Forum Salute e Ambiente: «L’intesa tra comune e Arpa affossa la delibera popolare»
«Non possiamo accettare che la nostra delibera sul monitoraggio delle aziende insalubri venga stravolta»
venerdì 19 gennaio 2018
«In questa fase in cui la classe politica a Barletta è impegnata a farci vivere l'ennesima via crucis elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative con schieramenti strampalati, candidati improponibili e programmi elettorali inesistenti, il Forum Salute e Ambiente vuole riportare all'attenzione dei cittadini le criticità rimaste senza soluzione dall'attuale amministrazione e che dovrebbero essere invece affrontate prima della scadenza del mandato della giunta Cascella. Forse ai più sarà infatti sfuggito (visto che è stato sottoscritto poco prima delle feste natalizie) che, all'indomani dell'evento musicale del 15 dicembre promosso dal Forum, che ha riscosso un grande successo di pubblico e con il quale chiedevamo a gran voce di avviare il monitoraggio delle matrici ambientali in prossimità della Timac e della Buzzi-Unicem, la giunta comunale ha approvato due delibere che riguardano due distinte convenzioni con ARPA Puglia per il monitoraggio della qualità dell'aria» Scrive Sandra Parente del Forum Salute Ambiente Barletta.
«La prima convenzione dovrebbe, come da comunicato ufficiale, rendere effettiva la delibera di iniziativa popolare, mentre al contrario rappresenta l'ennesimo regalo alla Timac e alla Buzzi-Unicem. Difatti, invece di incentrare il monitoraggio sulle aziende insalubri, così come richiesto dai cittadini, verranno spesi circa 77.000 euro con lo scopo di attuare un generico monitoraggio nei pressi delle scuole, supportato da attività di sensibilizzazione didattica. Ma nella nostra delibera non si parla di monitoraggio nelle vicinanze delle scuole, quello che noi abbiamo proposto è uno screening sanitario e ambientale su chi vive in prossimità delle aziende insalubri, sui lavoratori e su tutte le matrici ambientali.
Dovremmo dedurre che né il Sindaco Cascella e né l'Assessore all'Ambiente Divincenzo hanno mai letto la delibera sottoscritta da 1200 cittadini. Inoltre il primo cittadino e l'Assessore all'Ambiente dovrebbero informare la collettività su che fine hanno fatto i restanti 23.000 euro visto che il Consiglio Comunale ha stanziato lo scorso marzo in bilancio 100.000 euro per far partire la delibera di iniziativa popolare. E' chiaro a tutti che questo schema di convenzione non ha nulla a che fare con la nostra proposta e soprattutto se ne infischia di quello che viene votato in Consiglio Comunale. Questo è ancora una volta il tentativo maldestro dell'Amministrazione Cascella di nascondere la polvere (tossica) sotto il tappeto, nel disperato tentativo di coprire l'evidente disastro causato dalle decisioni di provincia, regione e comune nel recente passato, ed ancora una volta ciò porterà ad uno spreco di risorse pubbliche lasciando senza risposta la domanda principale alla quale il monitoraggio ambientale proposto dai cittadini voleva invece rispondere: chi inquina la nostra città e come possiamo fermare l'inquinamento.
La seconda convenzione fra ARPA e Comune di Barletta, invece, riguarda la gestione del nuovo laboratorio mobile acquistato dal Comune su sollecitazione dei cittadini, una centralina che dovrebbe "verificare l'effettivo impatto delle varie sorgenti emissive presenti", senza però specificare se questo verrà poi fatto sulle aziende insalubri che a breve avvieranno la procedura di rinnovo delle Autorizzazioni Ambientali. Sarebbe quindi fondamentale discutere subito tempi e modalità delle attività che ARPA intende mettere in campo, poiché la nostra principale preoccupazione a questo punto, dopo tutte le lotte che strenuamente abbiamo portato avanti in questi ultimi tre anni per difendere il nostro diritto alla salute, sia che finalmente ci siano risposte adeguate alla gravità della situazione ambientale della nostra città.
