Michele Cianci
giovedì 22 giugno 2023
13.43
«Registriamo, solo ieri sera, l'ennesimo fenomeno di inquinamento atmosferico nella nostra città, come dalla foto allegata. Gli appelli rivolti, poco più di un mese fa, alle autorità e all'amministrazione sono rimasti senza risposta. Abbiamo sete di risposte! Non è possibile che dopo l'esito del monitoraggio ambientale del 2020, avuto stranamente poco più di un mese fa, si assista ancora oggi a fenomeni di questo genere, fumo e cenere maleodoranti che coprono la litoranea di levante, senza alcun intervento e o spiegazione delle autorità preposte ai controlli. La cittadinanza è davvero stanca di assistere ad inutili passerelle e conferenze stampa che non portano ad alcun risultato. Credo che la pazienza dei barlettani sia al culmine». Così il presidente del comitato operazione aria pulita Bat, Michele Cianci.
«Abbiamo chiesto un intervento per verificare la presenza di veleni nelle acque marine, così come risulta dal monitoraggio di tre anni fa ma non si è fatto alcunché. Speriamo di non subire alcuna conseguenza. A pensare che circa un anno fa i candidati a sindaco della città della disfida e quelli al consiglio comunale, molti sono stati eletti anche con la spinta di Operazione Aria Pulita, erano fortemente ambientalisti ed i loro programmi avevano la risoluzione a tutti i problemi. Oggi, sia la maggioranza sia l'opposizione, tacciono sul punto in un sordo silenzio. Sono solo i cittadini che si sforzano a manifestare la propria disapprovazione. Oggi, le deleghe più importanti sono nelle mani del primo cittadino, quella all'ambiente da mesi. Crediamo che neppure Superman abbia gli adatti poteri per detenere tra le mani deleghe così importanti e risolvere le gravi problematiche che affliggono Barletta. La politica di qualunque bandiera non può continuare a tacere perché questo silenzio va contro i nostri ed i loro figli. Abbiamo chiesto un tavolo da lavoro, unitamente alle aziende insalubri per progettare di delocalizzazione di queste ultime e valorizzazione la nostra costa, pensando al turismo, quale volano per l'economia ed il lavoro, nulla di tutto questo è stato fatto ma neppure pensato dalla politica. L'anno scorso ci era stato garantito dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, in una intervista, che il canale H sarebbe stato rinnovato e diventato funzionale entro questa stagione balneare ed era stata chiesta pazienza. Anche qui nulla di fatto. Centinaia di migliaia di euro, oltre seicentomila, spesi per il monitoraggio e poi? La corsa per dire: tutto apposto!
La fiducia unitamente alla speranza di avere una Barletta a dimensione umana sta venendo meno, basta farsi un giro per verificare lo stato attuale della nostra amata Barletta e non solo in relazione all'inquinamento, c'è gente che ha solo voglia di andare via, ci sono cittadini che portano i propri soldi in spiagge e lidi di altre città, questo fenomeno sta aumentando ogni stagione. Non è più possibile proseguire in questa direzione distruttiva. Attendiamo risposte concrete, ne abbiamo diritto ma non con le parole o le passerelle, con i fatti!»
«Abbiamo chiesto un intervento per verificare la presenza di veleni nelle acque marine, così come risulta dal monitoraggio di tre anni fa ma non si è fatto alcunché. Speriamo di non subire alcuna conseguenza. A pensare che circa un anno fa i candidati a sindaco della città della disfida e quelli al consiglio comunale, molti sono stati eletti anche con la spinta di Operazione Aria Pulita, erano fortemente ambientalisti ed i loro programmi avevano la risoluzione a tutti i problemi. Oggi, sia la maggioranza sia l'opposizione, tacciono sul punto in un sordo silenzio. Sono solo i cittadini che si sforzano a manifestare la propria disapprovazione. Oggi, le deleghe più importanti sono nelle mani del primo cittadino, quella all'ambiente da mesi. Crediamo che neppure Superman abbia gli adatti poteri per detenere tra le mani deleghe così importanti e risolvere le gravi problematiche che affliggono Barletta. La politica di qualunque bandiera non può continuare a tacere perché questo silenzio va contro i nostri ed i loro figli. Abbiamo chiesto un tavolo da lavoro, unitamente alle aziende insalubri per progettare di delocalizzazione di queste ultime e valorizzazione la nostra costa, pensando al turismo, quale volano per l'economia ed il lavoro, nulla di tutto questo è stato fatto ma neppure pensato dalla politica. L'anno scorso ci era stato garantito dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, in una intervista, che il canale H sarebbe stato rinnovato e diventato funzionale entro questa stagione balneare ed era stata chiesta pazienza. Anche qui nulla di fatto. Centinaia di migliaia di euro, oltre seicentomila, spesi per il monitoraggio e poi? La corsa per dire: tutto apposto!
La fiducia unitamente alla speranza di avere una Barletta a dimensione umana sta venendo meno, basta farsi un giro per verificare lo stato attuale della nostra amata Barletta e non solo in relazione all'inquinamento, c'è gente che ha solo voglia di andare via, ci sono cittadini che portano i propri soldi in spiagge e lidi di altre città, questo fenomeno sta aumentando ogni stagione. Non è più possibile proseguire in questa direzione distruttiva. Attendiamo risposte concrete, ne abbiamo diritto ma non con le parole o le passerelle, con i fatti!»