Frode Carosello, con la regia di un insospettabile studio bresciano
Scoperta evasione, operazione della Guardia di Finanza di Barletta
martedì 3 dicembre 2013
11.16
Una società "cartiera", esercente il commercio di materiale per l'edilizia con sede a Corato in provincia di Bari, è stata scoperta da Finanzieri del Gruppo di Barletta, nel corso di varie indagini finalizzate al contrasto dell'evasione fiscale. Scopo della "cartiera", è stato quello di produrre documenti fiscali, fatture nello specifico, finalizzati ad attestare acquisti e vendite in realtà mai avvenuti.
Il passaggio, che è fondamentale per consentire alle imprese collegate di evadere le tasse, soprattutto l'imposta sul valore aggiunto, assume il nome di "frode carosello" e si concretizza nelle scambi commerciali che avvengono tra Stati membri dell'Unione Europea. Nello specifico, la società ispezionata dalle Fiamme Gialle, negli anni dal 2007 al 2009, ha documentato fittiziamente acquisti di merce proveniente dall'Unione Europea (Spagna e Croazia) e da San Marino, per un importo pari a 14 milioni di euro con un IVA per 6,5 milioni di euro, utilizzando sedi ed indirizzi talvolta inesistenti. Successivamente, dopo aver attuato il disegno criminoso/evasivo, si trasferiva in uno Stato estero, precisamente in Ucraina. Il tutto con la sapiente regia di un insospettabile studio di consulenza amministrativa bresciano.
Dopo le indagini che hanno interessato l'intero territorio nazionale, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria dieci soggetti, tra cui i rappresentanti legali pro tempore ed i soci della società ispezionata, nonché il titolare dello studio di consulenza, ritenuto il vero dominus della truffa.
Il passaggio, che è fondamentale per consentire alle imprese collegate di evadere le tasse, soprattutto l'imposta sul valore aggiunto, assume il nome di "frode carosello" e si concretizza nelle scambi commerciali che avvengono tra Stati membri dell'Unione Europea. Nello specifico, la società ispezionata dalle Fiamme Gialle, negli anni dal 2007 al 2009, ha documentato fittiziamente acquisti di merce proveniente dall'Unione Europea (Spagna e Croazia) e da San Marino, per un importo pari a 14 milioni di euro con un IVA per 6,5 milioni di euro, utilizzando sedi ed indirizzi talvolta inesistenti. Successivamente, dopo aver attuato il disegno criminoso/evasivo, si trasferiva in uno Stato estero, precisamente in Ucraina. Il tutto con la sapiente regia di un insospettabile studio di consulenza amministrativa bresciano.
Dopo le indagini che hanno interessato l'intero territorio nazionale, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria dieci soggetti, tra cui i rappresentanti legali pro tempore ed i soci della società ispezionata, nonché il titolare dello studio di consulenza, ritenuto il vero dominus della truffa.