Fotovoltaico, le competenze dovrebbero passare alle province
La legislazione attuale affida l'installazione ai singoli comuni. Interviene il presidente del Gruppo consiliare Udc, Salvatore Negro
sabato 21 agosto 2010
"Impianti fotovoltaici: le competenze passino alle Province". E' questa la proposta del presidente del Gruppo consiliare Udc, Salvatore Negro, il quale ha ricordato che oggi "le competenze in Regione sono divise fra tre assessori (Capone, Barbanente e Nicastro) con evidente difficoltà a gestire la materia. Sarebbe il caso, quindi, di individuare un unico assessorato."
"La possibilità che in Puglia possano sorgere mega centrali fotovoltaiche desta preoccupazione e perplessità per l'impatto che tali impianti avrebbero sull'ambiente e sul paesaggio – ha sottolineato il presidente dell'Udc – Già nei giorni scorsi avevamo espresso il nostro 'no' convinto ai mega impianti, annunciando che alla ripresa dei lavori istituzionali il Gruppo consiliare dell'Udc presenterà una proposta di legge regionale per regolamentare l'installazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, nelle zone agricole".
"Ci rendiamo conto – ha continuato Salvatore Negro – dei limiti dell'attuale legislazione che affida ai Comuni la regolamentazione per l'installazione di impianti fotovoltaici. E' evidente che i Comuni, soprattutto i più piccoli, per far quadrare i conti, possono cedere alle lusinghe di cospicue royalties offerte da grandi aziende, che se da un lato portano una boccata d'ossigeno alle casse comunali, dall'altro favoriscono la nascita indiscriminata di impianti nelle campagne, sempre più deturpate e spogliate dei secolari alberi d'olivo e muretti a secco che hanno costituito per secoli la caratteristica e la peculiarità del nostro territorio. E' sotto gli occhi di tutti che mega impianti fotovoltaici e pale eoliche di grandi dimensioni rappresentano una ferita profonda per il territorio, l'ambiente ed il paesaggio della Puglia che oggi vanta di essere la prima regione in termini di attrazione turistica, avendo superato la Sardegna e l'Emilia Romagna".
"La nostra proposta – ha evidenziato il presidente Negro – è quella di concentrare le competenze in termini di pianificazione ed installazione di impianti fotovoltaici nelle mani delle Province, enti sovra-comunali, che potrebbero gestire più liberamente e con meno vincoli il settore, in armonia con il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Le Province, poi, potrebbero destinare le somme derivanti dalle royalties alla tutela dell'ambiente e alla nascita e tutela di parchi e boschi. La proposta di legge, inoltre, esclude l'installazione di mega impianti, che potrebbero realizzare solo grandi imprese provenienti da fuori i confini della Puglia e prevede l'installazione di piccoli impianti che potrebbero realizzare le nostre imprese. Gli impianti di piccole dimensioni da installare in zone agricole devono coprire una superficie complessiva ridotta, in percentuale del territorio comunale. Dovrà anche essere stabilita la distanza tra impianti fotovoltaici non destinati all'autoconsumo, in modo da evitare l'installazione di mega-impianti frazionati. Altra questione da non sottovalutare è quella degli oneri per lo smaltimento: la proposta di legge dell'Udc, infatti, prevede per i proprietari degli impianti un impegno a prestare polizza fideiussoria bancaria o assicurativa adeguata per lo smaltimento (in tempi brevi) dei materiali e delle attrezzature di cui è composto l'impianto alla cessazione dell'attività".
"Tutto questo – ha concluso Negro – va fatto in tempi ristretti ed in fretta per scongiurare il rischio di danni irreversibili per il territorio, l'ambiente ed il paesaggio".
"La possibilità che in Puglia possano sorgere mega centrali fotovoltaiche desta preoccupazione e perplessità per l'impatto che tali impianti avrebbero sull'ambiente e sul paesaggio – ha sottolineato il presidente dell'Udc – Già nei giorni scorsi avevamo espresso il nostro 'no' convinto ai mega impianti, annunciando che alla ripresa dei lavori istituzionali il Gruppo consiliare dell'Udc presenterà una proposta di legge regionale per regolamentare l'installazione di impianti di energia elettrica da fonti rinnovabili, nelle zone agricole".
"Ci rendiamo conto – ha continuato Salvatore Negro – dei limiti dell'attuale legislazione che affida ai Comuni la regolamentazione per l'installazione di impianti fotovoltaici. E' evidente che i Comuni, soprattutto i più piccoli, per far quadrare i conti, possono cedere alle lusinghe di cospicue royalties offerte da grandi aziende, che se da un lato portano una boccata d'ossigeno alle casse comunali, dall'altro favoriscono la nascita indiscriminata di impianti nelle campagne, sempre più deturpate e spogliate dei secolari alberi d'olivo e muretti a secco che hanno costituito per secoli la caratteristica e la peculiarità del nostro territorio. E' sotto gli occhi di tutti che mega impianti fotovoltaici e pale eoliche di grandi dimensioni rappresentano una ferita profonda per il territorio, l'ambiente ed il paesaggio della Puglia che oggi vanta di essere la prima regione in termini di attrazione turistica, avendo superato la Sardegna e l'Emilia Romagna".
"La nostra proposta – ha evidenziato il presidente Negro – è quella di concentrare le competenze in termini di pianificazione ed installazione di impianti fotovoltaici nelle mani delle Province, enti sovra-comunali, che potrebbero gestire più liberamente e con meno vincoli il settore, in armonia con il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Le Province, poi, potrebbero destinare le somme derivanti dalle royalties alla tutela dell'ambiente e alla nascita e tutela di parchi e boschi. La proposta di legge, inoltre, esclude l'installazione di mega impianti, che potrebbero realizzare solo grandi imprese provenienti da fuori i confini della Puglia e prevede l'installazione di piccoli impianti che potrebbero realizzare le nostre imprese. Gli impianti di piccole dimensioni da installare in zone agricole devono coprire una superficie complessiva ridotta, in percentuale del territorio comunale. Dovrà anche essere stabilita la distanza tra impianti fotovoltaici non destinati all'autoconsumo, in modo da evitare l'installazione di mega-impianti frazionati. Altra questione da non sottovalutare è quella degli oneri per lo smaltimento: la proposta di legge dell'Udc, infatti, prevede per i proprietari degli impianti un impegno a prestare polizza fideiussoria bancaria o assicurativa adeguata per lo smaltimento (in tempi brevi) dei materiali e delle attrezzature di cui è composto l'impianto alla cessazione dell'attività".
"Tutto questo – ha concluso Negro – va fatto in tempi ristretti ed in fretta per scongiurare il rischio di danni irreversibili per il territorio, l'ambiente ed il paesaggio".