Fotografa il proprio voto di favore nell’urna. Beccato come un pollo
Diciottenne alla sua prima votazione e già corrotto dalla politica. Il candidato committente è un noto candidato al consiglio comunale
lunedì 16 maggio 2011
18.45
Il click del cellulare si è sentito nitido ed inequivocabile nel seggio elettorale della scuola elementare Giovanni Paolo secondo ex settimo circolo in via dei Pini a Barletta. Non è sfuggito all'orecchio del presidente di seggio che ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine di vigilanza in quel seggio. E gli uomini della Guardia di Finanza non hanno indugiato: sono entrati nell'urna accompagnati dal responsabile del seggio e hanno colto quasi in flagranza il timido diciottenne passato dal pallore al rossore impaurito del viso già cercando scusanti e attenuanti alla importante infrazione che prevede sino a tre anni di reclusione.
Il voto era già espresso e a goderne fraudolentemente è stato un candidato consigliere di spicco nel gotha politico barlettano. Del caso se ne è occupato il dott. Giuseppe Leo, comandante della stazione della Guardia di Finanza di Barletta. Nulla di più è trapelato dal colloquio che abbiamo avuto con il brillante ufficiale, non nuovo a inchieste sul malaffare della politica ed autore dell'avvio di due importanti inchieste che nel recente passato hanno visto coinvolti un consigliere regionale e un fotografo entrambi barlettani. Il loro iter giudiziario non è affatto spento come si potrebbe pensare dato il silenzio postumo suoi due eventi, ma - come ci conferma lo stesso Capitano Leo - prosegue in Procura a Trani.
La scheda elettorale dell'imbroglio è custodita anch'essa nelle stanze della Procura tranese e ad occuparsi del caso è il magistrato sostituto della Repubblica Michele Ruggiero che con altrettante riserbo non divulga la provenienza politica del beneficiario del voto dell'imbroglio. Questo episodio materializza gli allarmi che la nostra testata ha da molto tempo divulgato, facile cassandra di una situazione che, però, il Comandante Giuseppe Leo considera scemata rispetto al più recente passato e ci riferiamo alle ultime elezioni provinciali.
Il voto era già espresso e a goderne fraudolentemente è stato un candidato consigliere di spicco nel gotha politico barlettano. Del caso se ne è occupato il dott. Giuseppe Leo, comandante della stazione della Guardia di Finanza di Barletta. Nulla di più è trapelato dal colloquio che abbiamo avuto con il brillante ufficiale, non nuovo a inchieste sul malaffare della politica ed autore dell'avvio di due importanti inchieste che nel recente passato hanno visto coinvolti un consigliere regionale e un fotografo entrambi barlettani. Il loro iter giudiziario non è affatto spento come si potrebbe pensare dato il silenzio postumo suoi due eventi, ma - come ci conferma lo stesso Capitano Leo - prosegue in Procura a Trani.
La scheda elettorale dell'imbroglio è custodita anch'essa nelle stanze della Procura tranese e ad occuparsi del caso è il magistrato sostituto della Repubblica Michele Ruggiero che con altrettante riserbo non divulga la provenienza politica del beneficiario del voto dell'imbroglio. Questo episodio materializza gli allarmi che la nostra testata ha da molto tempo divulgato, facile cassandra di una situazione che, però, il Comandante Giuseppe Leo considera scemata rispetto al più recente passato e ci riferiamo alle ultime elezioni provinciali.