Chiediamo quindi subito un incontro con l'Assessore all'Ambiente, con il Sindaco Cascella e con il Presidente dell' ARPA Puglia per ridiscutere insieme le convenzioni firmate, poiché non possiamo accettare che la nostra delibera sul monitoraggio delle aziende insalubri approvata dal consiglio comunale venga stravolta così come è avvenuto nelle ultime sedute di Giunta del 21 e 22 dicembre. La nostra città non si può permettere di sprecare ancora una volta soldi pubblici per un monitoraggio farlocco che non produrrà nessun risultato e soprattutto vanificare il lavoro svolto dai movimenti su temi così importanti».
«La prima convenzione dovrebbe, come da comunicato ufficiale, rendere effettiva la delibera di iniziativa popolare, mentre al contrario rappresenta l'ennesimo regalo alla Timac e alla Buzzi-Unicem. Difatti, invece di incentrare il monitoraggio sulle aziende insalubri, così come richiesto dai cittadini, verranno spesi circa 77.000 euro con lo scopo di attuare un generico monitoraggio nei pressi delle scuole, supportato da attività di sensibilizzazione didattica. Ma nella nostra delibera non si parla di monitoraggio nelle vicinanze delle scuole, quello che noi abbiamo proposto è uno screening sanitario e ambientale su chi vive in prossimità delle aziende insalubri, sui lavoratori e su tutte le matrici ambientali.
Dovremmo dedurre che né il Sindaco Cascella e né l'Assessore all'Ambiente Divincenzo hanno mai letto la delibera sottoscritta da 1200 cittadini. Inoltre il primo cittadino e l'Assessore all'Ambiente dovrebbero informare la collettività su che fine hanno fatto i restanti 23.000 euro visto che il Consiglio Comunale ha stanziato lo scorso marzo in bilancio 100.000 euro per far partire la delibera di iniziativa popolare. E' chiaro a tutti che questo schema di convenzione non ha nulla a che fare con la nostra proposta e soprattutto se ne infischia di quello che viene votato in Consiglio Comunale. Questo è ancora una volta il tentativo maldestro dell'Amministrazione Cascella di nascondere la polvere (tossica) sotto il tappeto, nel disperato tentativo di coprire l'evidente disastro causato dalle decisioni di provincia, regione e comune nel recente passato, ed ancora una volta ciò porterà ad uno spreco di risorse pubbliche lasciando senza risposta la domanda principale alla quale il monitoraggio ambientale proposto dai cittadini voleva invece rispondere: chi inquina la nostra città e come possiamo fermare l'inquinamento.
La seconda convenzione fra ARPA e Comune di Barletta, invece, riguarda la gestione del nuovo laboratorio mobile acquistato dal Comune su sollecitazione dei cittadini, una centralina che dovrebbe "verificare l'effettivo impatto delle varie sorgenti emissive presenti", senza però specificare se questo verrà poi fatto sulle aziende insalubri che a breve avvieranno la procedura di rinnovo delle Autorizzazioni Ambientali. Sarebbe quindi fondamentale discutere subito tempi e modalità delle attività che ARPA intende mettere in campo, poiché la nostra principale preoccupazione a questo punto, dopo tutte le lotte che strenuamente abbiamo portato avanti in questi ultimi tre anni per difendere il nostro diritto alla salute, sia che finalmente ci siano risposte adeguate alla gravità della situazione ambientale della nostra città.
Chiediamo quindi subito un incontro con l'Assessore all'Ambiente, con il Sindaco Cascella e con il Presidente dell' ARPA Puglia per ridiscutere insieme le convenzioni firmate, poiché non possiamo accettare che la nostra delibera sul monitoraggio delle aziende insalubri approvata dal consiglio comunale venga stravolta così come è avvenuto nelle ultime sedute di Giunta del 21 e 22 dicembre. La nostra città non si può permettere di sprecare ancora una volta soldi pubblici per un monitoraggio farlocco che non produrrà nessun risultato e soprattutto vanificare il lavoro svolto dai movimenti su temi così importanti».