Franco Caputo eletto segretario cittadino del Pd
La redazione di Barlettalife intervista l’attuale vice sindaco. Riflessioni alla luce dell’ultimo congresso del Partito Democratico
mercoledì 23 giugno 2010
All'indomani della sua elezione come segretario cittadino del Partito Democratico, abbiamo intervistato Franco Caputo, vice sindaco di Barletta ed esponente di primo piano nella compagine barlettana del pd.
Si è svolto, sabato e domenica scorsi, il congresso cittadino del Pd: quali nodi e quali problematiche sono emerse?
Il congresso ha avuto come obiettivo la configurazione precisa del partito per linee programmatiche e l'organizzazione degli organi istituzionali. Esso è culminato con la strutturazione del direttivo del Pd, attraverso l'elezione di 60 membri e l'approvazione di due mozioni, quella da me promossa e quella sostenuta da Nicola Defazio. Nel primo giorno di congresso si è svolta la discussione delle argomentazioni, nel secondo si è proceduto alla votazione.
In merito ad una presunta sfida Maffei – Salerno per la poltrona di primo cittadino tra le fila del Pd, si è parlato anche dei candidati alle prossime elezioni comunali?
E' sicuramente prematuro parlare già da oggi di elezioni. Bisogna prima lavorare, mettendo in campo sin da subito le nostre migliori energie. Il primo obiettivo è chiudere la crisi politico-amministrativa in corso. Per quanto riguarda i candidati, il partito – per fortuna – ha delle regole ben precise, in primo luogo le primarie. Sicuramente non ci sono dubbi sulla ricandidatura di Maffei, che come sindaco uscente occupa comunque una posizione privilegiata.
Nel congresso sono emerse altre tematiche di interesse strettamente cittadino?
Tra i punti all'ordine del giorno, per quanto riguarda in particolar modo la mozione da me promossa, si è parlato di miglioramento dei servizi per il cittadino, del piano urbanistico generale, di servizi sociali e di cultura, fondamentale per la nostra amministrazione. In generale, si tratta di migliorare e incrementare la presentabilità della città, attraverso un controllo adeguato, sempre nell'ottica di un maggiore vantaggio per gli utenti della città.
E' possibile che all'interno del Partito Democratico vi siano due fazioni contrapposte?
Sicuramente vi sono impulsi differenti all'interno, con la presenza di tanti colleghi, ognuno portatore della propria opinione. E' normale che in un partito così grande, come a Barletta è il Partito Democratico, vi siano spinte divergenti sulle stesse problematiche. L'importante è trovare una sintesi utile fra di noi, non per il partito, ma per la città. La presenza di idee più o meno contrastanti è sintomo di vivacità e democrazia.
E per quanto riguarda lo svolgimento del Forum Energetico Internazionale e la relativa polemica dei coordinamenti cittadini, qual è stato il bilancio e la posizione assunta dall'amministrazione comunale?
Queste forme di partecipazione cittadina hanno importanti aspetti positivi, e queste occasioni sono il momento per ascoltare tutte le sensibilità della cittadinanza. E' stata sicuramente una scelta più che buona dell'amministrazione, che può diventare ancora migliore col supporto dei cittadini. Il FEI tuttavia avrebbe potuto avere un respiro più ampio, coinvolgendo voci con differenti versioni. In ogni caso, trovo utili queste azioni di partecipazione pubblica, nella logica di una civile democrazia. Credo che per migliorare la politica sia importante favorire la partecipazione dei cittadini.
Il nostro prossimo obiettivo è creare maggiori momenti di confronto con il pubblico, avvicinando i cittadini di Barletta alle problematiche di interesse locale e nazionale.
Si è svolto, sabato e domenica scorsi, il congresso cittadino del Pd: quali nodi e quali problematiche sono emerse?
Il congresso ha avuto come obiettivo la configurazione precisa del partito per linee programmatiche e l'organizzazione degli organi istituzionali. Esso è culminato con la strutturazione del direttivo del Pd, attraverso l'elezione di 60 membri e l'approvazione di due mozioni, quella da me promossa e quella sostenuta da Nicola Defazio. Nel primo giorno di congresso si è svolta la discussione delle argomentazioni, nel secondo si è proceduto alla votazione.
In merito ad una presunta sfida Maffei – Salerno per la poltrona di primo cittadino tra le fila del Pd, si è parlato anche dei candidati alle prossime elezioni comunali?
E' sicuramente prematuro parlare già da oggi di elezioni. Bisogna prima lavorare, mettendo in campo sin da subito le nostre migliori energie. Il primo obiettivo è chiudere la crisi politico-amministrativa in corso. Per quanto riguarda i candidati, il partito – per fortuna – ha delle regole ben precise, in primo luogo le primarie. Sicuramente non ci sono dubbi sulla ricandidatura di Maffei, che come sindaco uscente occupa comunque una posizione privilegiata.
Nel congresso sono emerse altre tematiche di interesse strettamente cittadino?
Tra i punti all'ordine del giorno, per quanto riguarda in particolar modo la mozione da me promossa, si è parlato di miglioramento dei servizi per il cittadino, del piano urbanistico generale, di servizi sociali e di cultura, fondamentale per la nostra amministrazione. In generale, si tratta di migliorare e incrementare la presentabilità della città, attraverso un controllo adeguato, sempre nell'ottica di un maggiore vantaggio per gli utenti della città.
E' possibile che all'interno del Partito Democratico vi siano due fazioni contrapposte?
Sicuramente vi sono impulsi differenti all'interno, con la presenza di tanti colleghi, ognuno portatore della propria opinione. E' normale che in un partito così grande, come a Barletta è il Partito Democratico, vi siano spinte divergenti sulle stesse problematiche. L'importante è trovare una sintesi utile fra di noi, non per il partito, ma per la città. La presenza di idee più o meno contrastanti è sintomo di vivacità e democrazia.
E per quanto riguarda lo svolgimento del Forum Energetico Internazionale e la relativa polemica dei coordinamenti cittadini, qual è stato il bilancio e la posizione assunta dall'amministrazione comunale?
Queste forme di partecipazione cittadina hanno importanti aspetti positivi, e queste occasioni sono il momento per ascoltare tutte le sensibilità della cittadinanza. E' stata sicuramente una scelta più che buona dell'amministrazione, che può diventare ancora migliore col supporto dei cittadini. Il FEI tuttavia avrebbe potuto avere un respiro più ampio, coinvolgendo voci con differenti versioni. In ogni caso, trovo utili queste azioni di partecipazione pubblica, nella logica di una civile democrazia. Credo che per migliorare la politica sia importante favorire la partecipazione dei cittadini.
Il nostro prossimo obiettivo è creare maggiori momenti di confronto con il pubblico, avvicinando i cittadini di Barletta alle problematiche di interesse locale e nazionale.